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7 maggio 2013 2 07 /05 /maggio /2013 23:32

 

Thursday 31 may 2012 4 31 /05 /Mag /2012 20:01

PADRE GINO BURRESI : " LUIGI, SE LE TUE ACCUSE SONO VERE, PERCHE' LA CHIESA HA APPROVATO E MI HA CONCESSO DI FONDARE LA MIA NUOVA CONGREGAZIONE DEI SERVI DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA ?"

Commenti

Luigi non ti crediamo mi dispiace perchè chi lo conosce e io lo conosco dappiamo come padre gino mi disp e quindi non farebbe mai nulla di simile. Stai mentendo. e comunque padre gino non ha scritto nulla di simile caro riccardo lo so con certezza e ho le prove. quella lettera è un falso. padre gino è innocente. ho tanti testimoni che confermano quello che sto dicendo. le accuse sono state fatte da persone che erano invidiose. e sia chiaro che padre gino ama solamente la madonna e dio perchè è un santo. non ha altre tendenze e lo confermo perchè lo conosco da 23 anni e in tutti questi anni ha fatto solo del bene
Commento n°1 inviato da kià oggi alle 21h58
 
 

Kià, all'epoca in cui ricevetti il commento di Giò del 2 aprile 2011,

che io ritengo provenga da Padre Gino Burresi, stavo vivendo un periodo meraviglioso dal punto di vista spirituale, in quanto sentivo dentro di me la voce e le ispirazioni della teologa Adriana Zarri, scomparsa a novembre 2010. Le dedicai una poesia dopo la sua morte e lei per ringraziarmi mi ha trasmesso l'eco dei miei pensieri.

Fu proprio grazie alle sue ispirazioni che iniziai la marcia per la liberazione di Padre Gino Burresi.

E' stata opera della teologa Adriana Zarri l'avermi spinto ad impegnarmi per far cessare le sofferenze di Gino.

C'è da dire che esiste un parallelismo tra Adriana e Gino.

Adriana fu eremita per scelta. Gino invece è l'eremita forzato, perché da 25 anni allontanato dalla Chiesa.

Difatti Adriana si è definita la gemella spirituale di Gino.

Sono infinitamente grato a Padre Gino Burresi per avermi fatto pervenire quel commento sul mio blog nelsegnodizarri.

Quel commento mi ha dato la prova della sua santità e della sua profonda umiltà, perché  ha confessato di essere inciampato, molto probabilmente nella sensualità. Kià, I veri mistici sono sensuali (parola di Adriana Zarri )  e a volte è difficile mantenere l'equilibrio fra sensualità e spiritualità. Un mistico che ama solo Dio e la Madonna non è un vero mistico, perché escluderebbe dalla sua sfera di sentimenti l'amore per l'Umanità e per il Creato.

Il fatto di avere confessato di essere inciampato non lo rende meno santo.

A me però, Kià, non sta tanto a cuore dimostrare la santità di Padre Gino Burresi.

A me preme porre fine alle sue sofferenze che sento bruciare nelle mie viscere.

In Padre Gino Burresi, a prescindere dall'inciampo, io vedo tutti coloro che sono perseguitati dalla Chiesa.

Per me Padre Gino Burresi è la raffigurazione di quanti vorrebbero dalla Chiesa un gesto di maternità e di misericordia ed ottengono invece solo rigore e fustigazioni.

La primavera del 2011 è stata per me la più bella primavera sia per la vicinanza spirituale con la teologa eremita Adriana Zarri, che ho conosciuto solo dopo la sua morte, sia per la fiducia che Padre Gino Burresi mi ha dato nell'affidarmi il suo lamento di condannato ad una solitudine troppo pesante per lui.

Riccardo Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=xUNCLAkxCiY
03/mag/2012 - Caricato da il mio nome
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6 maggio 2013 1 06 /05 /maggio /2013 23:06
Wednesday 30 may 2012 3 30 /05 /Mag /2012 04:27

PADRE GINO BURRESI : " PAPA BENEDETTO, IL SANTUARIO COSTRUITO SULLA ROCCIA DELLA FEDE NON CADE "

