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17 agosto 2013 6 17 /08 /agosto /2013 07:14

 

 

 

http://www.pensieriparole.it/poesie/autori/g/gianni-berna/pag1

 

  Lass es nun geschehen...

 

 

 

Due stelle

Vaga lo sguardo mio fra le stelle
Una notte come tante
La stessa paglia
Sullo stesso suolo
Morbida accoglie la mia schiena
Per altri
Oggi quel cielo è lo stesso d'ieri
Non per gli occhi miei
Un buco nero questa sera rompe l'incanto
Frantuma un sogno
Quel nero trasformato in lancia
Trafigge la mia carne
Penetra nel cuore
Lo squarcia
E infuocato sangue questo petto inonda
Mancano due stelle
Nel cielo questa sera
Due stelle a completar quel firmamento
Mancano i tuoi occhi
Volati
Non saprò mai perché
In un angolo sperduto
Di quell'universo immenso
Dove giammai
L'occhio mio potrà trovarli.

Gianni Berna

 

 

 

 

Eros Ramazzotti - Il buio ha i tuoi occhi - YouTube

www.youtube.com/watch?v=-Lk9qb41pGY
Jan 31, 2009 - Uploaded by oO0Nanni0Oo
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17 agosto 2013 6 17 /08 /agosto /2013 03:18

 

 

 

 

http://www.cattivamaestra.it/2008/08/ripido-e-rapido.html

 

Ripido e rapido

 

 

frisco2

Quella degli statunitensi è una delle popolazioni con la più alta percentuale di obesi al mondo, e questo è noto. Naturalmente questo assunto contempla delle inevitabili eccezioni, non sempre dovute alle semplici abitudini alimentari.

Gli abitanti di San Francisco, infatti, sono considerevolmente più magri rispetto agli altri loro connazionali (Paris Hilton esclusa). Per comprenderne il motivo basta osservare la conformazione della città. Spalmata sulle colline della baia, Frisco è un continuo saliscendi tra salite ripide da veri esperti di alpinismo e discese mozzafiato ben lontane dall’elettroencefalogramma di un concorrente medio del Grande Fratello.

La strada più ripida di San Francisco supera abbondantemente il 30% di pendenza, obbligando lo scarpinatore di turno a una vera e propria arrampicata in grado di mantenere in salute anche il più pigro dei bradipi urbani.
Osservando le strade della città, non solo ci si spiega come mai qui gli abitanti siano più slim della media nazionale, ma si comprende anche un altro curioso particolare sociologico: gli statunitensi non amano i tornanti. Là dove un qualsiasi urbanista avrebbe concepito un paio di curve per rendere i piani inclinati delle strade meno ripidi, chi ha fatto crescere sulle colline Frisco ha pensato a una strategia molto più semplice, la filosofia del "tiriamo dritto e amen". Le strade ripide c’erano prima del terremoto del 1906 e sono tornate anche dopo la ricostruzione dal devastante sisma.

Infine, come in un enorme gioco di scatole cinesi, le strade di San Francisco spiegano un altro grande mistero: le strade di SimCity. Le prime versioni del videogame consentivano la costruzione di impervie, quanto improbabili, strade scoscese prive di tornanti. Un aspetto paradossale, e chi ha giocato almeno una volta in vita sua al videogame sa di che cosa parlo. Ebbene, dopo aver visto le street da queste parti in merito alle strade di SimCity mi viene in mente una sola frase: se po’ ffa!

 

www.youtube.com/watch?v=OJdRw6VCWyA
Aug 14, 2012 - Uploaded by XxWhoopiexX
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16 agosto 2013 5 16 /08 /agosto /2013 07:45

 

 

 

 

http://www.emiliasensale.it/2011/06/20/devozione-poesia-vincitrice-di-concorso-letterario/ 

 

 

 

Germania, il devoto in vacanza: camper con cappella a rimorchio  

 

 

 

 

     DEVOZIONE

 

Il tuo parlar dolce
di rumori mai assopiti
è per me un canto che nella forma soave
delle tue mani si condensa
e nutre
di delicato miele la mia carne
impaziente.
Inondano i tuoi vocaboli ferventi
la mia pelle trepidante e gioventù
scatena nelle vene attente.
Pensieri vorticosi
scorrono sulle mie labbra intente
e umiliate dai respiri che il nome tuo
ancora ignoravano.
Gli occhi tuoi sconvolgono i miei sensi
col loro regime indiscreto.
Il tuo sguardo trafigge il cuore
con una sola ciglia lesta e nei giorni costante
e la mia devozione
è della tua anima la segreta amante.
 

