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20 maggio 2013 1 20 /05 /maggio /2013 03:35

 

 

http://www.retididedalus.it/Archivi/2009/ottobre/Checkpoint_poetry/1_norvegesi.htm

 

 

 

 

A VOCE BASSA

 

Le parole,

minuscole parole

a bassa voce

quasi senza fiato

 

come steli troncati

parole senza luce

quasi senza forma

come parole sugli alberi,

piccole mezze parole,

come per un sonno

in tutti noi.


 

ROLF JACOBSEN  (1907-1994)


 

 

www.dailymotion.com/.../xsdacm_mina-senza-fiato_m...
24/lug/2012
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20 maggio 2013 1 20 /05 /maggio /2013 03:07

 


http://www.retididedalus.it/Archivi/2009/ottobre/Checkpoint_poetry/1_norvegesi.htm


 

Norvegia Fiordo

       

L’ERBA

 

È invincibile come la speranza.

Se non stai attento

ti cresce tra le dita,

lungo i marciapiedi, tra le gambe,

sui monumnti nazionali.

 

Gli basta meno di un anno

per ricoprire di verdi tappeti i campi di battaglia

ed improvvisamente senti il profumo del verde

sulle ceneri sui crateri delle distruzioni.

Indistruttibile come la vita stessa

come le dimenticanze.

 

Dei poveri la consolazione. (I ricchi

hanno i tagliarba.)

Ma l’erba non si cura di niente e di nessuno,

è il dono della terra, più forte dell’eros. Sopporta tutto.

 

Prova ad andare scalzo sull’erba fresca.

Senti come si curva sotto i tuoi piedi

e si raddrizza subito appena il tuo piede è passato.

Lava i tuoi piedi come Cristo ha fatto con i discepoli

piedi di bontà e silenzio. Lo stesso

uomo con la falce è solo un soffio, un sorriso.

L’erba invade tutto. Ritorna ancora,

ritorna come la vita stessa

tutti i giorni. E questa poesia volerà via,                                                                               

però non tutta una parte

ti rimarrà dentro per sempre.

 

ROLF JACOBSEN  (1907-1994)

 

Pooh - Nell'erba nell'acqua nel vento - YouTube

www.youtube.com/watch?v=cjX7Fam7OD0
17/apr/2011 - Caricato da antopoohlover
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19 maggio 2013 7 19 /05 /maggio /2013 07:17


http://www.poesieracconti.it/poesie/a/gianni-rodari/il-cielo-a-di-tutti

Le settantamila persone che assistettero al miracolo

Le settantamila persone che assistettero al miracolo


Il cielo è di tutti

Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi
di ogni occhio è il cielo intero.

È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell'ortolano,
del poeta, dello spazzino.

Non c'è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.

Gianni Rodari

 

https://www.youtube.com/watch?v=aBthmj32uAo
11/apr/2011 - Caricato da IRioVEVO

 

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18 maggio 2013 6 18 /05 /maggio /2013 16:00

 

 

http://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-maggio/lomino-dei-gelati-di-v-ruocco.html 

 

 

  

L' omino dei gelati

 

Poesie di maggio

 

Nel parco pubblico della città
è ricomparso alla fine di maggio
un simpatico e strano personaggio...
(Un uomo o un mago?
Nessuno lo sa!)
In giacca bianca e bottoni dorati
tondo, rubizzo, giocondo all'aspetto
spinge pian piano un grazioso carretto
su cui c'è scritto in azzurro « Gelati »,
Quel carrettino! Che grandi sospiri
quando nel parco compie i suoi giri!
I bimbi sognano di poter dire:
« Mi dia un gelato da mille lire! »
Da quale strana terra incantata
è qui venuto quel caro omino
con le delizie del suo carrettino
fatte di crema e di panna montata?
Forse le fate della Montagna
gli dan la neve pei suoi sorbetti:
forse dal Regno della Cuccagna
a lui, di notte, mille folletti
portan le essenze più dolci e strane
di miele, fragole, menta e banane.
Forse... (bambini sentite me)
del parco pubblico quell'uomo è il re!
Quando si chiudono tutti i cancelli
e buoni dormono bimbi ed uccelli,
sotto un gran platano il nostro ometto
si siede in trono sul suo carretto.
Il venditore di palloncini
a lui s'inchina con riverenza,
gli rende omaggio la diligenza
frenando il trotto dei suoi ciuchini,

E intanto ammiccano, là fra le rose,
le lucciolette lievi e curiose...
Ma chi può dirlo?.. Nessuno sa
chi sia davvero quel personaggio
ch'è ricomparso alla fine di maggio
nel parco pubblico della città.