Commenti

Siete veramente dei grossi bugiardi. . e vi dovete vergognare ad accusare una persona cosi buona di queste accuse. Tanto i nodi verranno al pettine nn vi preoccupate xke esiste una giustizia divina. Lo avete accusato solamente xke eravate gelosi e invidiosi del suo carisma e dei miracoli che lo lui faceva. Lui e un grande santo e lo sara per sempre. dopo che successe il fatto e mandato via da san vittorino madre teresa di calcutta venne a trovare f.gino e lo sosteneva x le accuse iningiuste che erani state fatte nei suoi contronti e li disse addirittura se voleva entrare nel suo ordine. .infatti i santi si incontrano sempre!
Commento n°1 inviato da C.MT.L.A ieri alle 21h55
 
www.youtube.com/watch?v=-KWpEMbR_8s
09/mar/2009 - Caricato da 85pioscorna
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6 maggio 2013 1 06 /05 /maggio /2013 22:45
Monday 6 may 2013 1 06 /05 /Mag /2013 22:08

 

Tuesday 8 november 2011 2 08 /11 /Nov /2011 06:11

PADRE GINO BURRESI, COLPA MIA CHE TI VOGLIO BENE !

Commenti

 

Ragazzi e anche tu riccardo...non avete capito ua cosa Padre Gino è innocente!..ma che inciampo e che non sta a noi giudicare. Lui è un santo e l'hanno accusato i suoi padri oblati che eanano talmente accecati dalla gelosia di fedeli che venivano da lui per chiedergli una grazia. Io l ho coosciuto e ho visto solo fare del bene e grazia alle sue preghiere soo guarite tante persone malate. Io lotterò per far si chè diventi santo subito.
Commento n°1 inviato da Luciano oggi alle 18h31
 
 

Carissimo Luciano, sono così felice che tu mi abbia scritto, perché ho finalmente modo di spiegare al mondo che cosa sta succedendo su questi due miei blog, dove aleggia lo spirito di Padre Gino Burresi. Luciano ascolta, non sono io ad aver parlato di inciampo. Il 2 aprile 2011 ricevetti sul blog nelsegnodizarri il commento di Giò, in cui io ho visto la persona di Padre Gino Burresi.

Giò dice di avere inciampato e lamenta di non essere stato raccolto dalla Chiesa, a cui egli aveva chiesto maternità. Giò si rivolge ai cardinali, madri per gioielli, matrigne per l'amore e arriva addirittura a dire che la Chiesa da lui amata e capita lo ha trattato come fosse una matrigna e non  una madre. Puoi leggere questo commento di Giò (Padre Gino) qui : http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291.html

A partire dal 2 aprile 2011, tutti i miei sforzi li ho finalizzati alla liberazione di Padre Gino Burresi. Non c'è solo la condanna del 27 maggio 2005; sono 25 anni che Padre Gino Burresi è stato posto ai margini della Chiesa come fosse un lebbroso. Solo che nel 2005 è stata ufficializzata pubblicamente a livello mondiale la sua condanna.

Giò, in cui io vedo Padre Gino, dice tutta la sua sofferenza per essere stato abbandonato e il suo linguaggio è così commovente e appassionato, come si trattasse di Gesù Cristo che parla dalla Croce. Padre Gino Burresi, quindi il Giò del commento, rappresenta Gesù che cade e non è rialzato dalla sua Chiesa, che invece lo condanna. Quando Giò parla di inciampo nel suo commento, non chiarisce nel corpo del commento la natura dell'inciampo, ma nella sua replica alla mia risposta mi parla di un bacio che si è negato da molto tempo e che desidera ardentemente.

Ed è proprio di baci che si parla nell'accusa degli ex- seminaristi di San Vittorino, per cui io ho dedotto che l'inciampo di Padre Gino potrebbe essere consistito in una sua manifestazione di tenerezza nei confronti dei suoi ex-seminaristi.

Luigi, teologo tedesco,  ex- seminarista di San Vittorino e suo accusatore, che  mi ha scritto più volte sul blog nelsegnodizarri, parla invece di carezze intime, orgasmi, false stimmate, false estasi e liquida Padre Gino Burresi come un truffatore da quattro soldi che avrebbe ingannato per decenni la Chiesa e ringrazia Papa Benedetto XVI per aver finalmente tolto di mezzo un falso mistico.

( Commento n°1 inviato da Luigi il 29/05/2012 alle 16h40 ;Commento n°5 inviato da Luigi il 29/05/2012 alle 14h06 ;

http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-padre-gino-burresi-preghiera-per-luigi-il-mio-accusatore-ex-seminarista-di-san-vittorino-rom-106069609-comments.html#comment101697524 

Caro Luciano, io sono convinto che Giò sia veramente Padre Gino Burresi che tramite il mio blog vuole far sapere al mondo la verità sulla vicenda occorsagli negli anni 80.

