Cari visitatori, il nostro blog è visitato da un extraterrestre, è un dantista e si chiama Giovangualberto Ceri. Ci voleva proprio lui per farmi rientrare al di qua del mio " borderline ", perché non c'è una migliore panacea contro la depressione che una bella, sonora e sana risata.
Sono di nuovo vispo grazie al signor Ceri, che definirei la vispa Teresa di questo blog
La vispa Teresa è una filastrocca di Luigi Salier
La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava distesa:
"L’ho presa! L’ho presa!".
A lei supplicando
l’afflitta gridò:
"Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!".
Teresa pentita
allenta le dita:
"Va', torna all'erbetta,
gentil farfalletta".
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.
Ebbene, Signor Ceri, Lei mi deve una volta per tutte cortesemente spiegare che nesso c'è fra Lei, Dante Alighieri e Padre Gino Burresi, altrimenti la prossima volta che approda sul blog nelsegnodizarri non La lascerò più libera.
Cari visitatori, il signor Ceri mi ha inviato il seguente commento, che c'entra come i cavoli a merenda.
I nostri cavoli, caro Signor Ceri, sono cavoli amari e se vuole essere gentile, faccia un uso utile del suo dantismo per darci finalmente una mano.
Riccardo
Commenti
| Giovangualberto Ceri - intervista a Canale 10 ... 9 min - 3 mar 2010 Caricato da giovangualbertodante youtube.com |
Gentilissimo Dario Franceschini,
ci siamo incontrati ieri a Firenze nei pressi di Piazza del Duomo verso le ore 17 e le ho accennato alla mia amicizia con mons. Enrico Bartoletti e alla mia scoperta del giorno di nascita di Dante “personaggio” della Commedia. Esso corrisponde al Martedì 2 giugno 1265 seguendo il canto XXII, vv. 110-117, del Paradiso. Il Poeta della Patria sarebbe cioè nato lo stesso giorno in cui è nata la nostra Patria Repubblicana. Dovrebbe esserci da che gioire e festeggiare, anche per una questione di raddrizzamento morale dell’Italia. Invece no. Tutti zitti. Veda, su FACEBOOK, le mie lettere pubblicate fra le FOTO e alcuni miei interventi su vari argomenti, anche politici, sui blog di GOOGLE cliccando il mio nome: GIOVANGUALBERTO CERI. Un’idea chiara può farsela anche vedendo il mio DVD su YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA.
La mia scoperta venne pubblicata in prima pagina e su quattro colonne da ‘LA NAZIONE’ della Domenica di Pasqua del 1993. Fui autorizzato poi ad esporla nella mattinata del 29 maggio 1993 al Convegno internazionale di studi su ‘DANTE E LA SCIENZA’ tenutosi a Ravenna ed organizzato da Patrick Boyde e Vincenzo Russo. Era presidente di turno CESARE VASOLI dell’ ‘Accademia Nazionale dei Lincei’ che, vis a vis, mi dava completamente ragione. Successivamente Boyde mi scriveva però da CAMBRIRGE, in data 13 Luglio 1994, che la mia relazione non poteva essere pubblicata negli Atti del Convegno per il semplice fatto che io ero un outsider e tutti gli altri intervenuti invece scholars, cioè dei famosi accademici. Non fa parte però della mia mentalità avvallare che il “merito” possa oscurare completamente il “valore” meritato sul campo di battaglia. L’avevo capito anche durante le diverse visite che avevo fatto a Barbiana a don Lorenzo Milani che una volta mi autorizzò perfino a fare un intervento alla sua scolaresca sul Dazio, o Imposte Comunali di Consumo, II.CC, la cui gestione diretta del servizio, in opposizione agli appalti e alle conseguenti tangenti, io difendevo, tanto a Firenze che a Palermo eccetera, ovviamente con alle spalle mons. Enrico Bartoletti amico mio, di La Pira e di Paolo VI. Tutto ciò avveniva in seguito alla delibera consiliare 5 ottobre 1964, n. 55555/710/C voluta del nostro Sindaco Giorgio La Pira e al suo ricorso, contro il decreto di annullamento di detta delibera da parte del Prefetto di Firenze, invito il 16 gennaio 1965.
Basandosi sulle mie scoperte sono state fatte due tesi di Laurea, una a Firenze e l’altra a Torino sotto la direzione di Giorgio Bàrberi Squarotti. Il professor Vasoli, quale Filosofo, ha parlato di me all’Accademia dei Lincei più volte ai dantisti ma, lamentandosene con me, anche il suo intervento è stato purtroppo ignorato. Anche lei credo possa facilmente intuire, o capire, che io ho pienamente ragione semplicemente ascoltando la già menzionata intervista fattami da Umberto Cecchi della TV CANALE 10.
Il punto qual è? I politici non ritengono corretto o, ugualmente, a loro stessi favorevole, porre questioni su Dante agli esegeti accademici di Dante, mentre i Dantisti non hanno interesse a cambiare la loro secolare versione dei fatti, o visione sulle scienze padroneggiate dal Poeta. Non so se lei, quale politico, possa fare eccezione. Il professor Mons. Renzo Lavatori che insegna Teologia Dogmatica all’Urbaniana, quando venne a Firenze a relazionare su una tesi di laurea che mi riguardava, disse: “Nessuna meraviglia per quello che ha scoperto il Ceri su Dante poiché san Tommaso d’Aquino la pensava esattamente nella stessa maniera”.
Per il prossimo giovedì 2 GIUGNO 2011 potremmo fare qualcosa?
Con un cordiale saluto,
Giovangualberto Ceri
5 min - 6 mar 2009
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