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30 marzo 2014 7 30 /03 /marzo /2014 11:19

 

 

 

http://guide.supereva.it/filosofie_orientali/interventi/2005/05/210521.shtml

 

 

 

 

I sassi più grossi

 

Una volta un anziano professore venne contattato per tenere una lezione di formazione sulla “Pianificazione efficace del tempo” ad un gruppo di una quindicina di dirigenti di importanti aziende. Il corso faceva parte di una delle cinque sessioni della loro giornata di formazione, e il professore aveva a disposizione solamente un’ora “per fare lezione”.

In piedi, davanti a questo gruppo d’elite (pronto a prendere appunti su tutto ciò che l’esperto stava per insegnare), l’anziano professore li guardò ad uno ad uno, lentamente, e poi disse: “Adesso faremo un esperimento”.

Da sotto al tavolo che lo separava dagli allievi, il vecchio professore tirò fuori un grande recipiente di vetro da più di 4 litri, e lo posò delicatamente davanti a sé. Poi tirò fuori una dozzina di ciottoli grandi all’incirca come delle palle da tennis ed uno ad uno li mise delicatamente dentro il vaso. Quando questo fu riempito fino al bordo e fu impossibile

aggiungere anche un solo sasso, alzò lentamente gli occhi verso i suoi allievi e domandò:”Questo vaso è pieno?” Tutti risposero “Sì”.

Attese qualche secondo e aggiunse: “Davvero?” Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto al tavolo un secondo contenitore, questa volta pieno di ghiaia. Con attenzione versò questa ghiaia sui grossi sassi e poi scosse leggermente il vaso. I pezzettini di ghiaia si infiltrarono tra i sassi fino al fondo del recipiente. L’anziano professore alzò nuovamente lo sguardo verso il suo uditorio e ridomandò: “Questo vaso è pieno?” Questa volta i suoi brillanti allievi cominciavano a comprendere il suo armeggiare.

Uno di essi rispose: “Probabilmente no!”

“Bene” rispose l’anziano professore. Si piegò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto al tavolo un secchio di sabbia. Con delicatezza versò la sabbia nel vaso. La sabbia andò a riempire gli Spazi tra i grossi ciottoli e la ghiaia. Ancora una volta domandò: “Questo vaso è pieno?” Questa volta, senza esitare e in coro, i suoi allievi risposero: “No!”

“Bene!” soggiunse il vecchio professore. E, come ormai si aspettavano i suoi prestigiosi allievi, prese la brocca dell’acqua che stava sul tavolo e riempì il vaso fino al bordo.

L’anziano professore alzò allora gli occhi verso il gruppo e domandò: “Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?” Il più furbo, il più audace dei suoi allievi, ripensando all’argomento del corso rispose: “Dimostra che

anche quando si crede che la nostra agenda sia completamente piena, ci si possono aggiungere altri appuntamenti, altre cose da fare.”

“No” rispose il vecchio professore “Non è questo. La grande verità che quest’esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all’interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito”.

Ci fu un profondo silenzio, mentre ciascuno prendeva coscienza dell’evidenza di questa affermazione. L’anziano professore disse allora: “Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? I vostri amici e le vostre amiche? Realizzare i vostri sogni? Fare ciò che vi piace? Imparare? Difendere una causa? Essere rilassati? Darsi il tempo? O cose del tutto diverse? Quello che dobbiamo ricordarci è l’importanza di mettere per primi nella propria vita i sassi più grossi, altrimenti si rischia di non riuscire a fare . . . la propria vita. Se si dà Priorità alle minuzie (la ghiaia, la sabbia) ci si riempirà la vita di inezie e non si avrà a sufficienza del tempo prezioso da consacrare alle cose importanti della vita.

Allora non dimenticate di porvi la domanda: «Quali sono i sassi più grossi nella mia vita?» E poi metteteli per primi nel vostro vaso”. Con un cenno amichevole della mano l’anziano professore salutò il suo uditorio e lentamente uscì dall’aula.