Luciano, leggi l'articolo che ho citato sopra,  ( http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291.html ) dove ho parlato di Fratel Gino ed anche tu capirai che non può che essere stato Padre Gino ad aver scritto quel commento firmato Giò.

Padre Gino ha bisogno del nostro aiuto per riportare alla ribalta della cronaca il suo caso.

Padre Gino Burresi è stato giudicato con un processo sommario, dove le accuse sono state molto probabilmente gonfiate ma nessuno è mai stato in grado di smontarle.

Caro Luciano, non so se ho fatto bene o male a creare la petizione on line per la sua riabilitazione da parte del Papa. Sicuramente il linguaggio che ho usato nella petizione non è consono per uno che si rivolge ad un Papa. Quello che volevo raggiungere era creare una lista di persone che lasciassero un loro messaggio di solidarietà a Padre Gino Burresi. Finora solo 84 persone hanno aderito e l'esiguità del numero di persone dipenderà sicuramente dal fatto che non ho saputo esprimermi in maniera più raffinata, perché penso che siano invece in molti a volere la riabilitazione di Padre Gino.

Scusatemi se non ho saputo rivolgermi in modo più appropriato ad un Papa.

Ti ringrazio di avermi scritto.


Riccardo Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=TMWoE1AVH0Y
03/mar/2011 - Caricato da arielcips
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6 maggio 2013 1 06 /05 /maggio /2013 03:33

 

 

 

  http://www.dediche.it/leggi/429983

 

 

   

 

 

da Maurizio per AllaVITA

 

 

Soffia contro i mulini a vento, se di vento non ce n'è.
Nuota controcorrente, se l'acqua non è calma.
Scala una montagna, se non riesci più a veder l'alba.
sfrega più che puoi, se di fuoco non ce n'è.
Non ti arrendere,
Nella vita ci si arrende solo alla morte.

 

 

11 marzo 2012 - Campobasso

 

www.youtube.com/watch?v=rSMhTYsX9Fo
19/mar/2013 - Caricato da TheIanciuledduTV
 

 

 

 

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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 20:33

 

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/regina-coeli-papa-pope-el-papa-vaticano-24575/

 

5/05/2013 
 
 Il monito anti-pedofilia di Francesco
Il Papa durante la messa

 

Il Papa durante la messa

 

Papa Bergoglio non abbassa la guarda e rilancia l'opera di pulizia e giustizia. L'importanza dei consigli di Scicluna

Giacomo Galeazzi
Città del Vaticano

 

"Prego per le vittime degli abusi. I bambini vanno difesi", scandisce il Pontefice. Francesco ha incontrato più volte l'ex pm anti-pedofilia, il vescovo maltese Charles Scicluna e gli ha chiesto quali misure siano necessarie per rendere ancora più efficace la prevenzione e il contrasto alle violenze compiute dal clero. Secondo quanto si apprende in Curia, Scicluna ha riferito al Papa riguardo agli ostacoli opposti da settori della gerarchia ecclesiastica all'azione di "tolleranza zero" avviata da Benedetto XVI.

 

Oggi Francesco ha salutato con l'ormai consueto «vi auguro buona domenica e buon pranzo» i circa 100 mila fedeli presenti alla messa di questa mattina in piazza San Pietro (70 mila erano i membri delle Confraternite). Bergoglio, all'inizio del rito, li aveva lodati per il «coraggio» di voler essere presenti nonostante la pioggia.  Ma soprattutto Francesco ha puntato l'indice contro la pedofilia. «Un saluto speciale va oggi all'Associazione «Meter», nella Giornata dei bambini vittime della violenza. E questo mi offre l'occasione per rivolgere il mio pensiero a quanti hanno sofferto e soffrono a causa di abusi», ha detto Papa Francesco al termine della messa in piazza San Pietro. «Vorrei assicurare loro che sono presenti nella mia preghiera, ma vorrei anche dire con forza - ha aggiunto - che tutti dobbiamo impegnarci con chiarezza e coraggio affinché ogni persona umana, specialmente i bambini, che sono tra le categorie più vulnerabili, sia sempre difesa e tutelata».

 

Come è noto, Papa Francesco «ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione per la Dottrina della Fede, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l'aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l'impegno delle conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità».

