5 luglio 2011
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Monday 4 july 2011 1 04 /07 /Jul /2011 21:02
In seguito all'invio dei miei volumi mi hanno risposto, mandandomi la loro amata Benedizione Apostolica, anche il Sommo Pontefice Karl Wojtyla e J. Ratzinger, però non hanno avuto il tempo, così credo, di dire, o di fare appurare, che io, su Dante e sul Medioevo, ho pienamente ragione. Non credo sia stato perché pensano che non convenga alla Chiesa sottolineare questa verità poiché la VERITA', secondo il Vangelo, ad Essa conviene sempre, alla fine.
Sono invece in questi giorni rimasto molto dispiaciuto che il degnissimo e stimatissimo Cardinale DIONIGI TETTAMANZI di Milano abbia accettato di passare fra gli Emeriti insieme a Martini, senza esigere di NOMINARE LUI STESSO DI PERSONA IL SUO SUCCESSORE. Pare arrivi a Milano il Patriarca di Venezia SCOLA. Speriamo che lui abbia ancora in mente l'impostazione culturale del Bartoletti quando il Bartoletti stesso si fece nominare da Paolo VI a seguire COMUNIONE E LIBERAZIONE, al fine che non deviasse. Questa associazione non avrebbe dovuto essere infatti, per me, quella che è oggi. Secondo la mia personale sensibilità, quale partecipante, con molti forse e per interposta persona (il Bartoletti) al CONCILIO VATICANO II, l'amatissimo e stimatissimo Cardinale TETTAMANZI, data la situazione attuale, avrebbe dovuto prendere il sacerdote, o il laico, per lui più adatto e degno a succedergli e, in segreto, avrebbe dovuto consacrarlo vescovo, e poi mettere nella sua corrispondenza privata una sua dichiarazione notarile dell'avvenuto e della sua personale volontà: così sarebbe stato rispettato lo spirito del CONCILIO VATICANO SECONDO, almeno secondo il mia personalissima opinione.
Ho detto cose sbagliate, o inopportune? Ma tanto presto noi del 1937 siamo morti e tutto verrà sepolto.
Firenze, 5 Luglio 2011
Caro Giovangualberto, Lei non dice mai, a mio avviso, cose sbagliate o inopportune. Lei dice solo quello che pensa, perché è sincero e un giorno la Sua sincerità sarà premiata. Se Lei non ha tanta fretta di morire, lo vedrà coi propri occhi, non appena Padre Gino Burresi verrà riabilitato.
Riguardo a Mons. Alberto Silvani, mi azzardo adesso io a fare una previsione scritta, che io diventerò grande amico di un futuro Papa, l'attuale Mons. Alberto Silvani, che sceglierà il nome di Celestino VI quando salirà sul Soglio Petrino e sarà il Papa, che la teologa Adriana Zarri ha sempre sognato. Spero che anche Lei, Giovangualberto, sia presente in Piazza San Pietro quel giorno e piangeremo insieme dalla commozione.
Riccardo