CIOCIARIA
Convento del Frusinate apre ai bisognosi
stanze per famiglie in difficoltà e poveri
Il monastero di San Lorenzo a Piglio accoglie l’appello di papa Francesco: ospitalità per coppie di anziani e stranieri. L’eremo fu fondato nel 1215 da San Francesco, in viaggio verso Subiaco
L’APPELLO DI FRANCESCO - Papa Bergoglio era stato chiaro: « I conventi vuoti - aveva ammonito - non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi». Poi aveva sottolineato: «Dovrebbero servire per la carne di Cristo e i rifugiati sono la carne di Cristo. Mostrare che con l’accoglienza e la fraternità si può aprire una finestra sul futuro».
VITTO E ALLOGGIO GRATIS - L’appello del Santo Padre ha colpito la sensibilità di padre Angelo, che ha così deciso di dar seguito a quella perentoria richiesta. Nell’eremo di Piglio, alle falde del monte Scalambra, 8 ettari tra lecci e lauri secolari, l’ospitalità sarà riservata a coppie di anziani pensionati (anche stranieri), autosufficienti, liberi da qualsiasi impegno familiare, Nell’imponente monastero, situato nella parte alta del paese lungo la provinciale per gli Altipiani di Arcinazzo, poco distante dai boschi scelti da Giovanni Paolo II per una delle sue gite in montagna, saranno garantiti vitto e alloggio gratis. Le donne, in cambio, dovranno provvedere alle quotidiane attività domestiche, mentre gli uomini saranno chiamati a mantenere il decoro del monastero e a lavori di sistemazione del giardino. Per conservare in buono stato il suggestivo complesso fondato nel 1215 da San Francesco, in viaggio verso Subiaco.
CONTRATTO ANNUALE – Qualche anno fa, il convento doveva chiudere per crisi di vocazione dei frati minori conventuali. Poi la mobilitazione della popolazione fece rientrare la decisione. Oggi, con il padre superiore, a San Lorenzo è rimasto solo un frate, di 65 anni. La struttura, che conserva affreschi tardo medievali e ha una biblioteca, è un regno di pace e di meditazione. Ventisei le stanze a disposizione, ognuna con doppio letto e servizi. Spesso utilizzate per ritiri spirituali. Per gli anziani ospiti è previsto un contratto annuale, con possibilità di rinnovo. E per diventare «inquilini» nel convento di Piglio, che negli anni ha accolto santi e beati e che nel lontano 1937 vide la presenza di Massimiliano Kolbe, gli interessati devono presentare una domanda al padre Superiore del monastero. C’è tempo fino al 30 novembre. Poi ci sarà la selezione, che si annuncia piuttosto rigida. Perché vivere in un convento non è certo impegno dei più semplici.