 

«Il Santo Padre - si legge ancora nella nota ufficiale - ha assicurato che nella sua attenzione e nella sua preghiera per i sofferenti le vittime di abusi sono presenti in modo particolare». Benedetto XVI nei suoi otto anni di Pontificato ha emanato norme più severe e allontanato una ottantina di vescovi che non avevano saputo rispondere adeguatamente agli abusi compiuti dai loro preti, incontrando le vittime di questi orrendi crimini in Vaticano, negli Stati Uniti, in Australia, a Malta, in Gran Bretagna e in Germania.

 

«Ogni cristiano è missionario nella misura in cui testimonia l'amore di Dio. Per salutare più pellegrini possibile giunti a San Pietro, da questa mattina sotto la pioggia, con la "papamobile" Bergoglio si è spinto fino a via della Conciliazione, uscendo dunque dalla piazza. Normalmente il giro viene fatto solo all'interno del colonnato del Bernini. Poi è sceso dall'auto per salutare personalmente, come di consueto, i disabili ed è accompagnato da una persona che lo copre con l'ombrello.

 

Siate missionari della tenerezza di Dio», ha ribadito poi Francesco su twitter.«In questo momento di profonda comunione in Cristo, sentiamo viva in mezzo a noi anche la presenza spirituale della Vergine Maria. Una presenza materna, familiare, specialmente per voi che fate parte delle Confraternite. L'amore per la Madonna è una delle caratteristiche della pietà popolare, che chiede di essere valorizzata e ben orientata».

 

Il Papa ha invitato i fedeli «a meditare l'ultimo capitolo della Costituzione del Concilio Vaticano II sulla Chiesa, la "Lumen gentium" che parla proprio di Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa. Lì si dice che Maria `avanzo´ nella peregrinazione della fede'. Cari amici, nell'Anno della fede vi lascio questa icona di Maria pellegrina, che segue il Figlio Gesù e precede tutti noi nel cammino della fede». Francesco ha infine salutato «con affetto tutte le Confraternite presenti, venute da tanti Paesi». «Grazie per la vostra testimonianza di fede!», ha detto, salutando anche i gruppi parrocchiali e le famiglie, «come pure la grande parata di varie bande musicali e associazioni degli Schutzen provenienti dalla Germania».

 

 

Ieri papa Francesco è tornato a sottolineare l'importanza di «vivere con responsabilità» di «tendere sempre più in alto». E ha ribadito la sua attenzione per i giovani. Il Primo Maggio, parlando della disoccupazione, li aveva spronati a prendere la vita nelle proprie mani. «Non abbiate paura del futuro», ha detto già più volte in questi giorni. E oggi ha ammonito: «Chi non sa affrontare le sfide mettendosi in gioco è senza spina dorsale». E oggi partendo dal Rosario, la preghiera mariana per eccellenza, dice quello che fa, o deve fare, una mamma per il bene dei suoi figli. E questo, per esempio, è anche dire loro che la libertà «non è fare tutto ciò che si vuole», «buttare tutto ciò che non piace dalla finestra».

 

www.youtube.com/watch?v=0k0x86L7Kxk
 
16/ott/2007 - Caricato da indianshawnee
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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 11:56

 

 

Caro Padre Gino, come vedi c'è ancora tanta gente che ti vuole bene e vorrebbe vederti libero da ogni condanna.

Qui di seguito riporto le testimonianze di Kià e di Chiara, giuntemi in questi giorni.

Molti altri non sanno perdonare e ti condannano all'isolamento.

Tutti possiamo inciampare e anche a te non è stata risparmiata la caduta.

Questo ci insegna che non esiste la perfezione su questa terra.

Nonostante tu sia inciampato, nessuno può negare l'importanza del tuo operato per riportare alla fede tante persone sfiduciate.

Anch'io posso testimoniare di miracoli ottenuti grazie alla tua preghiera.

Non si possono dimenticare le cose buone che hai fatto.

La petizione che ho creato sul web con la speranza che il Papa voglia riabilitarti è rimasto l'unico anello che mi lega ancora alla Chiesa, per cui riconosco che di nuovo grazie alla tua sofferenza non mi sono ancora del tutto staccato dalla Chiesa.

Invito coloro che vogliono aiutarti e starti  vicino a firmare la petizione on line,  aggiungendo la propria testimonianza sotto Commenti.

