MENSA EUCARISTICA E CORONAVIRUS
A causa del coronavirus e per evitare assembramenti nelle chiese, tutte le messe pubbliche sono sospese e i fedeli, oltre a non poter partecipare alle funzioni, non possono nemmeno gustare neanche un briciolo di Ostia consacrata.
Ci sono stati dei santi nella storia della Chiesa che vivevano solo della Comunione eucaristica.
Ora come avrebbero potuto sopravvivere senza accostarsi al banchetto del Signore?
Sarei tentato di dire che allora le messe sono inutili e che dell'Eucaristia ne potremmo forse anche fare a meno.
Cosa mi avrebbe detto Padre Gino Burresi in una circostanza come questa, se potesse parlarmi e non fosse recluso?
Sì perché recluso lo è ancora, non essendo stato ancora riabilitato da Papa Francesco.
Si affretti la Chiesa a riabilitare Gesù, anziché tenerlo prigioniero, e il virus verrà sconfitto, così come il peccato è stato sconfitto attraverso la Passione e la Morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
Ed ecco le parole di Padre Gino Burresi rivolte proprio a un miscredente come me, tratte dal libricino Fratel Gino ci parla di....
" Eucarestia mistero di fede
Quando da oriente a occidente squillerà la tromba dell'angelo, e noi riprenderemo la nostra veste di creature purificate, la ritroveremo (l'Eucaristia) tessuta di luce dal riverbero del Santissimo e adorna di tutte le lacrime e i ricami di spine della vita terrena.
Chi vive nella cianfrusaglia, finisce per credere tutto cianfrusaglia: anche le ostie del calice, anche il Sangue del Cristo versato per noi. Sono i discendenti del Superbo quelli che sanno tutto e contestano tutto. I soli sapienti. Abitatori lontani, molto lontani dall'umile suono del " sì " di Maria, usi a sbattere la porta del loro " no " in faccia a qualunque argomento.
Vorremmo dir loro: " Parlate di meno e amate di più. Siate veri. Non cianfrusaglie di chiacchiere. La verità è lo specchio della luce"."
Un grazie a Padre Gino Burresi che con le sue riflessioni ci sta vicino in questa situazione di emergenza, dove sembra che persino Dio ci abbia abbandonati.
Riccardo Sante Maria Fontana