UN 'ANIMA DIVISA IN DUE
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La sofferenza influenza il sesso?
La perdita di una persona cara è spesso causa di sintomi depressivi, ansia e disturbi vari come rabbia, nervosismo e insonnia.
Questi disturbi possono seriamente influenzare in modo negativo la vita affettiva e sessuale di una coppia.
Per alcuni soggetti il sesso diventa un rifugio dalla sofferenza, un conforto, per altre persone il dolore provato è incompatibile con l'attività erotica.
L'eccesso di attività sessuale e la sua assenza sono facce della stessa medaglia: due strategie inconsce per affrontare il dolore.
I ricercatori Prati e Pietrantoni spiegano che "alcuni possono interpretare il sesso come un modo per sentirsi più vicini all’altro, cercare intimità e affetto, per altri, invece, il sesso potrebbe generare sensi di colpa perché non si vuole provare nessun tipo di piacere in una situazione così triste. Bassa autostima, sensi di colpa, infelicità possono interferire inevitabilmente con il desiderio sessuale. La perdita di una persona cara potrebbe poi portare ad una re-interpretazione della relazione di coppia, dove l’erotismo non trova la collocazione che aveva prima” (intervento tratto dalla Rivista di Sessuologia del CIS).
Il conforto sociale (affettivo e materiale) degli amici, dei parenti e dei colleghi e l’aiuto specifico di gruppi di sostegno sono strumenti essenziali che servono a ritrovare un po' di entusiasmo.
Problemi relativi alla sfera sessuale possono emergere anche in seguito all’insorgenza di una malattia seria, in modo particolare quando essa investe l’identità sessuale. Le donne operate di tumore, ad esempio, necessitano di aiuto per riconquistare la loro femminilità.
Per questo nasce l’iniziativa “Io vado avanti”, realizzata da Astra Zeneca: una serie di opuscoli-guida sviluppati per supportare il lavoro dell’oncologo e sostenere la "rinascita" delle donne operate di tumore al seno.
Daniela Ferriani, psicoterapeuta, invita la donne a parlare apertamente dei propri pensieri ed emozioni. Il tumore è un’esperienza che mette a dura prova la coppia; sia chi si ammala che chi si prende cura della persona ammalata subisce gli effetti emotivi della malattia ed è essenziale costruire strategie di conforto reciproco per la sopravvivenza della coppia.
“Esprimendo le proprie paure – anche quelle di perdere gli affetti e di non piacere - l’altro si sente coinvolto, più vicino e utile a ricostruire un nuovo equilibrio dopo un evento stressante. Il silenzio è un male per la relazione di coppia. L’uomo, sicuramente turbato, può temere le eventuali reazioni di negazione del sesso della donna e ritrarsi prima ancora di avvicinarsi: le interpretazioni soggettive sono spesso peggiori della realtà”.
Fondamentale in questo periodo è anche l’attenzione al proprio aspetto e alla propria femminilità. Per non perdere di vista la propria personalità è importante curare mente e corpo, dedicando attenzione anche all'estetica, perchè sentirsi più belli aiuta a reagire.
Dott.ssa Chiara Bettelli Lelio, esperta in sessuologia.
www.youtube.com/watch?v=2u-m6onzI6c7 feb 2011 - 3 min - Caricato da rom111076 |