Invito inoltre Luigi, l'unico ex seminarista che ti ha accusato su questo blog, a ridimensionare le sue accuse e a riconoscere che il tuo errore non merita una punizione così severa.

Riccardo Fontana


Padre Gino è un grandissimo santo. Ha fatto tanti miracoli e sono tutti testimoniati e anche i medici ammettono che le persone sono guarite non per medicina medica ma per medicia di Dio. Padre Pio e madre Teresa di Calcutta hanno conosciuto Padre Gino e sono stati presenti e lo hanno sostenuto qualdo successe l'accusa. é normale che le accuse erano false perchè santi di questo calibro è normale che sostengono una persona che ha commesso cose cattive. io non credo. e comunque basterebbe conoscerlo per capire che persoa buona è e quanto ama Dio e lo servre in tutto offrendo tutte qst sofferenze in silenzio. Chi l ha accusato era solo geloso e invidioso del suo carisama e delle opere di bene che ha fatto e dei grossi flussi di persone riusciva a portare al santuario. quelle persone che lo hanno accusato si vergognino.
Commento n°1 inviato da Kià 3 giorni fa alle 14h17
Io ne ho visti di miracoli che ha fatto Padre gino e sono tutte testimonianze vere e soprattutto sono documentati che hanno confermato anche i medici che non è per la loro medicina che la gente è guarita ma per la medicina di Dio e le preghiere di questo Santo. Chi accusa questo santo lo fa solo per gelosia e invidia perchè chi lo conosce sa che qst cose non sono vere. e poi si santi si incontrano sempre perchè padre Gino ha conosciuto padre Pio e santa teresa di calcutta (ci sono le fotografie e testimoni qnd è vero)e questo è una prova tangibile che è stato accusato in giustamente perchè santi di qst dienzioni non vanno a trovare una persona che ha commesso cose cattive. chi ha accusato si vergogni.
COMMENTO N°1 INVIATO DA CHIARA 3 GIORNI FA ALLE 13H38
www.youtube.com/watch?v=6ZESLn1hRlA
26/lug/2012 - Caricato da renatozeroofficial

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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 09:17

 

http://www.poesie.reportonline.it/poesie-inverno/poesie-sullinverno-e-ottaviani-linverno-e-il-poeta.html

 

 

L'inverno e il poeta

      

Poesia Inverno

 
di E. Ottaviani


 

Neppure il più pallido segno


ci resta dei mesi di sole!


La terra è uno squallido regno


che pesa sul cuore, che duole.


In ogni collina c'è un serto


di brume diffuse, stagnanti;


il cielo è un immenso deserto:


né voli, né trilli, né canti.

Eppure nella morsa del gelo


qualcosa sorride al poeta:


è un esile, povero stelo


di grano su zolla di creta.

Guardando quel tenero verde


l'artista ritorna contento


e già nel gran mare si perde


di messi cullate dal vento...

 

Testo canzone inverno Annalisa scarrone - YouTube

 

www.youtube.com/watch?v=bOHgPQcu53o
09/mar/2011 - Caricato da didimbadente



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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 08:15

 

 

QUESTA NOTTE HO SOGNATO LA RESURREZIONE DI ADRIANA ZARRI

 

 

"Tu sai, Signore, che io amo pregarti seguendo i ritmi stagionali, perché la preghiera non è una petizione astratta o un parlare con te che prescinda dal momento di vita, dalle situazioni, dalle emozioni, dai colori che vedono i nostri occhi, dagli odori che vengono su dal suolo: le foglie macerate dalla pioggia, i funghi che nascono dai boschi, la dolce ovatta delle nebbie… Dacci dunque, Signore, di comprendere il messaggio segreto dell’inverno: di attendere la nuova primavera nel pensiero, nella speranza, nell’attesa dei cieli nuovi e delle terre nuove che tu farai risorgere dalle ceneri del mondo."

 

Adriana Zarri

( Quasi una preghiera - Einaudi )

 

Visualizza i firmatari | FIRMA questa Petizione

 

 

www.youtube.com/watch?v=Cd0PLNBC47E
15/giu/2012 - Caricato da teruelo

 

 

 

 

 


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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 07:25

 

 

Tartaruga.jpg


 

"Si risveglia la terra dal lungo sonno

dell’inverno…

Ma non sempre noi abbiamo voglia di rifiorire,

di continuare il ritmo della vita: quel ritmo

sempre nuovo che, a volte, ci sembra sempre

vecchio.

