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7 novembre 2013 4 07 /11 /novembre /2013 10:52

 

 

 

 http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-15129

 

La forza dell'amore

 

CLIC PER VEDERE IL VIDEO  

 

 

La forza dell'amore

 

Come acqua
che non si può contenere
l'amore rompe gli argini
eretti intorno al mio cuore.
Fuoriesce con furia
allaga tutto il mio corpo
e dà libero sfogo al suo fluire.

Non resta che assecondarne il flusso!

È un amore potente
sgorga dal cuore e mi invade tutta.
Amando mi sento viva e libera,
vedo il mondo a colori
e nel cielo brilla l'arcobaleno.
Mi abbandono completamente a te,
non importa cosa sarà domani...

Esiste l'oggi e l'oggi sei tu amore mio!!

 

 

                                                      Cinzia Gargiulo

 

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7 novembre 2013 4 07 /11 /novembre /2013 04:48

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/a/paulo-coelho/sei-tu

 

 

mina

 

 

Sei tu

 

Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
Paulo Coelho
 
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7 novembre 2013 4 07 /11 /novembre /2013 04:09

 

 

http://www.letterealdirettore.it/come-riconquistare-fiducia-partner/

 

 

 

 

 

 

Come riconquistare la fiducia del proprio partner?

di freddie86

 

Salve a tutti. Vorrei esporvi un problema che mi sta lentamente massacrando dentro, ma prima i fatti: quest’estate si è rifatto vivo un mio ex carissimo amico  che non sentivo da tempo e al quale ero davvero molto legata. Cominciando a chattare (lui all’epoca dei fatti stava all’estero e forse ci sta  tutt’ora) pian piano s’è passato ad un livello di intimità e complicità davvero estremi. Di questo il mio fidanzato non ne sapeva nulla e ha scoperto tutto tramite una telefonata che mi ha fatto questo tipo quando ero con lui, e da lì son venuti pian pano fuori tutti gli “altarini”. Da quel momento in poi ci siamo (o meglio, mi ha) preso e mollato varie volte per le varie cose che veniva sapendo di volta in volta dalle email e quant’altro.
Nel frattempo sono passati cinque mesi in cui noi abbiamo discusso tantissimo e abbiamo deciso comunque di continuare e di ricostruire in nome del sentimento che ci lega, dopodiché a causa di ulteriori discussioni a causa del suo lavoro che lo impegna tantissimo, ha deciso di rompere definitivamente con me perché  quella “frattura” non si era ancora ricomposta, e ha perso la fiducia in me (cosa che comunque mi ha sempre detto ma che io ho fatto di tutto per ricostruire). Ora si passa al problema: allora come si fa a riconquistare la fiducia della persona amata e la credibilità ai suoi occhi? Grazie mille anticipatamente per le risposte.

 

Nov 15, 2010 - Uploaded by Francesco Rapisarda
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6 novembre 2013 3 06 /11 /novembre /2013 04:19

 

 

 

http://www.filastrocche.it/contenuti/aiuto-emergenza-amore/

 

 

 

morfeo

 

 

 

Aiuto emergenza amore

 

 

In ogni parte del mondo sono tante è una certezza
le persone che lavorano per la nostra sicurezza.
Se incontri un incidente lungo la via
chiami il 113 e arriva la polizia.
Se divampa all’improvviso un incendio non da poco
telefona al 115 dei vigili del fuoco.
E’ accaduto un fatto grave al telegiornale di ieri?
Qualcuno col 112 ha fatto arrivare i carabinieri.
Se una persona non sta bene per qualche circostanza
col 118 arriva il dottore con l’ambulanza.
Quando nel traffico cittadino hai bisogno di una mano
di certo ti puoi rivolgere ad un vigile urbano.
Ma se hai un po’ di paura e vorresti una carezza
se ti sei fatto male e ti abbatte la tristezza
se volessi fare un gioco o magari stare in braccio
o ti senti un poco solo e vorresti un caldo abbraccio
fà come me! Un bel salto e oplà
Finisco dritto dritto tra le braccia di papà.
Non servono altri numeri, grido:
“Papà”
e in un secondo io divento il bambino più sicuro del mondo!
Auguri papà mio, amico caro dei giochi miei.
Auguri papà mio e grazie che ci sei!

 

 

Jul 5, 2010 - Uploaded by LauraPausiniVideo

 

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5 novembre 2013 2 05 /11 /novembre /2013 07:41

 

 

http://www.sagarana.net/anteprima.php?quale=367

 

 

Stazione binario treno passeggeri bagagli...

 

COME SVANITO TRENO


 

Sai dirmi l’età di questo treno, il suo rumore di velocità inafferrabile, tutto il metallo che dal fondo delle miniere viaggiò sui suoi carri, il grano che giunse dai paesi senza nome, il bestiame ammassato e l’uomo con lui sotto qualunque cielo.
 
