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16 novembre 2019 6 16 /11 /novembre /2019 16:44

 

PADRE BRUNO LANTERI: IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI

 

Risultato immagini per padre lanteri"

 

Nessuno dei seminaristi presenti al seminario di San Vittorino negli anni 80 potrà mai essere in disaccordo con me, se vi racconto come da fuori ho sentito battere forte forte  il vostro cuore per la Congregazione degli oblati della Vergine Maria, per la Madonna e per Padre Gino Burresi, fondatore del santuario Nostra Signora di Fatima.

Il vostro ed il nostro cuore, quello dei visitatori del santuario hanno battuto all'unisono con la differenza che voi eravate dentro e noi fuori.

Ma quello che abbiamo provato tutti era comunque sempre come il primo amore che non si scorda mai.

E' poi sempre quello che mi porta oggi a scrivere questo post a più di un anno di distanza dalla morte di Padre Gino e a più di 31 anni dal trasferimento in Austria ordinato a Padre Gino Burresi in seguito alle denunce di abusi sessuali mosse da alcuni suoi seminaristi nei suoi confronti. Il primo amore non si scorda mai, anche se turbato da vicende forse ancora oscure e non del tutto chiarite quali quelle degli abusi.

Sono convinto che anche i seminaristi accusatori, se sono ancora vivi, sentiranno ancora oggi i battiti del loro cuore di allora, cuori giovani, spaventati da chissà che cosa che li ha indotti a testimoniare contro Padre Gino Burresi a tal punto da farlo trasferire e fargli trascorrere il resto della sua vita in una condizione di abbattimento e di isolamento, a cui non si è posto fine nemmeno in prossimità della sua morte.

Nulla è valso a porre fine alle sue sofferenze fisiche e morali: petizioni varie, preghiere, creazione di blog mirati, narrazione di innumerevoli testimonianze a favore di Padre Gino. Contro una condanna senza appello non c'è stato verso, sembra che tutti gli sforzi tesi alla sua difesa siano stati vani, anche quelli finalizzati a indebolire quelle accuse, a ridurre il tutto ad un inciampo e a non ingigantire il tutto per farlo apparire un crimine.

Cosa vi posso dire: ai posteri l'ardua sentenza?

La Chiesa riprenderà un giorno in mano il caso di Padre Gino Burresi? lo scagionerà? Chiamerà nuovamente a testimoniare i seminaristi non interpellati nell'udienza finale prima della condanna?

Padre Gino Burresi è stato condannato definitivamente dopo aver sentito solo uno degli undici seminaristi. Forse che gli altri dieci non erano più disposti a farlo?  E se così fosse, perché?

Speriamo di vivere a lungo quanto basti per vedere Padre Gino Burresi scagionato.

Se così fosse, egli verrebbe giustamente annoverato come uno dei martiri contemporanei, vittima di una calunnia collettiva.

E finalmente verremo a  sapere i nomi e i cognomi veri dei testimoni d'accusa, ora segretati.

Riccardo Fontana

Renato Zero - Testimone - YouTube

 

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11 novembre 2019 1 11 /11 /novembre /2019 03:55

Carissimi, ognuno di noi ha costituito una presenza

nella solitudine di Padre Gino Burresi. A tutti coloro

che hanno compiuto il loro pellegrinaggio per

visitare i miei due blog dedicati principalmente a

Padre Gino Burresi voglio dire GRAZIE. Grazie delle

vostre testimonianze, grazie delle vostre firme sulle

petizioni per la riabilitazione di Padre Gino Burresi.

Ha detto bene colui che ha espresso il suo

rammarico per il fatto che Padre Gino Burresi sia

mancato prima che fossero chiarite le vicende che

lo hanno travolto negli anni 80, intendo le accuse di

11 seminaristi che hanno addebitato a Padre Gino

Burresi molestie ed abusi sessuali. Soltanto uno di

loro si è affacciato su questo blog per reiterare le

sue accuse contro Padre Gino. Dove sono gli altri

dieci? Forse che questi, se avessero il coraggio di

parlare senza veli, potrebbero far cadere tali

accuse? Venga allora svelato il mistero

dell'allontanamento di Padre Gino Burresi dal

Santuario Nostra Signora di Fatima di San Vittorino,

nel cui seminario egli aveva attratto molti giovani e

molte giovani desiderosi e desiderose di

consacrarsi a Gesù Cristo.

Come potete vedere, io non me ne sono andato.

Sono ancora qui sulla porta per ricevere la vostra

confessione, i vostri sfoghi.

Un sacerdote deceduto qualche mese fa, ebbe a dire

che questo blog sarebbe diventato il blog della

liberazione per quanti lo avessero visitato e che il

Dio degli oppressi lo avrebbe protetto.