 

► 4:36
www.youtube.com/watch?v=kRYwdamzCIE30 mar 2013 - 5 min - Caricato da Милош НС
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30 marzo 2014 7 30 /03 /marzo /2014 04:37

 

 

 

 

    

 

 

Cari tutti, siamo il popolo di Padre Gino Burresi, non riusciamo a dimenticarlo.

Questo forum servirà per restare in contatto fra di noi e con lui.

Esprimiamoci con la massima libertà, condividendo le nostre esperienze, belle o brutte che siano.

Non è possibile che Padre Gino non ci ascolti, lui che per decenni si è preso cura dei nostri bisogni. Parliamo a lui come fosse un padre, un fratello. Egli è là, a Montignoso e ci vuole bene.

 

Riccardo Fontana

 

 

► 4:08
www.youtube.com/watch?v=sUrDcNbtxrc10 Apr 2013 - 4 min - Uploaded by Luca Biagini

 

 

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29 marzo 2014 6 29 /03 /marzo /2014 08:43

 

 

 

http://parrocchiazafferia.wordpress.com/2014/01/17/carissimi-catechisti-vi-racconto-unesperienza-autentica/

 

 

 

 

 

“Carissimi Catechisti, Vi racconto un’esperienza autentica.

 

Ieri sera stavo amministrando l’eucarestia, durante la messa solenne, quando si è presentato un papà con la figlioletta in braccio. Il Corpo di Cristo. Amen. E gli ho fatto la comunione.

La bambina allora, che osservava con occhi colmi di stupore, si è rivolta a suo padre e gli ha chiesto: «È buona?». Sono rimasto letteralmente bruciato da quell’interrogativo. A tal punto, che mi son dovuto fermare. Poi, con la pisside in mano, mi son fatto largo fra la gente, ho raggiunto quel signore che si era già allontanato, e ho sentito il bisogno di dare un bacio alla sua bambina.

Quella domanda mi è parsa splendida. E siccome nell’omelia avevo detto che in fatto di fede possiamo trasmettere agli altri solo ciò che sperimentiamo noi stessi, ho pensato che il Signore, con la battuta ingenua di una bambina e nel linguaggio spontaneo dei semplici, avesse voluto restituirmi la sintesi del mio lungo discorso.

In effetti, ciò che rende credibili sulle nostre labbra di annunciatori la trasmissione del messaggio di Gesù è soltanto l’esperienza che noi per primi facciamo della Sua verità. Una verità che non passa, se chi la trasmette non ne pregusta un assaggio e non se ne nutre in abbondanza.

La domanda di quella bambina, perciò, ci stringe d’assedio, perché chiama in causa non tanto il nostro sapere religioso, quanto lo spessore del nostro vissuto concreto.

«È buona?». Perché, se la mensa di cui tu parli ti riempie di forze, desidero sedermi anch’io alla tua tavola. Spezzane un po’ anche per me di quel pane che tu gusti avidamente. Fammi bere alla stessa brocca, se è vero che quell’acqua toglie la sete e ti placa l’arsura dell’anima. «È buona?»”.

Mons. Tonino Bello

 

► 4:25
www.youtube.com/watch?v=rvG8XZ147FQ28 Aug 2013 - 4 min - Uploaded by superficaoca
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28 marzo 2014 5 28 /03 /marzo /2014 22:30

 

 

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/28/pedofilia-cei-vescovo-non-e-pubblico-ufficiale-non-ha-lobbligo-di-denuncia/929913/

 

 

 

Pedofilia, Cei: “Vescovo non è pubblico ufficiale, non ha l’obbligo di denuncia”

 

 Sugli abusi su minori si consuma lo scontro finale tra Bagnasco e Bergoglio. Mentre Francesco nomina una vittima degli abusi nella neonata Commissione per la tutela dei minori, nel nuovo testo delle “Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici”, della Conferenza episcopale si legge: "Nell’ordinamento italiano il vescovo non ha l’obbligo giuridico - salvo il dovere morale - di denunciare"

