Dopo 35 anni dovevamo traslocare. Come si fa a dire addio a una casa? Guardavo gli uomini robusti del servizio traslochi mentre stipavano sul camion i mobili della nostra camera da letto e ripensavo alle notti di temporale, quando lampi e tuoni facevano correre le bambine dalla loro camera sotto le nostre coperte. Quelle bambine, oggi donne, venute apposta per dare un ultimo saluto alla «loro casa», che ora andavano da una stanza all'altra ridendo e piangendo, ricordando gli avvenimenti che avevano plasmato le loro vite. Le pareti ci rimandavano l'eco dei suoni di ieri, risentivo sbattere le porte piene di ditate.
Trentacinque anni fa. Eravamo arrivati pieni di gioia e di aspettative. Vedevamo la nostra casa crescere e assumere una maestà che nessun castello avrebbe potuto eguagliare. Calore e affetto tappezzavano le nostre stanze. Celebravamo ogni evento. Non tutti gli anni erano stati felici. Malattie e perdita delle persone amate ci avevano più volte colpiti. Ma sempre l'abbraccio confortante della nostra casa ci aveva accolti e ci aveva aiutati a rinnovare il nostro spirito. Noi invecchiammo, ma non lei. Protetta da grandi alberi e da cespugli fioriti divenne più bella, più intima, più solida.
I nuovi custodi della nostra casa erano giovani. Sperammo che sarebbero stati felici. Sapevamo che non avremmo mai più vissuto nella nostra casa. Ma i ricordi ci sostengono, e non abbiamo rimpianti.
Charlotte Rosenstock. citata da Ron Alexander. New York Times
Trentacinque anni fa. Eravamo arrivati pieni di gioia e di aspettative. Vedevamo la nostra casa crescere e assumere una maestà che nessun castello avrebbe potuto eguagliare. Calore e affetto tappezzavano le nostre stanze. Celebravamo ogni evento. Non tutti gli anni erano stati felici. Malattie e perdita delle persone amate ci avevano più volte colpiti. Ma sempre l'abbraccio confortante della nostra casa ci aveva accolti e ci aveva aiutati a rinnovare il nostro spirito. Noi invecchiammo, ma non lei. Protetta da grandi alberi e da cespugli fioriti divenne più bella, più intima, più solida.
I nuovi custodi della nostra casa erano giovani. Sperammo che sarebbero stati felici. Sapevamo che non avremmo mai più vissuto nella nostra casa. Ma i ricordi ci sostengono, e non abbiamo rimpianti.
Charlotte Rosenstock. citata da Ron Alexander. New York Times
www.youtube.com/watch?v=zzCOS0KxQxg
Mar 30, 2011 - Uploaded by giulio129