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23 marzo 2014 7 23 /03 /marzo /2014 14:40

 

 

 

Sunday 23 march 2014 7 23 /03 /Mar /2014 14:26

 

 

 

http://nelsegnodipadreginosantuariodimontignoso.over-blog.it/article-cercasi-amore-per-padre-gino-burresi-117844292-comments.html

 

 

Il lamento di un cieco, 1927, marmo pario
 

Ancora sessualità natura e Chiesa, riflessioni.
Riccardo ti assicuro che io non sono altro che una persona che ha percorso tutta la strada del male, dell'infimo, del tutto indegna dell' amore di Cristo.
La mia fede non è certo nella capacità che posso avere di diventare migliore, non è per i miei meriti ,passati o futuri , che io penso si salvarmi , troppo debole è la mia volontà troppo poche sono le mie forze.
Io credo però che il nostro urlo disperato 'Salvaci Cristo', la nostra certezza che Lui ci ascolta arriverà al Suo cuore e come per il ladrone assassino ci dirà"oggi sarai con Me in Paradiso."
Chi paga il mio male con la morte di Croce non mi abbandonerà.
Non c'è bisogno di giustificare il peccato, anzi occorre riconoscerlo come tale e serenamente affidarlo alla Misericordia che tutto comprende giustifica e ripara.
Non ho paura dei miei peccati, mi dispiace e ho in me pentimento, ma credo che il Signore conosca i limiti degli uomini e la loro imperfezione.
Il male di Giuda non è tanto nell'aver tradito il Signore, averlo venduto e mandato a morire, questo era scritto della strada di Gesù, la sua grande colpa è non aver creduto che ciò che aveva fatto potesse essere compreso e perdonato da Cristo.
Se ci allontaniamo dalla pietà di Dio, se cerchiamo per il nostro male giustificazioni umane o comprensione fra gli uomini restiamo comunque in una dimensione non salvifica , che forse ci farà vivere meglio questa poca vita ma sicuramente non ci condurrà a quella serenità dello spirito che solo il Signore può darci.
Uscire dalle pastoie della nostra umanità è comunque estremamente difficile, siamo completamente condizionati da noi stessi e dalle nostre debolezze , è allora che ci accorgiamo che i privilegiati non sono i teologi , non sono gli uomini che 'sanno e ragionano di Dio' ma i piccoli, gli umili, quelli che non hanno una fede tormentata ma si abbandonano al Signore con il sorriso e la fiducia.

 
I Giganti di Padre Gino : Benedetta e Tonino
Non ricordo oggi per quale meravigliosa circostanza iniziai ad occuparmi di Benedetta e Tonino.
Erano fratelli lui cieco ,lei molto malata , venivano da S. Giovanni Rotondo, dopo la morte di Padre Pio Fratel Gino li aveva portati con se a San Vittorino e pensava a loro .Vivevano in stato di estrema povertà e la piccola pensione riservata ai non vedenti tardava ad arrivare.
Decisi di aiutarli, questa donnina sempre sorridente che assisteva un fratello cieco pur essendo tanto malata mi commuoveva nel profondo , io lavoravo e per me era un sacrificio possibile.
Andavo a trovarli, a portare loro quello che ero riuscita a mettere da parte e qualcosa da mangiare.
Nella povera casa c'era una sedia alla quale Benedetta aveva messo un fiocco bianco e quando andavo mi faceva il suo regalo:" siediti questa e' la sedia dove si siede Padre Gino"
Anche se rimanevo sicuramente in piedi ero felice del suo pensiero.
In quella casa la presenza della "Madonnina" , come la chiamava Benedetta, era tangibile .
Ho vissuto momenti di grande fede e serenità e questi ricordi ancora mi scaldano il cuore.
I ricordi e le riflessioni mi hanno accompagnato anche oggi , spero di poter continuare a cercare con te Riccardo la strada per restare accanto al Padre a dimostrargli il nostro affetto.
Rosanna

Commento n°18 inviato da rosanna vendetti il 15/03/2014 alle 19h56
► 4:38
www.youtube.com/watch?v=eDSpI2CCmP029 Jun 2009 - 5 min - Uploaded by Paola Napolinelcuore Scugnizza Doc
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commenti

G
rosanna se puoi dammi notizie di padre gino quanto mi manca grazie di cuore
Rispondi
N
<br /> <br /> Padre Gino manca veramente a tutti, ma qui sotto lo ritroverai<br /> <br /> <br /> http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-saliamo-il-calvario-con-padre-gino-burresi-123150566.html<br /> <br /> <br /> http://nelsegnodipadreginosantuariodimontignoso.over-blog.it/article-saliamo-il-calvario-con-padre-gino-burresi-123150642.html<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> <br />

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  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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