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2 ottobre 2012 2 02 /10 /ottobre /2012 06:31

Mal di voce  

  Nucci A. Rota

   Aracne editrice S.r.l.

 

 

Cap 5

La panchina sexy 

Quando furono in cortile e mentre lo stavano attraversando Vittoria notò quanto fosse accogliente e bello quel luogo, si stupì solo di una cosa, non c’era alcuna panchina nell’ampio cortile e nemmeno sotto il porticato e lo disse alla nonna.

Può sembrare strano che una nipote faccia questa osservazione e non viceversa, ma a Vittoria piacevano molto le panchine. In particolare era affezionata ad una, ancora di tipo tradizionale in legno listato e con delle decorazioni in ferro battuto che si trovava nella piazzetta del paese di montagna dove andava in villeggiatura con la famiglia.

Al mattino quando accompagnava la nonna a fare la spesa si sedevano sulla panchina ed esattamente da quella postazione potevano osservare quasi tutta la vita che si svolgeva nel paese. C’era la panetteria del papà del suo amico Giacomino, dove oltre ad un pane meraviglioso, ogni giorno c’erano focacce salate e dolci. Prima che si insediasse un piccolo super mercato vi era una vecchia posteria, dove potevi trovare tutto dai detersivi ai chiodi, al prosciutto e alla verdura, l’odore che sentivi nella posteria di Mario era inconfondibile un misto di prezzemolo, saponette, biscotti.

L’edicola gestita dalla signora Viola che conosceva praticamente tutti nel paese, sia residenti che villeggianti. Un parrucchiere, un tempo solo per barba e capelli che recentemente serviva anche una clientela femminile soprattutto durante l’estate. C’era anche un piccolo bar dove stazionavano sempre 4 o 5 pensionati durante il giorno, ma alla sera era il punto di ritrovo delle compagnie giovanili. I gestori erano una coppia di valligiani simpaticissimi che parlavano con chiunque il dialetto.

«Se ci fosse una panchina, come quella in montagna dove ci sediamo spesso, questo cortile sarebbe ancor più bello, non trovi nonna»?

«Se non ci sono panchine ci sarà un motivo, in fondo il Conservatorio è un luogo di studio, di impegno e non si vuole incoraggiare tutti i giovani che circolano da queste parti a sostare in ozio, magari fumando o facendo qualcosa di peggio».

 

► 4:19► 4:19
ciaktube.com10 gen 2011 - 4 min

 

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  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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