 

Papa Francesco e Bagnasco

Sgambetto della Cei al Papa sulla pedofilia. Mentre Francesco nomina una vittima degli abusi nella neonata Commissione per la tutela dei minori, i presuli italiani evidenziano la mancanza dell’obbligo giuridico per i vescovi di denunciare all’autorità giudiziaria civile casi di pedofilia. Nel nuovo testo delle “Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici”, approvato dal Consiglio episcopale permanente del gennaio scorso e reso pubblico oggi, dopo la clamorosa bocciatura della precedente versione da parte della Congregazione per la dottrina della fede, la Cei si limita a riscrivere il periodo incriminato in questo modo: “Nell’ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico – salvo il dovere morale di contribuire al bene comune – di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti oggetto delle presenti Linee guida”.

L’inciso sul dovere morale, unica aggiunta rispetto alla precedente versione datata 2012, suona come una frase beffa rivolta a Papa Francesco che, insieme al “G8” di cardinali che lo consigliano nel governo della Chiesa universale, ha messo la lotta alla pedofilia e al riciclaggio del denaro al primo punto delle riforme che ha già avviato nel suo primo anno di pontificato. Una lotta, quella alla pedofilia, come sottolineato più volte anche da Bergoglio, intrapresa con determinazione già da Benedetto XVI. Ma alla Cei targata Bagnasco evidentemente il magistero e i gesti di Papa Francesco non contano nulla. Ed è proprio sulla lotta alla pedofilia che si consuma lo scontro finale tra Bagnasco e Bergoglio che, come annunciato da ilfattoquotidiano.it, aprirà l’assemblea generale della Cei del maggio prossimo in Vaticano. Segno eloquente che il Papa ha ormai preso in mano il timone di un’istituzione, la Conferenza episcopale italiana, che non solo non ha saputo sintonizzarsi sulla “rivoluzione Bergoglio”, ma si è posta in aperta contrapposizione con il Pontefice latinoamericano. Sull’obbligo giuridico della denuncia alla magistratura civile dei casi di pedofilia la Congregazione per la dottrina della fede era stata chiarissima, nonostante la Cei abbia fatto finta di non comprendere i motivi della bocciatura delle precedenti linee guida.

L’ex Sant’Uffizio, infatti, aveva affermato che “l’abuso sessuale di minori non è solo un delitto canonico, ma anche un crimine perseguito dall’autorità civile. Sebbene i rapporti con le autorità civili differiscano nei diversi Paesi, tuttavia è importante cooperare con esse nell’ambito delle rispettive competenze. In particolare, va sempre dato seguito alle prescrizioni delle leggi civili per quanto riguarda il deferimento dei crimini alle autorità preposte, senza pregiudicare il foro interno sacramentale. Naturalmente, questa collaborazione non riguarda solo i casi di abusi commessi dai chierici, ma riguarda anche quei casi di abuso che coinvolgono il personale religioso o laico che opera nelle strutture ecclesiastiche”. Parole a dir poco eloquenti alle quali la Cei ha risposto in modo assolutamente beffardo. E ora Papa Francesco chiederà le dimissioni a Bagnasco?

 

► 4:49
www.youtube.com/watch?v=aDprf10zAgc9 Apr 2013 - 5 min - Uploaded by Mina MusicRed
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28 marzo 2014 5 28 /03 /marzo /2014 21:00

 

 

 

http://www.filastrocche.it/contenuti/dalla-mia-finestra/

 

 

 

 

 

 

Dalla mia finestra

 
M’affaccio alla mia finestra
e vedo un mondo intero…
C’è una casetta bianca e c’è un camino nero;
c’è un pezzetto di prato e un albero verde.
C’è in alto il cielo e l’occhio ci si perde:
vi passano le nuvole, la luna, il sol, le stelle…
nel mio piccolo mondo, oh quante cose belle!

