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4 marzo 2022 5 04 /03 /marzo /2022 00:01

FRATEL GINO BURRESI E IL MIRACOLO DELL'ELICOTTERO

 

 
 
Se oggi mi ritrovo qui a scrivere, dopo un silenzio durato più di un anno, è grazie alla conversazione telefonica avuta con l'ufficiale dell'Aeronautica in pensione Aldo Francesco Calabresi.
 
Dovete sapere che già il 28 luglio 2021 alle ore 19.37 il signor Aldo ha lasciato il seguente commento su un articolo di questo blog:
 
"Sono quel famoso tenente dell'aeronautica che ha assistito al miracolo dell'elicottero.....contattatemi!"
 
Pur non avendo io risposto al suo appello, il signor Aldo non si è certo perso d'animo e nel firmare la petizione, da me creata, per la riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi da parte di Papa Francesco, ha lasciato il seguente commento:
 
6 Aldo Francesco Calabresi Sono un ufficiale dell'aeronautica in pensione conosciuto nell'ambiente prima di San Vittorino Ronano e poi di Andrea del Castagno (Certaldo) come il Tenente dell'elicottero....faccio testimonianza della rectitude e santita' di Padre Gino...posso essere contattato al 3356783265
 
A questo punto non potevo più esimermi dal mettermi in contatto con lui telefonicamente.
 
L'ho chiamato qualche giorno fa e finalmente ho potuto appredere dalla sua viva voce in cosa consisteva questo miracolo dell'elicottero.
 
Ieri ho persino trovato su internet l'articolo
che ricorda quel miracolo avvenuto  in Toscana l'8 dicembre 1963, da cui ho tratto i seguenti passaggi attinenti a quell'evento miracoloso.
 
A questo riguardo devo comunque precisare che dentro l'elicottero che trasportava la Madonna di Fatima non vi era un sacerdote, come raccontato nell'articolo, bensì vi era Fratel Gino Burresi. Ciò mi è stato confermato telefonicamente  in data odierna dallo stesso Signor Aldo Francesco Calabresi.
 
Quando il signor Aldo aprì lo sportello dell'elicottero non poteva sapere che la persona in abito talare fosse Fratel Gino, giacché  non lo conosceva, e testimoniò che si trattava di un sacerdote.
 
Era la prima volta che lo incontrava.
 
Finalmente capì di chi si trattasse veramente solo tre anni più tardi, precisamente l'8 dicembre 1966.
 
A quell'epoca il signor Aldo stava frequentando un corso a Guidonia e la persona che gli dava ospitalità gli parlò di Fratel Gino Burresi e del Santuario Nostra Signora di Fatima a San Vittorino Romano, invitandolo a recarsi in quel luogo.
 
Come il signor Aldo si trovò faccia a faccia con Fratel Gino Burresi, gli parve di conoscerlo e anche Fratel Gino si ricordò di lui come il famoso tenente  dell'Aeronautica, testimone oculare dell'evento miracoloso con l'elicottero.
 
Devo dire che senza le precisazioni avute oggi dal signor Aldo non avrei potuto pubblicare questo articolo.
 
Da allora nacque un'amicizia tra la famiglia del Tenente dell'Aeronautica Aldo Francesco Calabresi e Fratel Gino Burresi.
 
Anche la data del loro incontro a San Vittorino ha dell'incredibile, perché avvenne
lo stesso giorno e la stessa ora, in cui l'elicotterò precipitò, alle ore 14 dell'8 dicembre di tre anni dopo.
 
Il Tenente si ricorda tutto  per filo e per segno, dell'incidente, anche se da allora sono passati 58 anni.
 
Allora aveva 21 anni, oggi ne ha 79, ma dalla sua voce traspare ancora l'entusiasmo giovanile che può trasmettere al suo interlocutore.
 
Dopo un anno di silenzio su questo blog, il signor Aldo gli ha ridato voce e di questo ringrazio lui e sua moglie, che unisce i suoi ricordi a quelli di suo marito.
 
Il Signor Aldo ha potuto vedere le stimmate di Fratel Gino Burresi.
 
Lo ha anche invitato a mangiare a casa loro.
A Fratel Gino piaceva il risotto e puntualmente il risotto  stava sul menu, quando mangiavano insieme.
 
E' molto bello conoscere persone che hanno vissuto una profonda amicizia con Fratel Gino Burresi, perché dalle loro labbra si ascoltano aneddoti che riscaldano il cuore.
 
 
 
Con gratitudine
 
Riccardo Sante Maria Fontana
 

Qui di seguito l'articolo trovato su internet:

 

"E dagli archivi parrocchiali della cittadina valdelsana di Certaldo, dove la statua della Madonna di Fatima arrivò 58 anni fa, spuntano documenti inediti che raccontano un incredibile episodio legato proprio a quel giorno.

 

L'allora sacerdote certaldese si recò all'aeroporto di Firenze Peretola dove alle 14 la statua, alta un metro e venti, avrebbe intrapreso il cammino verso il paese di Boccaccio. Ma dopo pochi minuti di volo l'elicottero ebbe un terribile incidente. Dai diari parrocchiali le testimonianze: "A circa 500 metri dal campo, all'altezza di 180 metri, l'elicottero si guastò e cominciò a precipitare. Il momento era disperato, nulla ormai ci poteva salvare da una morte quasi certa. L'unica nostra fiducia di salvezza era in Maria che portavamo con noi". In quegli attimi di paure, mentre le preghiere accompagnavano lo schianto, miracolosamente l'elicottero si posò su un campo di grano (campo di paglia) senza la minima scossa come se "una mano invisibile lo avesse sorretto in aria".