Sai dirmi il primo legno trasportato, le regioni innevate e la borsa d’acqua calda per ogni viaggiatore, l’olio delle lampade appese al soffitto dei vagoni, il primo letto che volò sulle rotaie, il primo ristorante che fuggì ad Oriente. 
 
Sai dirmi a che ora giunse nelle capitali nebbiose, o sulla costa trasportando estati, il primo treno che tagliò il deserto, che si arrampicò sulle cime del mondo. O solo il primo treno che, solo, sotto le strade delle città sprofondò.
 
Perché è in lui che alcuni andarono; per altri fu mani, congedo, bagaglio. Ma in tutti il tempo sospeso, fino a dimenticare i fogli, la consuetudine, l’esistenza. E il bisogno improvviso d’essere passeggeri solo. Qualunque sguardo o nome, solo passeggeri. 
 
 

                                                                          (testo di Tomaso Pieragnolo e Rosa Gallitelli)

 

 

27/ott/2009 - Caricato da Salvatore Greco

 

 

 
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3 novembre 2013 7 03 /11 /novembre /2013 05:39

 

 

  http://avapa.wordpress.com/2008/11/09/perche-i-gatti-preferiscono-morire-da-soli/

 

violette.jpg

 

Perché i gatti preferiscono morire da soli?

 

 

A volte chi possiede un gatto viene turbato dal fatto che il suo beniamino lo abbandoni poco prima di morire. Dopo essere stato accudito e protetto per anni in una famiglia, un giorno l’anziano felino scompare e viene trovato morto in un angolo della rimessa del giardino di fianco, oppure in qualche altro posto ancora più nascosto. I padroni si sento­no sdegnati e sì domandano come mai il loro gatto non ha cercato il loro aiuto quando si sentiva così gravemente ma­lato. Per loro, il fatto che l’animale li abbia abbandonati in un momento simile significa che dopo tutto non erano tanto importanti per lui, che non erano un «porto sicuro» come invece ritenevano. In realtà, si sbagliano di grosso.

 

Questo «morire da soli» non è un fenomeno nuovo. Infatti, uno scrittore orientale annotava già nel 1708 che una delle caratteristiche davvero uniche del gatto è la sua tendenza a «morire in un luogo lontano dalla vista degli esseri umani, come se volesse non far vedere all’uomo il suo aspetto da moribondo, che è insolitamente brutto». Molto tempo dopo, soltanto mezzo secolo fa, Alan Devoe scrive­va più o meno la stessa cosa: «Un giorno, spesso senza alcun preavviso, va via di casa e non fa più ritorno. Ha presagito l’ombra della morte e va a incontrarla secondo l’immutabile rituale esistente in natura, cioè da solo.

Il gatto non vuole morire con l’odore dell’uomo nelle narici e il rumore degli esseri umani nelle sue delicate orecchie a punta. A meno che la morte non lo colpisca in modo rapido e improvviso, lui scivola via verso un luogo dove è giusto che una bestia selvatica e piena di dignità debba morire: non su uno dei cuscini o degli stracci del suo padrone, bensì in un posto tranquillo e isolato, con il muso pigiato contro la terra fredda».

I motivi descritti da questi autori non sono altro che invenzioni romantiche, ma è comunque di un certo interes­se il fatto che il comportamento di un gatto moribondo sia stato annotato in questo modo da scrittori molto diversi tra loro. È evidente che siamo alle prese con un fenomeno felino che non è né isolato, né casuale, ma che rappresenta invece un aspetto normale e tipico del comportamento del gatto. Se si conoscessero soltanto pochi casi, potrebbe semplicemente trattarsi di animali ai quali è capitato di morire mentre si trovavano in un luogo isolato. Un essere umano che ha un attacco di cuore mentre sta camminando in un bosco non ci è andato per «morire da solo». Nel caso dei gatti, comunque, sembra essere un fenomeno troppo comune per essere spiegato in questo modo.

Per capire il comportamento di questo piccolo felino è essenziale esaminare il modo in cui il gatto affronta la morte. Noi uomini sappiamo tutti che un giorno moriremo e ci comportiamo di conseguenza; il gatto, invece, non ha il concetto della morte e quindi non può prevederla, per quanto malato si senta. Per un gatto, o per qualunque altro animale, la malattia rappresenta qualcosa di spiacevole che lo sta minacciando. Se avverte dolore, si considera preda di un’aggressione. Per lui è diffìcile distinguere tra un tipo di dolore e un altro quando cerca di capire cosa c’è che non va. Se il dolore diventa acuto, il gatto sa di essere fortemente in pericolo, ma se non vede da dove proviene il pericolo, non può voltarsi per affrontarlo e difendersi con una zampata: non c’è niente contro cui prendersela. A questo rimangono soltanto due strategie alternative: scappare o nascondersi. Se il dolore sopravviene mentre il gatto sta «pattugliando» il suo territorio, la sua reazione naturale sarà quella di cercare di nascondersi dal suo «aggressore» e, scorgendo un riparo lì vicino, o qualche altro nascondiglio l’animale vi si dirigerà e rimarrà lì nascosto da solo, aspettando che la minaccia svanisca o che il dolore cessi. Il nostro piccolo amico non osa uscire, Temendo che ciò che ha causato il dolore sia in agguato, e quindi rimane lì a morire da solo, in privato. Nonostante le osservazioni precedenti degli scrittori a proposito di questo argomento, nel momento della sua morte il gatto non sta pensando ai sentimenti del suo padrone, ma semplicemente su come può proteggersi dal terribile e inosservato pericolo che gli sta causando tanto dolore.