 

 

V. Ruocco

 

www.youtube.com/watch?v=BpdJ4vYZ08w
Dec 22, 2010 - Uploaded by LaSoffittaDiFabio

 

 

 



 

 

 

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18 maggio 2013 6 18 /05 /maggio /2013 12:42

 

 

http://www.paroledelcuore.com/poesia.php?poesia=207101&t=Carezza+di+Maggio

 

 

Carezza di maggio

 

Carezza di Maggio

 

 

Danzano
fili d'erba,
alla carezza
del vento...
Un cuore
che batte,
nel tempo
di un riflesso...
Posato,
su fronde cullate
dalla brezza
di Maggio...
Sei,
nell'aria dolce,
diffusa...
Fra le tue rose,
dove,
i sogni aspettano,
la tua stagione,
il tuo ritorno...

 

 

Santo Aiello

 

www.youtube.com/watch?v=dqRYKs7IpSg
Jun 27, 2012 - Uploaded by Gattina Rosa
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18 maggio 2013 6 18 /05 /maggio /2013 07:21

  

 

Torre dei piloti al Molo Giano del porto di Genova

con madonnina di marmo incastonata

 

(Ansa)

 

    

Cari Luciano e Chiara !

 

Anche se con immenso dolore dovrete prima o poi accettare la realtà su Padre Gino Burresi.

Capisco perfettamente che se nella vostra mente si dovesse insinuare un dubbio che sgretolasse le vostre sicurezze, avreste il terrore di vedere crollare la struttura che avete costruito a supporto della vostra vocazione proiettando su Padre Gino Burresi le vostre

aspirazioni di santità.

Realizzando che Padre Gino non è sempre stato un santo, vi sentireste come traditi e la vostra fiducia in lui crollerebbe.

Padre Gino è caduto così come è caduta la torre dei piloti del porto di Genova, anche se sulla sua parte inferiore era incastonata una madonnina di marmo.

Caro Luciano, cara Chiara, noi non siamo fatti di marmo, siamo fatti di carne e Padre Gino non faceva e non fa eccezione.

Se Papa Benedetto XVI lo ha condannato, non possono esserci più dubbi sulla sua colpevolezza.

Papa Benedetto XVI conosceva la vicenda di Padre Gino Burresi da sempre e quella di non condannarlo subito fu una grave omissione.

Se Padre Gino fosse stato condannato subito dopo la vicenda degli abusi sessuali sui suoi ex-seminaristi, egli oggi sarebbe già stato riabilitato, perché avrebbe già scontato 25 anni di condanna passata in giudicato.

L'averlo condannato in ritardo ha inasprito la sua pena.

Ora dobbiamo aiutare l'uomo Gino Burresi a rialzarsi.

Se voi non lo aiutate come cerco di aiutarlo io, peccate anche voi di omissione e un giorno di questa mancanza risponderete alla vostra coscienza, che non verrà placata nemmeno  dalle vostre crociate per difendere il suo sepolcro, quando Padre Gino Burresi non ci sarà più.

Fintanto che voi non accetterete la verità sulla caduta di Padre Gino, farete del male al vostro fondatore.

Firmate anche voi la petizione, non lodatemi per quello che faccio, fatelo anche voi e vedrete che Padre Gino Burresi sarà libero e nelle sue future omelie sarà in grado di raccontare ai fedeli, sulla base della propria esperienza, che dopo una caduta ci si può sempre rialzare, purché si abbia vicino qualcuno che abbia pietà del peccatore per il suo peccato.

Quello che vi manca è la pietà per Padre Gino Burresi, quella pietà che non cede il passo al timore reverenziale.

Il fanatismo per Padre Gino che obnubila le vostre menti è il suicidio della ragione, non solo della pietà. 

Quella pietà che ho provato io quando ricevetti la confessione di Padre Gino Burresi unita al suo lamento d'amore, due anni or sono.

