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Io, prete DJ, con la mia musica avvicino i ragazzi al Signore: Don Roberto Ficher, vice parroco ad Arenzano, il mercoledì sera mette i dischi al Lido Bagni di San Pietro
| Fri, Jul 2 2010 12:22pm CEST 1 | ||
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 Carissimi Cavalieri della Luce: ecco un sacerdote che evangelizza per le spiagge... con una modalità tutta sua! Don Roberto Ficher è un sacerdote di Arenzano, amico di Nuovi Orizzonti, che va nelle spiagge, con la sua console da Dj, a fare animazione ed evangelizzazione. Vi riportiamo per intero un articolo a lui dedicato da Vero che racconta l'esperienza di questo sacerdote... giusto anche per ricordarci che quest'estate abbiamo in cantiere sia la missione di Ischia che la missione di Riccione! "Se il mondo non è mai contento è perchè nel cuore non ha Gesù!". Potrebbe essere lo slogan di uno spot pubblicitario e, invece, è il tema del brano più ballato nella "discoteca Cristiana" di Arenzano, in provincia di Genova. Ogni mercoledì sera, al lido Bagni San Pietro si danza, si canta e si prega con la musica selezionata da don Roberto Ficher, ribatezzato il prete-dj. L'idea è di portare la musica che celebra il vangelo e i messaggi della Madonna di Medjugorje, in spiaggia, tra i bagnanti e i turisti, tra le famiglie e i più giovani. Una vera discoteca sotto le stelle con balli di gruppo ritmati, dolci melodie della musica mariana e ritmi più commerciali degli anni '70 e '80. La musica diventa strumento di evangelizzazione, si prega cantando e ci si rivolge a Gesù ballando. "È una vera disco-oratorio", racconta don Roberto, " cioè abbiamo portato in uno stabilimento balneare la musica della parrocchia Santi Nazario e Celso. I motivi? Sono due. Far capire ai giovani che hanno fede di non essere sfigati o ragazzi di serie B. Molti pensano che chi ha fede è un diverso: serio, cupo, rigido e invece non è così. Chi ha Gesù nella propria vita sorride, si diverte ballando e cantando. Certo la nostra è una discoteca alternativa, balla la famiglia: il padre e la madre, i figli e i nonni, i giovani e i bambini. È bellissimo vedere come si abbracciano, ballando insieme, sono contenti, felici. L'altro motivo è quello dell'evangelizzazione: far conoscere Gesù e la Madonna attraverso i canti e i balli". Tutto fa parte di un progetto preciso, costruito ad hoc per la giornata di animazione spirituale. "Alle 18 di ogni mercoledì sera celebriamo la santa Messa sulla spiaggia", continua don Roberto, "abbiamo costruito una tenda e invitiamo tutti i bagnanti a partecipare".Così, tra un tuffo e l'altro, si può trovare del tempo per una Confessione o per meditare alcuni passi del Vangelo. "Il mio intento è quello di far conoscere Gesù a chi è lontano dalla fede e lo faccio sulla spiaggia, sotto il sole. Sono convinto che se Gesù, oggi fosse tra noi, andrebbe a parlare nelle discoteche, nei lidi. Parlerebbe con le parole del Vangelo ma non avrebbe timore di andare in giro. Lui era ed è tra la gente". Quella di don Roberto è una discoteca particolare: si balla dalle 21 alle 23, niente eccessi e stravizi ma solo la voglia di recuperare il gusto del divertimento "naturale, gioioso e sano. Sono entrato in seminario a 23 anni", ricorda, "e fino ad allora mi divertivo a fare il dj nelle discoteche o sulle navi da crociera. La musica, per me, è sempre stata un mezzo di comunicazione, uno strumento per diffondere emozioni, che passa attraverso la vibrazione del cuore". E così, si va dalle ballate di musica religiosa, composte dai ragazzi di Santi Nazario e Celso, ai balli di gruppo più moderni: la Macarena, il ritmo allegro dei Ricchi e Poveri o di Raffaella Carrà, passando per la Samba e il Rock anni '70 e '80. "Alcune musiche sono ispirate alle preghiere di Medjugorje e altre sono prese dai canti del Movimento Carismatico Rinnovamento nello Spirito", spiega il sacerdote. "Sono innamorato di Maria perchè è lei la figura più rivoluzionaria della Chiesa di oggi". E forse, in un momento così delicato per tutta la Chiesa, visto lo scandalo-pedofilia, c'è proprio bisogno di rinnovamento e di esempio autentici, di giovani sacerdoti che amano e che seguano Cristo nel quotidiano. E le critiche? "Qualcuna c'è stata, il giudizio appartiene all'uomo. Non facciamo nulla di male, ma lo sappiamo, quando si esce fuori dagli schemi la critica arriva puntuale. Portare la preghiera in discoteca, tra canti e balli, per qualcuno è troppo. Ogni mercoledì sera, però, è un momento di aggregazione fraterna, ci sono tanti giovani e bambini, e loro sono il mio cruccio. Mi dedico ai più giovani perchè sono il nostro futuro, e vederli crescere sani e orientati verso i veri valori della vita è una bella soddisfazione". Per trasmettere Gioia bisogna vivere di felicità, " e io sono felice. Per questo voglio comunicarla", conclude. "Bisogna essere felici, ce lo chiede Gesù, e la Madonna ce lo ricorda ogni giorno". Da quando, nel 2000, don Roberto è diventato parroco ha dedicato la sua vita agli altri. E ora, la sua speranza è che "un cuore lontano possa essere accarezzato da una parola di fede,capace di risvegliare la gioia del vivere, in una parola, la Felicità". | ||
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