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28 agosto 2013 3 28 /08 /agosto /2013 03:08

 

 

 

http://www.lamenteeilcuore.it/:racconto-paura-e-coraggio 

 

 

Montagne e scalatori, gli acquerelli nel segno di Goethe 

 

 

Racconto :  Paura e Coraggio

 

 
Tanto tempo fa, quando ancora la Vita era solo agli inizi, tutti i Sentimenti e le Emozioni erano liberi di vagare ovunque e, per non annoiarsi, trascorrevano le ore giocando spensieratamente e confusamente insieme. Un giorno, Coraggio e Paura, che sempre s’ inseguivano per superarsi a vicenda (loro gioco preferito), si ritrovarono a correre lungo le sponde di un tranquillo torrente di pianura. Ah che bell' acqua limpida e fresca..., ma erano talmente presi dal loro vicendevole inseguimento, che quasi non si accorsero di quella meraviglia. Spesso era Coraggio, intrepido e fiero, a superare Paura e a tenerle testa, conducendo avanti a lei la corsa, ma quasi altrettanto spesso era Paura ad avere la meglio e a lasciare indietro Coraggio. Ad un certo punto però, davvero stanchi per il tanto correre, dandosi un' amichevole, pacifica tregua, si fermarono a riposare in uno splendido spiazzo alberato, dove il tranquillo torrentello, creava una magnifica e rilucente ansa d' acqua calma e cristallina. E mentre erano lì, a godersi il rilassante fresco degli alberi, si misero a dialogare un po':

-A volte è vero che riesci a superarmi, ma, lasciatelo dire, bella e brava come me, tu non potrai mai essere.- Disse Coraggio con un po' di presunzione:

-Guardami, sono forte, bellissimo, fiero e potente.-

Continuò a dire, specchiandosi e pavoneggiandosi sulla piatta, luminosa superficie di quell' acqua cristallina: -Con me al fianco, ne sono sicuro, tutti gli esseri viventi diventeranno forti e potranno affrontare con più fiducia in se stessi, le difficoltà della vita. Vivranno sicuramente meglio, se io sarò vicino a loro.- Concluse soddisfatto, continuando ad ammirarsi su quel magnifico specchio di torrente.

Paura allora, sempre molto timida e di poche parole, avvicinatasi anch' essa sulla sponda dello specchio d' acqua, benché riconoscesse in cuor suo che Coraggio fosse davvero bello e importante, che facesse davvero sempre una gran bella figura, dopo averci pensato un po', rispose pacatamente e con timida, ma grande saggezza:

-E' vero che sei molto bello e affascinante, però, riguardo al fatto di far vivere meglio gli esseri viventi, se Tu fossi sempre al loro fianco, non ne sarei tanto sicura. Sai, Tu hai il difetto di essere impulsivo, di non riflettere abbastanza prima di fare le cose, e di usare dunque poca prudenza. Sei troppo ottimista, sottovaluti i pericoli, e in tante occasioni, spingeresti gli esseri viventi a sopravvalutare le proprie forze, ad illudersi vanamente di potercela fare, nonostante la chiara evidenza del contrario. Dunque se ci pensi bene, in tante occasioni potresti mettere in serio pericolo la vita di chi ti avrebbe al suo fianco, se ti desse sempre retta. Io invece, riuscirei a salvarne tanti, perché grazie a me, scapperebbero velocemente dai pericoli, o si metterebbero in salvo nascondendosi prontamente al sicuro per proteggersi. Penso di essere molto importante anch' io e, grazie alla mia prudenza, salverei la vita in moltissime occasioni di pericolo.- Disse Paura ringalluzzendosi un po’.

-Sì, però, tu faresti scappare tutti anche di fronte a pericoli inesistenti. Non sarebbe prudenza la tua, ma vera esagerazione, non faresti vivere più nessuno con serenità, e non farebbero più niente, se ti dessero sempre retta.- Replicò ancora Coraggio, più convinto di prima. 

Insomma nessuno dei due aveva torto, ma senz' altro quest' ultimo era molto più forte e potente di Paura che, riconoscendolo, si sentiva paurosamente in svantaggio. Così, dopo tanto pensarci, quest’ ultima trovò la soluzione: entrare nel cuore di tutti gli esseri viventi e coinvolgerlo a tal punto da diventare una forte, potente, incontrollabile emozione. Così fu. Subito dopo Coraggio seguì Paura, perché da solo, nonostante la sua forza, non poteva stare, non aveva senso di esistere, e, da allora, entrambi vivono nel cuore di tutti gli esseri viventi dove, sebbene abbiano poco spazio per fare quelle belle corse all' aria aperta di un tempo, continuano ugualmente a competere e a superarsi a vicenda ad ogni buona occasione. Chi vince, vince, ma ormai lo specchio del vincitore, potrà essere soltanto la nostra anima.

 

mecan

 

 

www.youtube.com/watch?v=pA2lQHe6K6c
Jun 29, 2012 - Uploaded by laquilone1

   

 

 

  

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  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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