Dobbiam mettere in conto anche questa

stanchezza, questa polvere che si è posata

sulla vita e che non siamo capaci di detergere.

Quando la polvere si posa sulle foglie

dura poco; il cielo, prima o poi, se n’accorge

e manda un acquazzone a lavare la terra;

e gli alberi nuovamente risplendono di verde

lustro e ripulito.

Dovremmo imparare, a questa scuola,

a lavarci dalla stanchezza e dalla noia…"

Adriana Zarri

( Quasi una preghiera - Einaudi )


Stanco e perduto - YouTube

 

www.youtube.com/watch?v=fMJk08nXaag
 
06/mar/2008 - Caricato da giordano72

 

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4 maggio 2013 6 04 /05 /maggio /2013 15:17

 

 

http://www.cacciainfiera.it/dettaglio_news.php?id=3568

La carezza mattutina al cane. Una poesia di Tagore

IL CANE E LA PREGHIERA di Rodolfo Grassi

Una storia antichissima e piena di significati Il cane e la preghiera. Per Sant’Ambrogio doveva esser preso a modello dai Cristiani. Carlo Magno ed i Visconti vietarono di portarli in Chiesa. I Bestiari. 

Il cane è l’umanità allo specchio. Ne racconta vicende e vicissitudini, quotidianità e storia. Il tutto con un pizzico di poesia ed ancora tanto mistero. Perché sin dal tempo delle caverne continua a svelare lentamente la sua magia. Proprio come un racconto lungo secoli e secoli ed ancor oggi non terminato. Così nel leggerne il libro dell’esistenza cogli frammenti che fecero la storia ed oggi la confessano. Come una favola vissuta. Una riguarda il cane e la chiesa. 

Così lo videro i Santi ed i predicatori che andavano di villaggio in villaggio a far scoprire alla gente frammenti della loro anima. Carlo Magno (742-814) in un suo “capitolare” che poi altro non era se non una norma di legge, proibì di portarli in chiesa. Perché ce n’erano troppi ad affollare i templi e la funzione rischiava di diventare più una passerella di uomini ed animali piuttosto che un ponticello verso Dio e su cui far scorrere i propri pensieri. Identico provvedimento alcuni secoli anche da parte dei Visconti a dimostrazione che la disposizione era ignorata proprio perché le mute- e Bernabò Visconti (1323-1385) signore di Milano aveva cinquemila cani- significavano una manifestazione tangibile del potere. 

Ed anche questo sta a significare quale posizione fosse stata raggiunta dal cane. O almeno dai cani dei ricchi e dei dominatori. Perché il cane ha questo di bello, che lui come nessun altro animale segue l’uomo nella buona o nella cattiva sorte. In ogni mitologia il cane viene sempre associato alla morte, al mondo dell’invisibile dove vanno le esistenze che finiscono sulla terra. Ha quindi la funzione di guida all’uomo nella notte della morte dopo esserne stato compagno nella luce dell’esistenza così ciascun popolo mise a guardiano dell’universo delle tenebre un cane dandogli sembianze terribili di guardiano. Come Cerbero, cane a tre teste, che simboleggiano la distruzione del passato, del presente e del futuro. Tutto il suo corpo era ricoperto non di peli ma di velenosissimi serpenti che ad ogni suo latrato si rizzavano, facendo sibilare le proprie orrende lingue. Il suo compito era impedire ai vivi di entrare ed ai morti di tornare indietro. 

Nella religione il cane ha sempre avuto un significato ambivalente: nell’antico testamento negativo, successivamente divenne un riferimento positivo tantoché San Cristoforo (martire nel 250) cinocefalo è rappresentato con la testa di cane. E secondo alcune interpretazioni sarebbe una trasposizione di Anubi, dio egiziano dalla testa di cane e che era tramite tra il regno dei vivi e quello dei morti “traghettando” le anime dei defunti così come san Cristoforo era traghettatore di Cristo. I Celti lo associavano all’universo dei guerrieri, al contrario di Greci e Romani e paragonavano i loro eroi ai cani nell’intento di esaltarne il valore. 