Le previsioni invece calcolarono lo schianto su una casa di contadini, dopo aver precedentemente colpito cavi elettrici. L'incredibile storia, che fece gridare al miracolo, viene testimoniata anche dal tenente d'aviazione, Aldo Calabresi, addetto al campo di aviazione militare di Peretola: "Dato l'allarme, mi precipitai sul luogo della sciagura, sicuro di trovare una catastrofe, aprii la porta dell'elicottero ma invece trovai il sacerdote abbracciato all'immagine della Madonna di Fatima, completamente incolume. Appariva solo sul volto dei due avieri dell'equipaggio il pallore della paura passata. Chiesi al sacerdote se avesse avuto paura, ma lui mi rispose di no, perché fra le braccia stava stringendo l'immagine della Madonna di Fatima".

Le previsioni invece calcolarono lo schianto su una casa di contadini, dopo aver precedentemente colpito cavi elettrici. L’incredibile storia, che fece gridare al miracolo, viene testimoniata anche dal tenente d’aviazione, Aldo Calabresi, addetto al campo di aviazione militare di Peretola: “Dato l’allarme, mi precipitai sul luogo della sciagura, sicuro di trovare una catastrofe, aprii la porta dell’elicottero ma invece trovai il sacerdote abbracciato all’immagine della Madonna di Fatima, completamente incolume. Appariva solo sul volto dei due avieri dell’equipaggio il pallore della paura passata. Chiesi al sacerdote se avesse avuto paura ma lui mi rispose di no, perché fra le braccia stava stringendo l’immagine della Madonna di Fatima”.

Leggi questo articolo su: https://2017.gonews.it/2013/10/19/madonna-di-fatima-lattesa-volge-al-termine-per-il-futuro-si-pensa-a-salvare-il-tetto-della-chiesa-di-san-tommaso-e-al-circolo-famiglia/
Copyright © gonews.it
 
Dai diari parrocchiali le testimonianze: “A circa 500 metri dal campo, all’altezza di 180 metri, l’elicottero si guastò e cominciò a precipitare. Il momento era disperato, nulla ormai ci poteva salvare da una morte quasi certa. L’unica nostra fiducia di salvezza era in Maria che portavamo con noi”. In quegli attimi di paure, mentre le preghiere accompagnavano lo schianto, ma miracolosamente l’elicottero si posò su un campo di grano senza la minima scossa come se “una mano invisibile lo avesse sorretto in aria”.

Leggi questo articolo su: https://2017.gonews.it/2013/10/19/madonna-di-fatima-lattesa-volge-al-termine-per-il-futuro-si-pensa-a-salvare-il-tetto-della-chiesa-di-san-tommaso-e-al-circolo-famiglia/
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Dai diari parrocchiali le testimonianze: “A circa 500 metri dal campo, all’altezza di 180 metri, l’elicottero si guastò e cominciò a precipitare. Il momento era disperato, nulla ormai ci poteva salvare da una morte quasi certa. L’unica nostra fiducia di salvezza era in Maria che portavamo con noi”. In quegli attimi di paure, mentre le preghiere accompagnavano lo schianto, ma miracolosamente l’elicottero si posò su un campo di grano senza la minima scossa come se “una mano invisibile lo avesse sorretto in aria”.

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spuntano documenti inediti che raccontano un incredibile episodio legato proprio a quel giorno.

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L’allora sacerdote certaldese si recò all’aeroporto di Firenze Peretola dove alle 14 la statua avrebbe intrapreso il cammino verso il paese di Boccaccio. Ma dopo pochi minuti di volo l’elicottero ebbe un terribile incidente. Dai diari parrocchiali le testimonianze: “A circa 500 metri dal campo, all’altezza di 180 metri, l’elicottero si guastò e cominciò a precipitare. Il momento era disperato, nulla ormai ci poteva salvare da una morte quasi certa. L’unica nostra fiducia di salvezza era in Maria che portavamo con noi”. In quegli attimi di paure, mentre le preghiere accompagnavano lo schianto, ma miracolosamente l’elicottero si posò su un campo di grano senza la minima scossa come se “una mano invisibile lo avesse sorretto in aria”. Le previsioni invece calcolarono lo schianto su una casa di contadini, dopo aver precedentemente colpito cavi elettrici. L’incredibile storia, che fece gridare al miracolo, viene testimoniata anche dal tenente d’aviazione, Aldo Calabresi, addetto al campo di aviazione militare di Peretola: “Dato l’allarme, mi precipitai sul luogo della sciagura, sicuro di trovare una catastrofe, aprii la porta dell’elicottero ma invece trovai il sacerdote abbracciato all’immagine della Madonna di Fatima, completamente incolume. Appariva solo sul volto dei due avieri dell’equipaggio il pallore della paura passata. Chiesi al sacerdote se avesse avuto paura ma lui mi rispose di no, perché fra le braccia stava stringendo l’immagine della Madonna di Fatima”.

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(Tratto da https://2017.gonews.it/2013/10/19/madonna-di-fatima-lattesa-volge-al-termine-per-il-futuro-si-pensa-a-salvare-il-tetto-della-chiesa-di-san-tommaso-e-al-circolo-famiglia/)
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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