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4 maggio 2013 6 04 /05 /maggio /2013 05:47

 

 

http://www.culturaromena.it/Home/tabid/36/articleType/ArticleView/articleId/43/categoryId/4/Il-cimiterio-allegro-di-Sapanta-Maramures.aspx

 

Il cimiterio "allegro" di Sapanta, Maramures

Il cimiterio "allegro" di Sapanta, Maramures

I villaggi di Maramures sono una galleria grande d'arte popolare. Fra di loro, il villaggio di Sapanta con il suo cimitero allegro rappresenta un posto di un' originalità stupefacente. 
Il contadino romeno non ha mai temuto la morte, perché morire é come attraversare un cancello verso l'eternità e quindi verso la vita eterna. La morte è un fenomeno naturale che deve accettare. Il cimitero «allegro» di Sapanta è stato, per più di cinquanta anni, la creazione dello scultore Stan Patras, successore di parecchie generazioni di artisti del legno che hanno legato per testamento il loro commercio di padre in figlio. Il metodo di lavoro è stato conservato invariato a Sapanta. Il legno di quercia è tagliato in fasci che sono messi ad asciugare uno o due anni, lo scultore puό cominciare il suo lavoro: in primo luogo disegna i motivi geometrici a basso rilievo dedicati al defunto, poi li dipinge di blu e scolpisce un simbolo di speranza e di libertà. Nel 1934, Patras ha cominciato a scrivere sulle lapidi. È solitamente una poesia breve scritta in prima persona, punteggiata di ironia, frasi sarcastiche e...errori di ortografia, la cui ispirazione poteva avvenire durante la notte. I parenti della persona deceduta non si addolorano, ma bevono e si rallegrano. In questo cimitero é descritta l’intera vita del villaggio: il pastore, il coltivatore, il boscaiolo, il tessitore, il filatore, la casalinga, il commerciante, il carpentiere, il medico, il musicista o l'ubriaco sono tutti vicini in questo cimitero. Questa memoria collettiva di Sapanta, questo insieme di tombe piene di colori dove ogni persona morta racconta ironicamente la sua esistenza con le relative gioie e dispiaceri, genera serenità e un’atmosfera allegra, una specie di sfida alla morte, un inno alla vita. Lo spirito creativo di Stan Ioan Di Patras aleggia ancora sopra il cimitero «allegro» di Sapanta anche se oggi la maggior parte delle lapidi sono inventate dai suoi allievi. Il cimitero é un «plein air» del trionfo della vita sulla morte, un museo dove la gente parlerà "dell'azzurro" di Sapanta come parla già del famoso azzurro di Voronet; un azzurro caldo, liscio, quasi fosforescente. Chiedendo all’artigiano che cosa lo ha ispirato, ha risposto chiaramente: il cielo. "vicino agli altri quattro colori (nero, rosso, giallo e verde) l’azzurro é dappertutto, visto che è il quinto colore della terra del Maramures.

www.youtube.com/watch?v=eUllVaWVMEU
18/mar/2013 - Caricato da enricomolteni

 

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4 maggio 2013 6 04 /05 /maggio /2013 05:16

 

http://www.culturaromena.it/Home/tabid/36/articleType/ArticleView/articleId/202/La-Pasqua-Ortodossa.aspx

 

Per l'Ortodossia, la Pasqua è la festa delle feste, tanto da non essere neppure annoverata tra le dodici grandi feste del ciclo cristologico, e da occupare un posto a parte, di assoluta centralità. Secondo il Cristianesimo ogni Domenica è Pasqua. Questa comprensione è vissuta in modo particolare all'interno dell'Ortodossia.

Per il cristiano ortodosso, Cristo ha sofferto veramente come uomo e, come tale, è morto e risorto. Tale morte e resurrezione non riguarda solo Lui ma, in Lui, viene associata tutta l'umanità passata e futura. La morte viene distrutta.

Il fatto riveste un significato profondo e permanente nella vita. I cristiani non divennero tali perché erano più morali o pii dei pagani. Non divennero tali per riscattare l'umanità dai dispotismi politici o da eventuali ingiustizie economico-sociali. Lo divennero semplicemente perché Cristo portò loro la liberazione dalla morte.

La Pasqua ortodossa comincia in chiesa a luci spente, alle ore 23.00. Il sacerdote esce dalle porte centrali dall’iconostasi sul presbiterio con una candela ed invita a prendere la luce. Tutti escono dalla chiesa con un lumino ed ascoltano il vangelo di Matteo 23,1-16. Si intona il canto Cristo è risorto e si ritorna in chiesa per proseguire la messa.