 

 

Emilia Sensale

 

 

 

Tributo a Mina - Fiume azzurro - YouTube

www.youtube.com/watch?v=CNgLG6pSB9s
Jan 23, 2009 - Uploaded by GABRISSIMA

 

 

 

 

 

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15 agosto 2013 4 15 /08 /agosto /2013 05:41

 

 

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-43358

 

 

 

 

 

 

 

 

15 Agosto

 

 

Ricordo quel giorno d'estate
quando da te sono arrivata.
Eri lì, mi aspettavi.
Non vedevi l'ora di
abbracciarmi e amarmi.
Gli occhi mi guardavano felice.
Eppure trattenevi il desiderio di possedermi.
In una camera, sole, fuori dal mondo
mi amasti tutta la notte.
La prima volta, sola con te
mi sentii libera e felice.

 

Francesca Cuccia

 

www.youtube.com/watch?v=0AVXGoysi5s
May 7, 2011 - Uploaded by greg3331
 

 

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15 agosto 2013 4 15 /08 /agosto /2013 02:50

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-54561

 

 

 

 

Foto del Giorno: Potenza della natura

 

 

 

 

Sentirsi impotenti

 

 

Ti vorrei stare accanto
in questo momento pesante...
Stringerti forte ed aiutarti
affrontare tutto quanto
con un cuore e una mente
per essere più resistente
e non cadere nella depressione
e nel dolore che ti sta ferendo.
Mi sento impotente
le parole ti aiutano
ma non quanto la presenza.
Ti prego non mollare e resisti
alla solitudine che ti assale
ti sono accanto col cuore
ti do forza e amore
accogli le mie parole
che sincere ti stanno accanto
per superare il blaterare intorno.
Unisciti al mio pensiero
nulla è più vero.

 

Francesca Cuccia

 

 

www.youtube.com/watch?v=sqAzCk6XXiU
Nov 4, 2007 - Uploaded by marinellaforever

 

 

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4 agosto 2013 7 04 /08 /agosto /2013 05:55

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-74097

 

photo

 

 

Riscatto

 

 

Seduto
su una panchina del porto

m'alzai di scatto

lasciando lì
la mia anima

piagnucolante

sospesa
a un filo della notte

da quel giorno
vissi

senza

peccato

m'imbarcai sul silenzioso vascello del Niente
navigando ad Oriente

sovrastando

il libero muggito

l'intendere vacuo delle onde

 

 

Vincenzo Capitanucci  

 

 

Nomadi - Oriente - YouTube 

www.youtube.com/watch?v=5E7OqRz9R1c
Jul 24, 2012 - Uploaded by 94Eowyn

 

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2 agosto 2013 5 02 /08 /agosto /2013 21:53

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-28910

 

 

 

 

 

La partita della vita

 

 

Quando l’arbitro fischierà la fine
della dura partita che hai giocato
non sarà essenziale il risultato.
Quel che è fatto è fatto
e non ci sarà più tempo
per il tuo riscatto.
Ciò che darà
però significato
alla fatica che hai accumulato
sarà la convinzione vera
di esserti donato,
completamente, senza economia.
Si può vincere o perdere
per un rimbalzo strano,
per una coincidenza,
per un’incomprensione.
Ma la vittoria vera
è aver giocato, esserci stato,
aver detta la tua, esserti sporcato,
ed anche aver sbagliato,
con l’onestà di rimettersi in gioco
e con la forza per ricominciare.

 

Pietro LoG

 

www.youtube.com/watch?v=MLtnO0Uf-0g
Jun 17, 2012 - Uploaded by On Air

 

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20 luglio 2013 6 20 /07 /luglio /2013 16:40

 

 

http://oltreilcancro.it/2013/02/20/la-malattia-unisce-o-divide/

 

 

La malattia unisce o divide?