Tutto all’opposto dell’Islam secondo cui il cane- ad eccezione dei levrieri- è il simbolo di quanto c’è di negativo nella creazione. Tutti gli autori cristiani lo ritengono il più intelligente fra gli animali. San Girolamo una sensibilità che equivale alla ragione”. Sant’Ambrogio (1334-1397) nemico della caccia ( la pratica venatoria impediva ai servi di andare a messa perché costretti dai patrizi a partecipare alle battute). Nell’Exameron dice “Nessuno potrebbe dubitare che il cane sia privo di ragione, tuttavia se consideriamo come sia acuta la sua sensibilità, possiamo ritenere che egli . grazie a questa sua straordinaria facoltà,è dotato di una forte capacità ragionativa”. Inoltre lo indica come modello ai cristiani per la sua fedeltà e la riconoscenza. Isidoro li esalta scrivendo fra l’altro che “si espongono alla morte per i loro padroni”.
 
Ugo da San Vittore (1096-1141) nel suo “Bestiario” elenca le diverse razze dei cani indicandone i singoli pregi:i cani da caccia esplorano i boschi,quelli da pastore custodiscono le greggi, quelli da guardia impediscono ai banditi di avvicinarsi alle case. Poi passa ad esempi che ben si adattano alla dottrina cristiana e per ben comprenderli nella loro suggestione occorre immaginare la voce del predicatore in una chiesa del Medioevo. La lingua del cane guarisce le ferite leccandole: proprio come la confessione fa con il peccatore che lo guarisce dalle ferite prodotte dal peccato all’anima. Il cane rimangia spesso ciò che ha vomitato ed è simile a quei cristiani che dopo la confessione ricommettono gli stessi peccati. 

Se il cane attraversa un fiume con un pezzo di carne in bocca e la vede riflessa lascia quanto è in suo possesso convinto di prendere un boccone più grosso:proprio come gli uomini che per ingordigia lasciano il certo per l’illusione di un maggior beneficio. Autentica l’ammirazione per il veltro (il nome che deriva dal celtico indica la prerogativa di inseguire il selvatico) citato ripetutamente nella Divina Commedia (Inferno- 100-102) “Molti son gli animai a cui s’ammoglia (la lupa) e più saranno ancora in fin che ‘l veltro verrà che la farà morir di doglia”. Nessuno stupore quindi che in Cielo, considerato il riflesso della terra, gli antichi “vedessero” proprio la costellazione dei cani da caccia immaginandoli levrieri ed anche quella del Cane maggiore che ospita Sirio la stella più luminosa e fu collocato nel cielo da Giove come premio per aver vinto nella corsa la volpe. Accanto a lui il cane minore, uno degli ausiliari di Orione fatto sbranare da Diana per aver osato guardarla mentre la dea faceva il bagno.
 
Rodolfo Grassi 

Cosa sono i Bestiari

Una spiegazione esemplare di che cosa siano i Bestiari, cosa ebbero a significare e significhino ancor oggi la si deve al professor Franco Cardini: “Mostri, belve, animali alimentano l’immaginario demoniaco, ma al tempo stesso passano sotto il velo dell’allegoria a far parte dello stesso tessuto religioso cristiano (si pensi all’Agnello, alla Colomba) o prolungano la loro vigorosa presenza culturale antica per popolare delle loro immagini il pensiero allegorico e morale del mondo cristiano. 

Li ritroviamo nella scultura romanica e gotica, nei simboli araldici, nei trattati enciclopedici. Elaborazioni culturali o presenze reali che siano, essi sono sempre e comunque “segni”: non ha, quindi, molto senso distinguere il mostro dall’animale reale, non serve a nulla osservare che i centauri e le sirene non sono esistite mentre il lupo e l’orso sì. L’uomo medievale non ragionava secondo categorie di questo tipo. In un certo senso, il centauro e la sirena gli erano altrettanto famigliari non solo del lupo e dell’orso, ma anche del cane e del cavallo: nel senso, vogliamo dire, dell’uso allegorico che egli ne faceva. 

Ed è questo diverso modo d’intendere la realtà che noi dobbiamo comprendere: questo, e questo solo, è il “disincanto” che bisogna realizzare rispetto alle radici del nostro Immaginario”. Più in particolare Pierre de Beauvais autore di uno dei primi bestiari (1218) scrive “Qui comincia il libro chiamato bestiario, così denominato perché parla della natura delle bestie “ ed aggiunge poi “ tutte le creature che Dio creò sulla terra le creò per l’uomo, e affinché l’uomo possa ricavarne esempi di religione e di fede”.

Escluso il cane-Rino Gaetano - YouTube

 

www.youtube.com/watch?v=cTfFRMtgXAc
12/feb/2013 - Caricato da MrFalkon24
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  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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