Le parole del tropario pasquale - l'inno di Pasqua - ripetute moltissime volte in tono sempre più esultante, ripetute fino ad una travolgente ma composta gioia mistica - con la tua morte hai calpestato la morte - sono il grande messaggio della Chiesa Ortodossa: la gioia di Pasqua, l'aver bandito l'antico terrore che assediava la vita dell'uomo.

Questa gioia Pasquale si affaccia perfino durante la celebrazione della Passione di Cristo. Così il Venerdì Santo ai vespri, nel momento stesso in cui Cristo rese lo spirito, già risuonano i primi inni di resurrezione:La mirra conviene ai morti, ma Cristo si è mostrato libero dalla corruzione. E' per tale gioia pasquale che l'icona di Cristo in croce non ha alcun segno di tragicità ma rappresenta un uomo serenamente addormentato. Il trionfo sulla morte, nascosto ma decisivo, permea pure la celebrazione liturgica del Sabato Santo: Benché il tempio del tuo corpo fosse distrutto al momento della passione, pure anche allora unica era l'ipostasi della tua divinità e della tua carne (Sabato Santo, Mattutino, Canone, Ode 6).

Questa radiosa prospettiva ha creato nei paesi di fede cristiano-ortodossa una cultura nella quale non si riflette alcun terrore della morte. Ad esempio nei tradizionali canti popolari greci la morte viene semplicemente canzonata e la si considera in modo sereno. Nello stesso modo a Sapanta, in Romania, esiste un cimitero allegro. Questa memoria collettiva di Sapanta, questo insieme di tombe piene di colori dove ogni persona morta racconta ironicamente la sua esistenza con le relative gioie e dispiaceri, genera serenità e un’atmosfera allegra, una specie di sfida alla morte, un inno alla vita. Simpatia e curiosità si impossessano immediatamente di chi ci entra, con una strana sensazione di allegria e gioia, che generalmente poco s'addice ad un cimitero. Il contadino romeno non ha mai temuto la morte, perché morire é come attraversare un cancello verso l'eternità e quindi verso la vita eterna. La morte è un fenomeno naturale che deve accettare nella prospettiva della resurrezione.

Sei settimane di Quaresima

La Pasqua ortodossa viene preceduta da un periodo di sei settimane di Quaresima precedute da altre due domeniche speciali in cui si lascia il consumo della carne e poi anche quello dei latticini, escludendo ogni prodotto di origine animale. La culinaria si è sbizzarrita in mille ricette a base di erbe e farine che permettono di avere una dieta variata, pur rispettando rigorosamente il digiuno quaresimale.

Ancora oggi la Pasqua, festa delle feste, ha una solennità particolare. Lungo tutto il periodo della Grande e Santa Settimana che precede la Domenica di Resurrezione la Chiesa Ortodossa celebra ogni giorno delle lunghe liturgie nelle quali commemora con alta poesia e pathos la passione e morte del Signore. I segni e i simboli presenti sono pieni di forza e di significato. Fiori, foglie, acqua, processioni, incensazioni, canti, prosternazioni sono solo alcuni degli elementi inseriti nella liturgia che chiunque può osservare visitando una chiesa ortodossa nel periodo della Grande e Santa Settimana.

Così recita la bellissima preghiera di S. Efrem Siro che si ripete ogni giorno di Quaresima: Signore della mia vita, allontana da me lo spirito di perdizione, di possesso, di dominio e del vano parlare; dona invece al tuo servo lo spirito di purezza, del pensiero umile, di pazienza e di amore. Re e Signore benedetto nei secoli dei secoli, permetti che mi accorga delle mie cadute e che non condanni il mio fratello.

La Quaresima si termina con il ricordo di Lazzaro richiamato alla vita e con la Domenica delle Palme che ci introduce nella Settimana Santa di Passione del Cristo. Teodoro Studita così riassume: Ogni giorno imitando il Signore celebriamo la resurrezione delle virtù attraverso la morte delle passioni.

A partire dalla notte di Pasqua, per quaranta giorni, fino all'Ascensione del Signore, la gente saluta con la formula Cristo è risorto ricevendo come risposta Veramente è risorto.