 

Da mesi siamo arrivati al punto di rottura.
Eh sì, dopo una storia durata dieci anni, io e MJ siamo giunti in cima alla salita e abbiamo scollinato: io da una parte e lui dall’altra.
Non sto qui a spiegare perché e per come, né tanto meno come mi sento, anche se credo che un po’ l’abbiate intuito.
Vorrei solo riflettere con voi e capire (anche se, alla luce dei fatti, non è che ormai abbia troppa importanza) se una diagnosi di cancro a 31 anni possa aver condizionato il rapporto.

Nel momento in cui mi spiegarono quali effetti collaterali, anche a lungo termine, la chemio potesse avere, non ho esitato “MJ, se vuoi andartene vattene, non farti annullare la vita dalla mia malattia…”. Ovviamente lui è rimasto al mio fianco sempre, e oggi, con il senno di poi, mi maledico per non aver avuto allora abbastanza coraggio e fermezza per prendere la drastica decisione di troncare. Quanta sofferenza gli avrei evitato!!!

Passano cinque anni, mi riprendo, vivo una vita normale, forse meglio di prima, ma sempre “sul chi va là”. Eppure qualcosa si rompe, qualcosa cambia. Forse io?!? Entrambi?!?
E’ stata la malattia a farci perdere l’equilibrio?
Continuo a chiedermi se le cose tra noi sarebbero andate così anche se non mi fossi ammalata o se il cancro è solo un alibi del cazzo.
Ma una risposta so che non l’avrò mai.

 

www.youtube.com/watch?v=vQZP3A9q8hI
Apr 5, 2011 - Uploaded by elvispresle
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20 luglio 2013 6 20 /07 /luglio /2013 15:50

 

 

http://www.writersdream.org/forum/topic/16964-amico-immaginario/

 

  Bogus, l'amico immaginario - visualizza locandina ingrandita

 

 L'amico immaginario

 

 

 

Amico immaginario seduto sul divano,
tu scruti, pensi e parli
cercando di capirmi.

Ti svelo i miei segreti,
ti affido i giorni lieti.
Giochiamo ancora insieme,
parliamo ancora un po’,
son triste se non vieni a chiedermi cos'ho !
Ricorda, quando torni,
di dirmi dei tuoi sogni,
ti ascolterò in silenzio, come fai tu per me.
Sperando che poi un giorno tu resterai con me.

 

Sabry

   

www.youtube.com/watch?v=YRLzcFFaByw
Mar 23, 2012 - Uploaded by siricominciadaqui

 

 

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17 luglio 2013 3 17 /07 /luglio /2013 11:04

 

 

 

http://www.letterealdirettore.it/lettera-mio-padre-non-piu/

 

cooper / il conto di mio padre

 

di nicolle73

 