 

Riccardo Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=7xtqJtC3Q1k
26/apr/2012 - Caricato da mario pio

 

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17 maggio 2013 5 17 /05 /maggio /2013 04:12

 

 

  http://paroledelcuore.com/poesia.php?poesia=210965&t=Da+una+costola+il+miracolo+della+vita

 

   

Da una costola il miracolo della vita 

  Da una costola il miracolo della vita

Ho sempre troppo tempo per pensare  e ricercare
a volte un ricordo che mi riporta in riva al mare
altre volte un pensiero è fatto di speranze
di solito mi ritrovo solo in queste stanze
ma il tempo speso nel pensiero mi porta qui
prigioniero dei no e succube dei sì.
Da una costola il miracolo della vita
tu donna, la magia infinita
Dio al settimo giorno si riposò per pensare
mancavi tu donna, il bello del verbo amare
ed eccolo che arrivi e riappiani sogni e desideri
facendo del nuovo giorno un ricordo di ieri.
Dipinta come il peccato originale
per anni detentrice del solo male
io nel mio quadro ti vedo come una sirena
indispensabile come il sangue e la vena
e nel convulso stato emozionale
ti libero dalle catene del male.
Da una costola il miracolo della vita
e sei qui ora, una penna fra le dita
non posso colorarti perchè sei colorata
di ogni cuore sei la principessa amata
e mai nessuno ti metta in disparte
perché della vita tu sei l'arte.
Da una costola il miracolo della vita, tu donna
dai pantaloni alla gonna
senza di te il mondo sarebbe finito
spero che l'uomo almeno questo l'abbia capito
e nella speranza ti dipingo coi colori dell'amore
e ti racchiudo nei battiti del cuore.

 

Giuseppe Boccanfuso

 

www.youtube.com/watch?v=CX70THlJJok
 
08/mar/2007 - Caricato da annydancer

 

 

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16 maggio 2013 4 16 /05 /maggio /2013 19:26

    

Cari lettori, da quando mi sto occupando di Padre Gino Burresi, mi sembra di muovermi su un campo minato.

Milioni di persone hanno conosciuto Padre Gino e molti hanno ricevuto  grazie per le sue preghiere di intercessione.

Eppure sul web ho potuto leggere in alcuni siti le critiche rivolte a coloro che ripropongono "certi" personaggi, nonostante la Chiesa li abbia condannati.

Una di quei “ coloro “ sarei io, che ho rotto il silenzio attorno a Padre Gino, silenzio durato per quasi due decenni.

Quando Padre Gino fu allontanato dal santuario di San Vittorino nel 1988, io ero molto impegnato col mio lavoro. Non avevo cercato di capire  cosa fosse successo e  per quale motivo fosse stato adottato quel provvedimento.

  

Solo nel 2005, quando la sentenza di condanna di Padre Gino da parte di Papa Benedetto XVI fu resa pubblica, ne appresi le motivazioni : violazione del segreto confessionale ed abusi sessuali su alcuni suoi seguaci ed ex - seminaristi secondo delle accuse risalenti agli anni ottanta.

Sarebbero state presentate in quegli anni delle denunce da parte di undici suoi ex - seminaristi,  che affermarono di essere stati molestati sessualmente da Padre Gino Burresi.

  

Non vi dico la mia delusione ed incredulità.

 

Sapevo che Padre Gino era contrario all’omosessualità ed apprendere che egli avesse compiuto atti omosessuali con dei giovani seminaristi destabilizzava totalmente la mia fede in lui.

 

Su internet veniva diffusa a tappeto la notizia della sua condanna ed io mi meravigliavo che si fossero fatti passare  17 anni dalla vicenda per  emettere un giudizio peraltro così severo. 

 

Pensavo piuttosto ad  una strumentalizzazione, attraverso un capro espiatorio d’eccellenza,

per rafforzare nella Chiesa l’idea propugnata dal nuovo pontefice Joseph Ratzinger di fare pulizia nella Chiesa.

 

Mi domandavo per quale motivo il cardinale Ratzinger, quando era prefetto della congregazione per la dottrina della fede, non avesse già allora tentato di fare pulizia e di dare corso alle denunce di abusi sessuali  che approdavano sulla scrivania del suo ufficio da tutto il mondo. 



Si  parlava di suoi insabbiamenti dei casi di pedofilia commessi dal clero. Ora che era divenuto Papa avrebbe dovuto necessariamente recuperare la reputazione persa da Cardinale ed ecco perché  cominciavano a fioccare le sospensioni a divinis per molti chierici, resisi rei di pedofilia.

 

In un certo senso l'unico modo che aveva Papa Ratzinger per riscattare le sue omissioni commesse da Cardinale era di riesumare tutti i casi di abusi sessuali insabbiati per decenni e di emettere le sentenze.