Tradizioni popolare di Pasqua

Nel lungo periodo di attesa della Pasqua uno dei simboli che viene preparato e donato come augurio è l’uovo decorato: di per sé simbolo di vita e di fertilità, è sempre stato visto come segno di resurrezione. La tradizione contadina dice che le uova prodotte a Pasqua hanno un potere speciale di proteggere gli animali della fattoria e la famiglia che vi abita. I bambini si lavano il viso in un catino d’acqua con delle uova colorate di rosso. Le uova rosse (colorate coi pigmenti delle foglie di cipolla) sono su tutti i tavoli per essere donate. Nella regione di Suceava, in Romania, soprattutto si preparano le famose uova decorate (incondoiate) per le quali si usa una tecnica con strati di cera colorati, che alla fine del processo lasciano elegantissimi ornamenti sul guscio vuoto dell’uovo destinato ad essere omaggio pasquale.

L'importanza della Pasqua ortodossa in Europa

Di recente, grazie alle loro insistenze, gli europarlamentari rumeni hanno ottenuto che le sessioni di lavoro del Parlamento Europeo, a partire dal 2009, siano sospese nel secondo giorno della Pasqua ortodossa, un segno che le Chiese ortodosse dell’Europa dell’est cominciano a essere attivamente presenti a livello continentale là dove la grande festa della Resurrezione di Cristo continua a segnare il ritmo del tempo e a caratterizzare la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi di molti popoli.

Gabriel Popescu

www.youtube.com/watch?v=caTCBUrwrsI
17/feb/2013 - Caricato da nncepiu
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30 aprile 2013 2 30 /04 /aprile /2013 05:16

 

 

http://www.poesieracconti.it/aforismi/a/oscar-wilde/frase-7986

 

 

 

La sola differenza fra il santo e il peccatore

 è che ogni santo ha un passato, mentre ogni

 peccatore ha un futuro.

 

  Oscar Wilde

 

  quando nasce un amore - YouTube

www.youtube.com/watch?v=ZBKVrl8zIxk
 

 

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28 aprile 2013 7 28 /04 /aprile /2013 09:48

 

Ritorno dalla pesca-Returning from fishing

 

 

 

http://www.ewriters.it/leggi.asp?W=36589

 

 

Il pescatore di uomini

 

Un giorno incontrai un uomo

che mi disse vieni con me

ti farò pescatore di uomini.

Io che tenevo strette le mie reti

non capii e tentennai

più di un momento.

Sorrisi ai suoi occhi miti

e non risposi alla sua follia.

Lui mi prese le mani tra le sue

mi guardò negli occhi

con i suoi occhi chiari

e mi parlò al cuore

con tutto il suo amore.

Poi, prese a camminare.

Gettai le mie reti

e lo raggiunsi

per camminargli affianco.

 

Deco

 

www.youtube.com/watch?v=sZKmQQakjsE
06/nov/2010 - Caricato da Laura Reginella

 

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28 aprile 2013 7 28 /04 /aprile /2013 05:18

 

 

http://mariafrancescabarbaria.scrivere.info/index.php?poesia=179452

 

 

Un focolare spento

 

Il vento soffia tra le fessure

dell'antica soglia

il gelo dell'inverno,

 

trova un focolare spento,

senza più faville

risucchiate dal cammino.

 

C'è sempre più silenzio

dentro il mio rifugio lontano

dove i ricordi dormono negli angoli

 

delle vecchie mura,

delle strade taciturne della sera

che non hanno più colori.

 

E se quel fievole raggio

che mi rincorre dentro le mura

prova a scaldarmi le ciglia,

 

come quel giorno lontano,

non ha più lo stesso tepore

perché ha smarrito il suo calore.

 

Maria Francesca Barbaria

 

 

www.youtube.com/watch?v=LNYAgXIfL7g
26/mar/2013 - Caricato da EnricoRuggeriVEVO
 
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27 aprile 2013 6 27 /04 /aprile /2013 17:20

 

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-61970

 

 

Non vergognarsi di piangere

 

 

Piangi!
Sfoga pure il sentimento che ti assilla,
la vita che ti inganna,
i piaceri che non raggiungi,
il sorriso che ti manca,
il dolore che ti tormenta.
Piangi!
Non vergognarti...
In una lacrima vive l'umanità.
Che tu sia uomo o donna
libera il cuore
dal peso che ti cambia
e rende duro come pietra.
Chi resiste muore dentro
chi dà sfogo raggiunge la pace.