 

 

 Lina Schwarz

 

 

► 3:53
www.youtube.com/watch?v=hMdqnwqk-Xc3 Apr 2012 - 4 min - Uploaded by TheForeverHopeful

 

 

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28 marzo 2014 5 28 /03 /marzo /2014 04:17

 

 

 

http://www.webste.it/poesie.asp?id_poesia=56

 

Gli scogli sulla baia vicino a Wee House of Malin © Andrea Lessona

 

 

 Sogni - Hughes Langston James



Aggrappati ai sogni
perché se i sogni muoiono
la vita è un uccello dalle ali spezzate
che non riesce a volare
Aggrappati ai sogni
perché quando i sogni se ne vanno
la vita è un terreno arido
ghiacciato con la neve

 

 

► 2:34
www.youtube.com/watch?v=LQfM2ESw1l44 Jan 2010 - 3 min - Uploaded by sorryskies



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27 marzo 2014 4 27 /03 /marzo /2014 18:04

 

 

 

  http://www.losthighways.it/2011/07/22/forse-il-cuore-di-salvatore-quasimodo/

 

 

 

 

 

 

Forse il cuore    (Giorno dopo giorno, 1947)

 

 

Sprofonderà l’odore acre dei tigli
Nella notte di pioggia. Sarà vano
Il tempo della gioia, la sua furia,
quel suo morso di fulmine che schianta.
Rimane appena aperta l’indolenza,
il ricordo di un gesto, d’una sillaba,
ma come d’un volo lento d’uccelli
fra vapori di nebbia. E ancora attendi,
non so che cosa, mia sperduta; forse
un’ora che decida, che richiami
il principio o la fine: uguale sorte,
ormai. Qui nero il fumo degli incendi
secca ancora la gola. Se lo puoi,
dimentica quel sapore di zolfo
e la paura. Le parole ci stancano,
risalgono da un’acqua lapidata;
forse il cuore ci resta, forse il cuore.

 

Salvatore Quasimodo

 

 

 

► 4:05
www.youtube.com/watch?v=Tq1b8VZn7tc17 Nov 2012 - 4 min - Uploaded by Patrizia Cirulli
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27 marzo 2014 4 27 /03 /marzo /2014 04:44

 

   

 

http://www.vocenuova.tv/news/328-cittadinanza-grasso-apre-le-porte-a-nuova-legge.html

 

 

 

26/03/14 Cittadinanza, Grasso apre le porte a nuova legge

 

ROMA. L'altra faccia della medaglia. Se è vero che spesso in Italia si finisce per cadere nelle ragnatele dei preconcetti, è altrettanto vero che la nostra nazione vive costantemente il fenomeno dell'integrazione e un gran numero di aziende italiane finisce per ritenere persone di nazionalità straniera punti fondamentali dell'attività commerciale.

Con questo concetto di fondo, il Presidente del Senato, Piero Grasso (intervenuto in occasione della presentazione del Rapporto Famiglia CISF del 2014 intitolato "Le famiglie di fronte alle sfide dell'immigrazione"), ha oggi teso la mano ad un passo avanti riguardo alla legge sulla cittadinanza: "Le nostre norme sulla cittadinanza sono fra le più severe in Europa e rischiano di escludere dai diritti migliaia di persone che con il loro lavoro onesto contribuiscono al benessere e al progresso della nostra società, che è anche la loro società.

La stabile presenza di persone provenienti da altri paesi ha cambiato profondamente il volto dell’Italia nello spazio di pochi anni, due o tre decenni al massimo. Molti dei migranti che prima lavoravano nel nostro Paese - nota il Presidente del Senato - per il tempo necessario a sostenere con rimesse o risparmi la famiglia nella nazione di origine, con la prospettiva di farvi ritorno appena possibile, sempre più spesso decidono di continuare a vivere in Italia, richiamando qui i propri congiunti con ricongiungimenti familiari, legali o di fatto".