Orsù dunque fatevi avanti voi genti del popolo di

Padre Gino Burresi, parlate coram populo.

Padre Gino Burresi è qui ad ascoltarvi come allora a

San Vittorino, quando arrivavate da tutte le parti del

mondo e vi trovavate prima un frate, poi un

sacerdote sempre pronto ad ascoltarvi e a tendervi

una mano.

 

Riccardo Fontana

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9 novembre 2019 6 09 /11 /novembre /2019 21:58

 

 

Il vero volto di Dante

Quartiere di Santa Croce

Il vero volto di Dante

Ormai lo conosco da anni il Signor Giovangualberto Ceri.  Non v'è alcun dubbio che il Dante che viene fuori dalle sue ricerche è quello autentico.

Perché allora chi tiene le redini della cultura dantesca non fa un passo indietro e le passa al Signor Giovangualberto Ceri?

Perché insistere a diffondere notizie superate sulla vita e sulla morte di Dante, quando dalla scienza del Signor Giovangualberto Ceri possiamo ricevere il vero Dante e non una sua mistificazione?

Non demorda Signor Giovangualberto. Io sarò sempre un Suo alleato.

Riccardo Fontana

 

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9 novembre 2019 6 09 /11 /novembre /2019 21:32

Innumerevoli giovani sono stati attratti attraverso Padre Gino Burresi alla vita sacerdotale o alla vita consacrata.

Me compreso.

Non fui però scelto da Padre Gino per seguire le orme di Cristo.

Fui indegnamente scelto per stargli accanto attraverso i miei blog nel periodo del suo isolamento.

Ho raccolto le sue volontà, il suo testamento spirituale, riguardo ad una Chiesa che deve essere materna, moderna, lontana dalla corruzione e dall'attaccamento al potere e al denaro.

Il testamento di Padre Gino Burresi è contenuto nella petizione a Papa Benedetto XVI e a Papa Francesco per la sua riabilitazione oramai post mortem.

Chi la sottoscrive, abbraccia le volontà di Padre Gino Burresi.

Riccardo Fontana

Abbracciami Gesù - Canto con testo - YouTube

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9 novembre 2019 6 09 /11 /novembre /2019 18:43

LA PETIZIONE PRO PADRE GINO BURRESI TOCCA QUOTA 85

 

Riabilitazione di Padre Luigi ( Gino ) Burresi da parte di Papa Francesco

 

L'avevo sperato che il numero delle firme arrivasse

almeno al numero degli anni vissuti da Padre Gino

su questa terra. 

Padre Gino Burresi è morto all'età di quasi 86 anni.

 

Riccardo Fontana

 

Federica Carta - Attraversando Gli Anni (testo) - YouTube

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9 novembre 2019 6 09 /11 /novembre /2019 09:35

 

 

 

Dante Alighieri

 

Giovangualberto Ceri11/09/2019 00:31

GRAZIE per l’Attenzione.

In sette secoli di CRITICA DANTESCA, se, almeno per senso!, non è tutto da rifare è almeno tutto da rivedere.
Ed ecco un qualche perché.


Sì, sì...!!! Però DANTE è MORTO sicuramente il Martedì liturgico del 14 Settembre 1322 e NON AFFATTO il Lunedì liturgico 14 Settembre 1321 come ci si appresta a festeggiare. Siamo di fronte ad un TRADIMENTO del senso attribuito a Dante PERSONAGGIO, da Dante Persona.
Il professor ENRICO MALATO sembra fregarsene altamente delle dimostrazioni rigorosamente scientifiche che conducono al 1322, invece che al 1321. Maaahhh…!!! Mi sbaglio...???
Allora ci RIPROVO in un'altra maniera.