Se proviamo pena per un gatto moribondo che non capisce cosa gli sta succedendo, ricordiamoci che lui ha un enorme vantaggio rispetto a noi: non ha alcuna paura della morte, mentre invece è un timore che noi esseri umani dobbiamo portarci dietro tutta la vita…

Tratto da “Capire il gatto” di Desmond Morris   A. Mondadori Editore 

     

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2 novembre 2013 6 02 /11 /novembre /2013 06:21

 

 

 

 

  http://balbruno.altervista.org/index-944.html

 

 

Una lampadina sta crescendo come un albero in una scena della natura oscura con le radici per un concetto di energia o di un'idea Archivio Fotografico - 18545450

 

 

La piccola lampada

 

"La piccola mia lampa
non come sol risplende,
né come incendio fuma;
non stride e non consuma,
ma con la cima tende
al ciel che me la diè.

 Starà su me, sepolto,
viva; né pioggia o vento,
né in lei le età potranno;
e quei che passeranno
erranti, a lume spento,
lo accenderan da me".

 

Niccolò Tommaseo

 

 

Jun 11, 2009 - Uploaded by GelatoAlCaramello
 

 

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1 novembre 2013 5 01 /11 /novembre /2013 09:03

 

 

 

http://www.poetare.it/santoro2.html

 

 

 

Omicidi '92

 

 

 

 

Incompiuto
(Madrigale)

Un figlio anche da me desiderato
tra gli ulivi volevi concepire
la ragione non stavi più a sentire

per te, di certo poi sarebbe nato.
Sciocco a far funzionare la ragione,
ho perso te ed anche l'occasione

di legarti per sempre alla mia vita,
che or più nulla vale ed è finita.

 

 

Salvatore Armando Santoro

 

 

 

mi manchi - fausto leali - YouTube

 
Feb 19, 2009 - Uploaded by anaisONE

 

 

 

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1 novembre 2013 5 01 /11 /novembre /2013 08:31

 

 

 

http://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-gianni-rodari/poesia-di-gianni-rodari-la-torta-in-cielo.html

 

 

 

 

Tortacompleanno
Poesia di Gianni Rodari

 

 
La torta in cielo

 

 

 

La parola 'sogno', ripetuta nel testo oltre al significato fondamentale di "attività mentale che si svolge durante il sonno" ha anche il senso di "desiderio", "speranza". Il sogno di Gianni Rodari è dunque un desiderio, una speranza: che tutte le bombe atomiche diano vita a torte di cioccolato, scompaiano dalla terra con il loro carico di morte e distruzione.


Io sono un sognatore,

ma non sogno solo per me:
sogno una torta in cielo
per darne un poco anche a te.

Una torta di cioccolato
grande come una città,
che arrivi dallo spazio
a piccola velocità.

Sembrerà dapprima una nuvola,
si fermerà su una piazza,
le daremo un’occhiatina
curiosa dalla terrazza…

Ma quando scenderà
come una dolce cometa
ce ne sarà per tutti
da fare festa completa.

Ognuno ne avrà una fetta
più una ciliegia candita,
e chi non dirà «buona!»,
certo dirà «squisita!»

Poi si verrà a sapere
(e la cosa sarà più comica)
che qualcuno s’era provato
a buttare una bomba atomica,

ma invece del solito fungo
l’esplosione ha provocato
( per ora nel mio sogno)
una torta di cioccolato.

www.youtube.com/watch?v=Aj51vywqbgc
Jul 15, 2007 - Uploaded by Accabadora
 

 



 

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1 novembre 2013 5 01 /11 /novembre /2013 06:13

 

 

 

http://puramentecasuale.com/2008/12/01/la-poesia-14-sguardo

 

 

 

 

Clicca qui per visualizzare le icone
    

 

Sguardo

 

 

Guardo
dalla finestra
il mio passato
ormai trasformato.

Ascolto
una canzone
e tento
un sorriso
al futuro.

E’ solo
un batter
d’ali,
un soffio
di vento.

Poi
il foglio
vola via
insieme
a tutto questo.

 

 

Andrea Villa

 

 

May 3, 2011 - Uploaded by Narinternational
 

 

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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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