Il pensiero di Grasso va anche ai giovani che sono praticamente cresciuti nel bel paese: "Penso poi ai giovani nati nel nostro paese, che qui studiano, parlando la nostra lingua e i nostri dialetti; che tifano o giocano nelle nostre squadre di calcio. Spesso mi ritrovo fra molti di loro nelle iniziative a favore della legalità e mi sono sempre chiesto amaramente perché questi giovani combattono per la giustizia e per il futuro di un paese di cui non sono e non saranno mai cittadini, almeno finché la legge non sarà cambiata".

Principio di integrazione diventa la scuola: "Io sono convinto - conclude Grasso - che la sfida della costruzione di una nuova società multietnica e multiculturale debba muovere dalla scuola, che oggi è arricchita in tutta Italia dai bei volti di ragazzi che arrivano da luoghi geograficamente e culturalmente lontani".

 

► 5:01
www.youtube.com/watch?v=WcbWRiijw1829 Mar 2013 - 5 min - Uploaded by Alessandra althamarea
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25 marzo 2014 2 25 /03 /marzo /2014 21:21

 

 

 imagem ponto de vista

 

 

 

 

Cari lettori di questo blog così bizzarro, bizzarro come me !

Questa notte ho fatto un sogno che vorrei raccontarvi.

Ho visto una madre con accanto il proprio figlio. Suo figlio mi parlava. Il volto era bianco.

Subito dopo mi giro nuovamente verso di lui e mi accorgo che il volto del figlio era di colore.

Ad un tratto il figlio si fa scendere sul volto una maschera dal volto bianco. Ho pensato che il giovane si vergognasse di essere di colore e per questo si coprisse il volto con una maschera dal volto bianco. Ho pensato che quel ragazzo potesse essere mio figlio che è meticcio e che forse ha sofferto quando arrivato in Italia qualcuno lo chiamava faccia nera. Spesso, col senno di poi, mi piacerebbe tornare indietro nel tempo ed agire con lui diversamente, dargli più protezione, più amore.

 

Riccardo

 

 

► 3:25
www.youtube.com/watch?v=vPbtlEq34Hs15 Sep 2013 - 3 min - Uploaded by maria vittoria Pittamiglio
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24 marzo 2014 1 24 /03 /marzo /2014 20:29

 

 

 

...dalla città di Modica ( Sicilia )

 

 

 

 

Lettera personale a padre Gino.
Carissimo padre Gino, a distanza di quasi

40 anni non riesco a fare a meno di pensare

alla tua persona, al tuo modo di dimostrare

che sei davvero uno strumento del Signore!

Tu conosci Michele il barbiere, amico comune,

tutte le volte che mi trovo a Roma ed ho la

possibilità vado a trovarlo con la mia famiglia,

chissà perchè ma mi succede di appagare

il desiderio che ho di incontrarti o almeno sentirti

telefonicamente. Pensi che un giorno accadrà?

Ho letto diverse carte, non ho letto la sentenza

che ti ha condannato, Mi si accappona la pelle

quando tu scrivi sulla chiesa matrigna,

che volevi uscire , ma non ti è stato permesso.

Ho letto inoltre sul blog per tua stessa ammissione

della colpevolezza, di come sei inciampato.

Chi non ha peccato scagli la prima pietra!

Non ho mai avuto dubbi sulla tua santità,

anche i santi hanno peccato, Sant'Agostino

e tanti altri! Il Signore e misericordioso

ed è per questo che il papa non può non

dar risonanza alla misericordia evitando di

discriminare al di là dell'entità del peccato

commesso. Fatti coraggio, il cuore mi dice

che ce la farai! Vieni a darmi un abbraccio,

so che tu puoi farlo pur restando a Montignoso,

ho bisogno di te, la mia famiglia ha bisogno di te,

tu sai perchè! Certa che esaudirai questo

mio appello, fatti forza e sentici sempre con te.

Con affetto vero Franca.

 

► 4:47
www.youtube.com/watch?v=8Z8bEFHR69U
12 Aug 2012 - 5 min - Uploaded by blucobalto66

 

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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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