 

A quell'epoca  io non avevo ancora creato il mio blog e l'unica possibilità che avevo era scrivere delle mail, manifestando  le mie riflessioni.

 

Essendo lo scandalo sessuale di Padre Gino Burresi scoppiato sotto il papato di Giovanni Paolo II, cominciai a  scrivere delle mail anche al Vaticano  sulla opportunità o meno di beatificare Papa Giovanni Paolo II  che, in un certo senso, si era reso correo degli insabbiamenti, compreso quello di Padre Gino Burresi.

 

Ma ancora non ero certo della  colpevolezza di Padre Gino.



Scrissi le mail anche ai vari siti dei Servi del Cuore Immacolato di Maria.



Mi sembrava strano che si fosse potuto condannare Padre Gino solo nel 2005, 17 anni dopo le vicende degli abusi.



E poi mi domandavo come mai  fosse stata concessa  l’autorizzazione a Padre Gino Burresi di fondare la nuova congregazione dei servi del cuore immacolato di maria nel 1991, a soli due anni da quelle accuse.

 

Mi sembrava una follia dare facoltà ad un prete accusato di pedofilia di fondare un nuovo ordine. Ed invece ciò era avvenuto.



Allora mi domandavo se le accuse fossero vere o false.

Sapevo inoltre che il cardinale Ratzinger aveva dato una mano a Padre Gino per creare la sua nuova congregazione.



Quindi  se Padre Gino era stato condannato proprio dal cardinale Ratzinger, ora divenuto Papa Benedetto XVI, forse l'unica spiegazione era che il Cardinale Ratzinger potè proteggere Padre Gino Burresi per 17 lunghi anni ma una volta divenuto Papa avrebbe perso la faccia se lo avesse continuato a proteggere e quindi fu giocoforza condannarlo. 

Mentre ero stretto nella morsa di questi dubbi, scrissi sul mio blog nelsegnodizarri l'articolo

 

 http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291.html

 

di cui vi ho già parlato in altri articoli del blog.



In questo articolo parlavo di Papa Luciani, di Papa Benedetto XVI, degli scandali di pedofilia da quest'ultimo insabbiati e ricordavo come Fratel Gino  diceva sempre a San Vittorino che il Papa era la nostra guida.

Ma io desideravo di nuovo un Papa come Papa Albino Luciani perché Papa Benedetto XVI non mi piaceva.

 

Lo vedevo un Papa freddo e senza cuore.

 

Il commento postato a questo articolo da Giò dissipò tutti i miei dubbi ; capii che Giò era Padre Gino Burresi.

Non chiedetemi come mi sia giunto quel commento sul blog.

  

Giò, alias Padre Gino, ammetteva di avere inciampato, quindi riconosceva le sue colpe ma in un certo senso voleva dirmi con quel commento che anche durante gli  anni, in cui lui era stato protetto dalla Chiesa, era stato comunque tenuto in disparte, esiliato a Montignoso, nella Chiesa di San Frediano.

 

So ad esempio che i seminaristi del nuovo ordine fondato da Padre Gino non potevano avere contatti con Padre Gino.

 

Infatti alcuni seminaristi hanno lasciato il seminario, perché non sopportavano più questa tensione.

   

 

Padre Gino Burresi è vissuto   per tanti anni come in un bunker blindato, esiliato ed allontanato come un lebbroso.



Questo è stato il prezzo da lui pagato per continuare ad essere protetto dalla Chiesa dei Cardinali.



Padre Gino Burresi, dopo l'allontanamento dal santuario di San Vittorino, ha cominciato il suo calvario di penitenza nel suo ritiro di preghiera presso la chiesa di San Frediano.



Sin da allora la sua libertà è stata sempre molto limitata. Messo in punizione dal 1988 al 2005, anno in cui la sua condanna è passata in giudicato e alla sua solitudine si è aggiunta  altra solitudine e la falsa pietà verso di lui si è tramutata in freddezza calcolata.



Padre Gino Burresi ( Giò ) chiede alla Chiesa  di essere finalmente recuperato senza più doversi nascondere ed è per questo che  9 mesi dopo  quel 2 aprile 2011, ho creato a gennaio 2012 la petizione per la riabilitazione di Padre Gino Burresi.



