Certo che chi ha avuto la fortuna di stare accanto prima a Fratel Gino e poi a Padre Gino Burresi, se ne sarà fatte di risate, scaturite dalle sue estemporanee battute.
Ricordo, infatti, che quando andavo a San Vittorino e vedevo i ragazzi attorno a lui, davanti al seminario, mi giungeva ogni tanto l'eco delle loro solenni risate.
Quante volte ho resistito alla voglia di unirmi a loro, perché mi sentivo come un coccio rotto.
Padre Gino mi avrebbe sicuramente detto che "i cocci rotti li aggiusta Dio", con la sua opera di restauro e che "gli uomini, quando spaccano un vaso di creta, non si mettono ad aggiustarlo, prendono i pezzi e li buttano nel secchio della spazzatura, ma che Dio non fa così. Quando noi rompiamo il vaso - e quante volte - il Padre buono raccoglie tutti i pezzetti, ricompone tutto, dimentica tutto".
Grazie Padre Gino.
Riccardo