Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
16 maggio 2013 4 16 /05 /maggio /2013 19:26

    

Cari lettori, da quando mi sto occupando di Padre Gino Burresi, mi sembra di muovermi su un campo minato.

Milioni di persone hanno conosciuto Padre Gino e molti hanno ricevuto  grazie per le sue preghiere di intercessione.

Eppure sul web ho potuto leggere in alcuni siti le critiche rivolte a coloro che ripropongono "certi" personaggi, nonostante la Chiesa li abbia condannati.

Una di quei “ coloro “ sarei io, che ho rotto il silenzio attorno a Padre Gino, silenzio durato per quasi due decenni.

Quando Padre Gino fu allontanato dal santuario di San Vittorino nel 1988, io ero molto impegnato col mio lavoro. Non avevo cercato di capire  cosa fosse successo e  per quale motivo fosse stato adottato quel provvedimento.

  

Solo nel 2005, quando la sentenza di condanna di Padre Gino da parte di Papa Benedetto XVI fu resa pubblica, ne appresi le motivazioni : violazione del segreto confessionale ed abusi sessuali su alcuni suoi seguaci ed ex - seminaristi secondo delle accuse risalenti agli anni ottanta.

Sarebbero state presentate in quegli anni delle denunce da parte di undici suoi ex - seminaristi,  che affermarono di essere stati molestati sessualmente da Padre Gino Burresi.

  

Non vi dico la mia delusione ed incredulità.

 

Sapevo che Padre Gino era contrario all’omosessualità ed apprendere che egli avesse compiuto atti omosessuali con dei giovani seminaristi destabilizzava totalmente la mia fede in lui.

 

Su internet veniva diffusa a tappeto la notizia della sua condanna ed io mi meravigliavo che si fossero fatti passare  17 anni dalla vicenda per  emettere un giudizio peraltro così severo. 

 

Pensavo piuttosto ad  una strumentalizzazione, attraverso un capro espiatorio d’eccellenza,

per rafforzare nella Chiesa l’idea propugnata dal nuovo pontefice Joseph Ratzinger di fare pulizia nella Chiesa.

 

Mi domandavo per quale motivo il cardinale Ratzinger, quando era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, non avesse già allora tentato di fare pulizia e di dare corso alle denunce di abusi sessuali  che approdavano sulla scrivania del suo ufficio da tutto il mondo. 



Si  parlava di suoi insabbiamenti dei casi di pedofilia commessi dal clero. Ora che era divenuto Papa avrebbe dovuto necessariamente recuperare la reputazione persa da Cardinale ed ecco perché  cominciavano a fioccare le sospensioni a divinis per molti chierici, resisi rei di pedofilia.

 

In un certo senso l'unico modo che aveva Papa Ratzinger per riscattare le sue omissioni commesse da Cardinale era di riesumare tutti i casi di abusi sessuali insabbiati per decenni e di emettere le sentenze.

 

A quell'epoca  io non avevo ancora creato il mio blog e l'unica possibilità che avevo era scrivere delle mail, manifestando  le mie riflessioni.

 

Essendo lo scandalo sessuale di Padre Gino Burresi scoppiato sotto il papato di Giovanni Paolo II, cominciai a  scrivere delle mail anche al Vaticano  sulla opportunità o meno di beatificare Papa Giovanni Paolo II  che, in un certo senso, si era reso correo degli insabbiamenti, compreso quello di Padre Gino Burresi.

 

Ma ancora non ero certo della  colpevolezza di Padre Gino.



Scrissi le mail anche ai vari siti dei Servi del Cuore Immacolato di Maria.



Mi sembrava strano che si fosse potuto condannare Padre Gino solo nel 2005, 17 anni dopo le vicende degli abusi.



E poi mi domandavo come mai  fosse stata concessa  l’autorizzazione a Padre Gino Burresi di fondare la nuova congregazione dei servi del cuore immacolato di maria nel 1991, a soli due anni da quelle accuse.

 

Mi sembrava una follia dare facoltà ad un prete accusato di pedofilia di fondare un nuovo ordine. Ed invece ciò era avvenuto.



Allora mi domandavo se le accuse fossero vere o false.

Sapevo inoltre che il cardinale Ratzinger aveva dato una mano a Padre Gino per creare la sua nuova congregazione.



Quindi  se Padre Gino era stato condannato proprio dal cardinale Ratzinger, ora divenuto Papa Benedetto XVI, forse l'unica spiegazione era che il Cardinale Ratzinger potè proteggere Padre Gino Burresi per 17 lunghi anni ma una volta divenuto Papa avrebbe perso la faccia se lo avesse continuato a proteggere e quindi fu giocoforza condannarlo. 

Mentre ero stretto nella morsa di questi dubbi, scrissi sul mio blog nelsegnodizarri l'articolo

 

 http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291.html

 

di cui vi ho già parlato in altri articoli del blog.



In questo articolo parlavo di Papa Luciani, di Papa Benedetto XVI, degli scandali di pedofilia da quest'ultimo insabbiati e ricordavo come Fratel Gino  diceva sempre a San Vittorino che il Papa era la nostra guida.

Ma io desideravo di nuovo un Papa come Papa Albino Luciani perché Papa Benedetto XVI non mi piaceva.

 

Lo vedevo un Papa freddo e senza cuore.

 

Il commento postato a questo articolo da Giò dissipò tutti i miei dubbi ; capii che Giò era Padre Gino Burresi.

Non chiedetemi come mi sia giunto quel commento sul blog.

  

Giò, alias Padre Gino, ammetteva di avere inciampato, quindi riconosceva le sue colpe ma in un certo senso voleva dirmi con quel commento che anche durante gli  anni, in cui lui era stato protetto dalla Chiesa, era stato comunque tenuto in disparte, esiliato a Montignoso, nella Chiesa di San Frediano.

 

So ad esempio che i seminaristi del nuovo ordine fondato da Padre Gino non potevano avere contatti con Padre Gino.

 

Infatti alcuni seminaristi hanno lasciato il seminario, perché non sopportavano più questa tensione.

   

 

Padre Gino Burresi è vissuto   per tanti anni come in un bunker blindato, esiliato ed allontanato come un lebbroso.



Questo è stato il prezzo da lui pagato per continuare ad essere protetto dalla Chiesa dei Cardinali.



Padre Gino Burresi, dopo l'allontanamento dal santuario di San Vittorino, ha cominciato il suo calvario di penitenza nel suo ritiro di preghiera presso la chiesa di San Frediano.



Sin da allora la sua libertà è stata sempre molto limitata. Messo in punizione dal 1988 al 2005, anno in cui la sua condanna è passata in giudicato e alla sua solitudine si è aggiunta  altra solitudine e la falsa pietà verso di lui si è tramutata in freddezza calcolata.



Padre Gino Burresi ( Giò ) chiede alla Chiesa  di essere finalmente recuperato senza più doversi nascondere ed è per questo che  9 mesi dopo  quel 2 aprile 2011, ho creato a gennaio 2012 la petizione per la riabilitazione di Padre Gino Burresi.



L'esilio ed il ritiro di preghiera, che Papa Francesco ha chiesto per il Cardinale O'Brian, che ha ammesso le molestie sessuali nei confronti di giovani seminaristi, Padre Gino Burresi li sta vivendo da 25 anni  per le stesse colpe.

 

La mia è una petizione per ricostruire un uomo, l'uomo Gino, l'uomo Gi(n)ò.

 

  Riccardo Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=yS0VAi0mgnI
 
14/dic/2008 - Caricato da ireland4044
Condividi post
Repost0

commenti

Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
  • Contatti

Recherche

Liens