L'esilio ed il ritiro di preghiera, che Papa Francesco ha chiesto per il Cardinale O'Brian, che ha ammesso le molestie sessuali nei confronti di giovani seminaristi, Padre Gino Burresi li sta vivendo da 25 anni  per le stesse colpe.

 

La mia è una petizione per ricostruire un uomo, l'uomo Gino, l'uomo Gi(n)ò.

 

  Riccardo Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=yS0VAi0mgnI
 
14/dic/2008 - Caricato da ireland4044
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14 maggio 2013 2 14 /05 /maggio /2013 04:22

 

 

 

http://laresistenzadellapoesia.blogspot.it/2010/12/mito-di-cesare-pavese.html

 

 

"Mito" di Cesare Pavese

 

Vulcano incatena Prometeo di Dirck van Baburen, 1623

 

 

"Mito" di Cesare Pavese

 

 

Verrà il giorno che il giovane dio sarà un uomo,
senza pena, col morto sorriso dell'uomo
che ha compreso. Anche il sole trascorre remoto
arrossando le spiagge. Verrà il giorno che il dio
non saprà più dov'erano le spiagge d'un tempo.
Ci si sveglia un mattino che è morta l'estate,
e negli occhi tumultuano ancora splendori
come ieri, e all'orecchio i fragori del sole
fatto sangue. È mutato il colore del mondo.
La montagna non tocca piú il cielo; le nubi
non s'ammassano piú come frutti; nell'acqua
non traspare più un ciottolo. Il corpo di un uomo
pensieroso si piega, dove un dio respirava.
Il gran sole è finito, e l'odore di terra,
e la libera strada, colorata di gente
che ignorava la morte. Non si muore d'estate.
Se qualcuno spariva, c'era il giovane dio
che viveva per tutti e ignorava la morte.
Su di lui la tristezza era un'ombra di nube.
Il suo passo stupiva la terra.
Ora pesa
la stanchezza su tutte le membra dell'uomo,
senza pena, la calma stanchezza dell'alba
che apre un giorno di pioggia. Le spiagge oscurate
non conoscono il giovane, che un tempo bastava
le guardasse. Né il mare dell'aria rivive
al respiro. Si piegano le labbra dell'uomo
rassegnate, a sorridere davanti alla terra.
 
www.youtube.com/watch?v=b1Xu6dr_wUE
29/nov/2010 - Caricato da Eroi del pensiero
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13 maggio 2013 1 13 /05 /maggio /2013 20:29
Monday 13 may 2013 1 13 /05 /Mag /2013 19:50
Thursday 26 january 2012 4 26 /01 /Gen /2012 11:29

LA MANO DI MARIA SU PADRE GINO BURRESI : CHE FINE HA FATTO " LA MANO DI MARIA. COM " DI DON PAOLO NACCI ?

Commenti

Ho conosciuto Padr€ Gino mi aiuto in un mom€nto molto difficil€, una p€rsona com€ lui non puo' av€r fatto cos€ di cui lo accusano.
Ci vorr€bb€ ch€ qualcuno raccogli€ss€ la sua conf€ssion€ solo cosi €' possibil€ sap€r€ la v€rita' Fat€mi sap€r€ .
Commento n°1 inviato da lucio oggi alle 17h45
 
Monday 13 may 2013113/05/Mag/201304:38

Commenti

Dov€ si trova ora padr€ Gino ho saputo ch€ ha fondato un nuovo ordin€: s€rvi d€l Cuor€ immacolato di Maria

scriv€t€mi vorr€i sap€r€ dov€ si trova ora ho urg€nt€ bisogno di parlar€ con lui. Lucio
mandat€mi anch€ una SMS 333 916 50 59 pac€ € b€n€
Commento n°1
inviato da lucio oggi alle 17h50
 
 

Caro Lucio, grazie dei tuoi due commenti.

Non so se tu sei nuovo del blog.

Io mi occupo di Padre Gino Burresi non solo su questo

blog ma anche su

http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291.html

Lucio, se tu apri questo link, troverai quello che tu cerchi : la confessione di Padre Gino Burresi.

Il suo commento è firmato Giò ma è al 100% Padre Gino che lo scrive. Fidati di me. Stavo vivendo a quell'epoca ( marzo – aprile 2011 ) un meraviglioso periodo spirituale in comunione con la teologa eremita Adriana Zarri, scomparsa a novembre del 2010.

Lei mi ispirava quello che dovevo scrivere sul blog e un giorno mi ha fatto capire che dovevo occuparmi di Padre Gino e che dovevo intraprendere una marcia per la sua liberazione dalla condanna.