“Ciao papà ti scrivo perché parlarti non è più possibile.
Questo è il mio modo per non dimenticarti… sono solo parole…
È successo tutto così in fretta e troppo veloce per capirlo.
In un secondo tutta la mia vita è cambiata e mai avrei pensato questo.. no mai!!! Ma io devo andare avanti anche se tu sei volato via!
Vivevamo pochi momenti insieme, ma ora non ce ne sarà più nemmeno uno!
Quando una persona importante se ne va se è importante in realtà non se ne andrà mai e tu, PAPÀ sarai sempre con noi, dentro i nostri ricordi più belli. Ormai papà non ci sei più, non c è giorno che non ti pensi, non c è giorno in cui non pensi a tutto ciò che mi hai detto, a ciò che ci siamo detti negli ultimi anni.
Hai passato gli ultimi 8 giorni della tua vita in un letto di ospedale, non avrei mai pensato che quel martedì 8 dicembre 2009 che da Cento sono venuta a trovarti in ospedale sarebbe stato l'ultimo giorno che ti avrei visto… Ho mille domande in testa e nessuna risposta e mai ne avrò finché un giorno anch’io smetterò di respirare.
Mi sono ritrovata sola ad affrontare il mio dolore e, tuttora mi ritrovo continuamente a pensare a te e l’immagine di te all’ospedale non mi lascia ragionare…
Io che andavo a letto la sera senza mai guardare la tv, mi addormento guardandola proprio per non pensare, per non continuare a versare lacrime… ma so che è tutto inutile. Non esistono parole di conforto, non esiste sostegno per un dolore così forte.
Uno è il mio dolore, quello di averti perso, uno è il mio pentimento, non averti salutato e averti detto quanto ti amavo; una è la mia colpa: non essere stata lì con te quando sei andato via; una è la mia domanda: sei sereno ora? Domanda a cui non c è risposta, domanda che mi rifarò ogni giorno della mia vita… per chi è credente è tutto più facile, pensare e rispondersi… non lo è per me!
Ma se è vero che chi muore ci guarda da lassù, allora spero che tu mi assista e che sia orgoglioso di me, perché di me stessa non lo sono per le troppe scelte sbagliate che ho fatto, per tutte le volte che ti ho fatto andare su tutte le furie… non c'è più perdono di ciò ora che non ci sei più, perché solo te potevi darmelo… ma dagli errori si impara ed è per questo che cercherò di non rifarli. Si dice che “ darei tutto per un’altra occasione”…venderei solo l’anima al diavolo per rivederti solo dieci minuti e dirti tutto quello che non ti ho potuto dire, per poterti dire quanto mi manchi e quanto è grande il vuoto che mi hai lasciato!
Tutto questo è impossibile, non succederà mai!
Dovrò convincermi che almeno tu ora sei libero da ogni forma di dolore, che ci guardi e proteggi da lassù e che sei accanto ai nonni, tuoi genitori e ai genitori di mamma, lì con l'amato zio Carlo tuo adorato fratello… che era desiderio tuo poterli rivedere.
Intanto mi manchi… ci manchi a tutti!
Ero e vivo a 360 km da te e, quando è arrivata la telefonata io sapevo già che te ne eri andato, il piccolo Alessandro lo aveva percepito: ero sola con lui quella notte, come tutte le notti, ma non ho potuto accettare che ci avessi lasciato, cercavo di captare le parole di mio fratello quando al telefono mi diceva che te n’eri appena andato!
Ho visto la mamma arrabbiata con la vita, mio fratello mi ha abbracciato e singhiozzava, a mia sorella in lacrime ho detto “ce lo hanno ammazzato in ospedale”!!! a vederti steso dentro quella bara, inerme e immobile non ce

l'ho proprio fatta e ho fatto male perché avrei conservato di te l'immagine di un uomo che non ha sofferto prima di morire, invece la tua immagine di un uomo stanco e sfinito, intubato in un letto di ospedale è l'ultima immagine che ho di te e mi perseguita perché non ero preparata a vederti così!!!
Poi arrivano e ti portano via e io mi incammino fuori verso la macchina per andare in chiesa e darti l'estremo saluto e penso a te papà, il groppo alla gola scoppia in un pianto… i tuoi occhi, il tuo sorriso, i tuoi silenzi saranno solo un ricordo.
Quando è una persona buona ad andare via, forse il dolore è maggiore. Qualcuno ha detto che il tempo allevia il dolore, beh, quel qualcuno aveva torto: il tempo non riempirà l'enorme vuoto che hai lasciato dentro me, dentro tutti quelli che ti amavano e che ti amano… e sono tanti!
Ogni mattina mi sveglio pensando che sia stato tutto un incubo, che non ti abbiamo perso, non l'ho accettata la tua morte così, no e non so se e quando ci riuscirò!
Tutto quello che io davo per scontato era invece importante; nella vita nulla è banale perché da un giorno

all’ altro si può perdere tutto, così come io e noi tutti abbiamo perso te!

Tante sono le cose che avrei voluto dirti, tutte quelle parole che un po’ per imbarazzo, un po’ per orgoglio non si dicono tra padre e figlia… MA CHE SI TRASMETTONO COL CUORE!!! Io e te ci amavamo tanto anche se non ce lo siamo mai detto né dimostrato come si conviene.
Tanti rimpianti primo fra tutti non averti mai detto TI VOGLIO BENE e non averlo mai sentito dalla tua bocca.. ma penso tu l’abbia sempre saputo nonostante i miei silenzi come io lo sapevo dai tuoi; il rimpianto di non averti potuto essere di aiuto. Riposa in pace papà”!!!

10 dicembre 2009
tua figlia Giulia

 

www.youtube.com/watch?v=TdLVTgyhLLs
31/gen/2012 - Caricato da ITmYOUsic
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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