 

Francesca Cuccia

 

www.youtube.com/watch?v=eYMmk0Q3Qvw
02/gen/2013 - Caricato da Marco Tavelli

 

 

 

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27 aprile 2013 6 27 /04 /aprile /2013 16:57

 

 

 

http://rosymarchettini.scrivere.info/index.php?poesia=105665%20&t=La+Bottiglia+di+Whisky

 

 

La bottiglia di whisky

 

 

 

Ero felice,

lo amavo alla follia,

con lui la vita era un incanto

tutto splendeva,

tutto era luce

 

 

.poi, poi un giorno

un alito di vento ha spento

la luce della mia vita,

lui il mio lui,

è volato lontano

oltre le nuvole,

oltre i mari

 

 

Lo chiamavo io,

lo desideravo io,

nelle notti che,

con il naso

incollato alla finestra

e gli occhi umidi di pianto,

lo cercavo tra le stelle

 

 

Trascorrevo i giorni,

trascorrevo gli anni,

la nera solitudine mi era compagna,

ed io, ..ed io,

con una bottiglia di whisky dopo l'altra

cercavo di cancellare la tristezza

ed il vuoto che mi opprimeva

 

 

In quei bicchieri ho annegato

me stessa e la vita

 

 

La bottiglia è finita

e con essa la vita...vado

vado da lui

da lui, che amo ancora...

 

Rosy Marchettini

 

www.youtube.com/watch?v=hFJtNyjCuO8
13/feb/2013 - Caricato da yoursongmeister2
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27 aprile 2013 6 27 /04 /aprile /2013 01:49

 

      

            Riforma del condominio: cosa cambia

 

falchera 

 

http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/EmilyDickinson/EmilyDickinson.htm

 

 

 

Chi non trova il paradiso quaggiù

non lo troverà neanche in cielo.

Gli angeli stanno nella casa

accanto alla nostra

ovunque noi siamo.

 

 

Emily Dickinson

 

www.youtube.com/watch?v=2QCfo47FUk4
13/ott/2010 - Caricato da thephoenix74

 

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26 aprile 2013 5 26 /04 /aprile /2013 15:36

   

 

USA GLI SPAZZOLINI INNAMORATI

 

http://www.paroledelcuore.com/poesia.php?poesia=63255&t=Ho+visto+nostri+spazzolini+baciarsi

 

 

Ho visto i nostri spazzolini baciarsi

 

spazzolini innamorati

 

 

Ho visto i nostri spazzolini baciarsi
stamani,
mentre mi lavavo il viso

ed ho esitato,
giuro,
a separarli:
l'ho fatto solo dopo aver sorriso.

Poi,
col sapore di freschezza fra i denti,
è stato facile pensarti

e dirmi che ti avrei detto di amarti,
quando la sera ci saremmo rivisti.

Ma la sera,
viene sempre sul tardi,
quando i pensieri sono troppo distratti

e quando in bocca restan poche parole
adatte solo a tradursi stanchezze.

Così,
sono entrato nel bagno,
mentre tu,
già dormivi di sasso

e vedendo i nostri spazzolini ignorarsi,
li ho ricomposti,
sperando,
domani,
che tu lo notassi.

   

 Daniele Piredda

 

 

 

www.youtube.com/watch?v=6YpM9FRgdhA
03/ott/2009 - Caricato da lucadirisioVEVO
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26 aprile 2013 5 26 /04 /aprile /2013 07:04

 

 

 

Durante la processione un santo cade in Chiesa per colpa di uno degli uomini che si occupavano di trasportarlo..

 

Le conseguenze sono devastanti e le suore sI preoccupano molto per la caduta del santo!

 

 

 

http://www.ewriters.it/leggi.asp?W=50147

 

 

 

Oblii di candeggina.

 

 

Il sospiro rotto dell’estasi.

 

 

Eiaculazione meccanica.

 

 

Dun dun dun dun dun

 

 

TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

 

 

Dun dun dun dun dun

 

 

TAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

 

 

Distruggi

 

 

Rompi

 

 

Gratta.

 

 

Mordi.

 

 

La rivoluzione che si combatte

 

 

Tra le cicatrici.

 

 

Crocifiggimi al tuo cielo.

 

 

Sempre.

 

 

Impervio.

 

 

Stacco.

 

 

 

Ciaby 92

  

 

   I Gatti Di Vicolo Miracoli - In Caduta Libera (1977) - YouTube

www.youtube.com/watch?v=AAFMENSUU2Q
13/mar/2011 - Caricato da LeIntrovabili4
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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