Nonostante le ispirazioni di Adriana Zarri ero anch'io incerto come te se Padre Gino fosse colpevole o innocente.

Un giorno scrissi sul blog che se Padre Gino fosse stato liberato, non mi sarei sentito di andarlo a trovare, perché volevo restare nascosto. Aggiunsi che  se Padre Gino avesse voluto incontrarmi, doveva essere lui a darmi un appuntamento scrivendomi sul blog nelsegnodizarri ( all'epoca era l'unico blog che alimentavo).

Il 2 aprile 2011, qualche giorno dopo avere scritto quelle parole, mi è giunto il commento di Giò, alias Padre Gino Burresi, dove lui confessa di essere inciampato.

Ma la parte più importante del suo commento non è tanto quella dell'inciampo.

La parte più importante e difficile da interpretare sta nelle frasi successive, dove parla della Chiesa dei cardinali. Dalle sue parole sembra quasi che la Chiesa lo abbia costretto a fare qualcosa che lui non voleva fare. Padre Gino Burresi sembra voglia far capire che se c'è stato un insabbiamento, non è da imputarne a lui la colpa. E anche la creazione del nuovo ordine dei servi del cuore immacolato di maria probabilmente è stato non il suo volere ma quello della Chiesa che lo ha protetto.

Quando parla della Chiesa dei cardinali, madri per gioielli, matrigne per l'amore, sembra voglia dire che fino a quando lui è servito alla Chiesa, lo hanno sfruttato. Poi quando è diventato un fagotto scomodo lo hanno scaricato.( Quado scoppiarono gli scandali sulla pedofilia ) 

In effetti Papa Benedetto XVI quand'era cardinale lo ha aiutato a fondare l'ordine dei servi del cuore immacolato di maria ( lo so da fonte attendibile ).

Poi però 17 anni dopo,  lo stesso Ratzinger divenuto Papa Benedetto XVI non c'ha pensato due volte a condannarlo il 27 maggio 2005. Cercava un caso eclatante che facesse colpo sulla Chiesa universale per dare lustro al suo papato.

Sarebbe stato meglio a questo punto se lo avessero condannato nel 1988, quando successero i fatti.

C'è poi la questione del dentro e del volere uscire.

Cosa vorrà dire Padre Gino Burresi ?

Forse Padre Gino Burresi  vuol dire che la sua Famiglia dei Servi del Cuore Immacolato continua a proclamarlo innocente e santo, mentre lui vuole invece che trionfi la verità, quella cioè che ha scritto a me il 2 aprile 2011.

Padre Gino si trova a Montignoso e se tu Lucio vuoi parlargli, puoi scrivere la tua lettera su questo blog.

Stai tranquillo che gli arriverà.

Questo è un blog senza segreti, come l'altro che alimento ( nelsegnodizarri ). Voglio fare tutto alla luce del sole e vorrei tanto che Luciano e Kià, che mi hanno scritto giorni fa e che sono molto vicini a Padre Gino Burresi, mi credessero finalmente. Caro Lucio, Padre Gino è il nostro compagno di viaggio ed io non lo scarico dai miei blog, anche se me lo chiedessero  i Papi  in persona.

Padre Gino Burresi è uno, i papi sono due.

Padre Gino non è doppio, Padre Gino è sincero. 

 

Riccardo Fontana

 


Sono dentro,
donna o uomo che vive li
nel seno di questa chiesa.
Da me amata,
desiderata e capita...
Sono dentro.
Mi manca aria,
Aspetto l'alba,
Vedo tramonto.
La chiesa dei cardinali
madri per gioielli,
matrigne per l'amore.
Ho inciampato
e la chiesa non mi sta
raccogliendo.
Solitudine a me dona,
a lei che avevo chiesto
Maternità.
E l'anima mia,
Povera,
Riconosce lo sbaglio
di aver scelto il dentro e,
Vorrei uscire
ma dentro dovrò stare,
per la madre
che non accetta,
Il bene del vero
che ho scoperto
per l'anima mia.

Chiesa,
Antica e poco nuova,
Barca in alto mare,
Getta le reti
Su chi ti chiede maternità.
Madre o matrigna,
per me oggi
barca in alto mare
che teme solo di
Affondare!
Matrigna.

Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27

 

www.youtube.com/watch?v=svJlytqE8PU
05/gen/2012 - Caricato da kegio2008
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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