Al nostro amatissimo Papa FRANCESCO.
Da quando sono stati scoperti, o evidenziati dai Media, la Chiesa cattolica ce l’ha avuta a morte con i preti pedofili. Sembra a lei che la infanghino e perciò li allontana, li oltraggia e li tacita, anche nel tentativo di rifarsi una verginità. Il tutto dunque giustamente…!!!, ma c’è un “mahhh…!!!???” E specialmente dopo aver visto il recente film di Ozon “Grazie a Dio”.
Nella Chiesa una tale reazione avviene anche perché, se venisse fuori come molti preti pedofili siano così, non abbiano resistito e sono arrivati biasimevolmente a tanto, in non pochi casi emergerebbe che la loro infanzia e gioventù non sarebbe stata da far meno pena e tristezza di quella delle loro vittime. E, in tal caso, la responsabilità potrebbe dover essere ricercata, da una attenta analisi intellettuale tipo quella di Pier Paolo Pasolini, proprio dentro la stessa Chiesa. Per me dovuta al persistere della mentalità della santa Inquisizione: volere, ammassare preti, ad ogni costo, costi quel che costi.
La mentalità della santa Inquisizione era infatti quella di far diventare preti tutti quelli che prestavano il fianco ad essere convinti: spesso a causa di una loro qualche debolezza, o stato di abbandono, o forse mania di grandezza.
Santità, la VOCAZIONE NON ESISTE, e mi scusi il tono: se lo metta bene in testa…!!! Questo poiché, o ce l’hanno tutti gli uomini, o non ce l’ha quasi nessuno: e dunque esclusivamente, come sostiene Dante, i PROFETI, come lui.
Nel caso aperto da Dante si tratterebbe di quei Profeti che vengono elaborati attraverso la nona scienza medievale, cioè comparabile al nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria e corrispondente alla FILOSOFIA di Pittagora sotto il Cristianesimo (Convivio, II, XV, 11 – 12). In questo Cielo cristallino e di Maria, dove sempre nevica, ma all’insù (Par., XXVII, 67 – 72), sta la chiave delle possibili vocazioni al sacerdozio. Santità la Chiesa deve mettersi l’animo in pace, il PAGANESIMO, almeno quello di Pittagora, qui e almeno per adesso ci vuole (Inf., I, 91: “A te convien tenere altro viaggio” ) e non lo dice solo Friedrich Nietzsche.
Dal nono Cielo cristallino viene poi ogni tanto buttato giù sulla Terra un Profeta a far luce, e ad illuminarla: “un punto vidi che raggiava lume/ acuto sì, che ‘l viso ch’elli affoca / chiuder conviensi per lo forte acume;” (Par., XXVIII, 16 – 18). Il volo a lui glielo fanno fare attraverso quella finestra da cui già venne visto Dante assai sbigottito e con “dolorosi pensamenti” (Vita Nuova, XXXV 1 – 2), dalla “gentile donna giovane e bella molto”: cioè dalla Filosofia di Pittagora sotto il Cristianesimo. E fu lei a salvarlo. In Dante senza la scienza ad hoc non ci può essere possibile sacerdozio. Sarà una rivoluzione, ma lui dice questo: e non è un superficiale e tanto meno un cretino.
Ebbene di questi Profeti buttati giù dal nono Cielo in base a Dante, la Chiesa, per tradizione, non si fida in quanto, per le novità annunciate, le rompono tutti le uova nel paniere, come accadde non solo a Giordano Bruno, ma anche allo stesso Dante: “igne comburatur sic quod moriatur”, recita infatti la sentenza contro di lui del 10 marzo 1302.
Anche Dante almeno in teoria fu, dal Venerdì 9 Giugno 1290 in poi, ossia dal giorno dopo la morte di Beatrice e fino al sabato 25 Marzo dell’anno 1301, primo giorno di inizio del viaggio dantesco, un PEDOFILO. lui si perse a star dietro a qualche “pargoletta”, o donna appena in età fertile (Pur., XXXI, 58 – 60). Fece malissimo…!!! Però la tentazione esiste e per Dante può essere vinta solo dalla ricerca delle ultime quattro e più grandi scienze medievali e dantesche.
Nel medioevo le scienze sotto cui tutto il Cosmo poteva venire racchiuso, o sussunto, come sotto un cappello, ivi compreso il decimo cielo Empireo, erano in tutto dieci, ma quelle decisive e adatte al nostro scopo sacerdotale erano le ultime quattro più grandi e magnificenti: l’ “Astrologia” del settimo cielo di Saturno; la “Metafisica” dell’ottavo cielo delle Stelle fisse; la “Morale Filosofia”, o Filosofia pitagorica sotto il Cristianesimo del nono Cielo cristallino e di Maria; la “Divina Scienza”, o sacra Liturgia, del decimo cielo Empireo e in cui oggi ci metterei anche quella di tutte le religioni: specialmente poi se con essa nelle chiese si potesse, non solo cantare, ma anche danzare.
Santità…!!! La Tradizionale Critica Dantesca sotto la spinta della Curia Romana, ossia sotto la mentalità della santa Inquisizione, ha più o meno coscientemente ignorato queste stesse quattro superiori scienze, o ne ha invertito i ruoli gerarchici. Se Lei farà qualcosa per ristabilire la Verità, a stare a Dante anche il tema di pedofilia la stessa Chiesa ne troverà giovamento, un gran beneficio.
Non creda dunque all’efficacia della severità delle leggi: creda invece alla modificazione in meglio della nostra cultura moderna e, ad oggi, a cominciare da un autentico e puntuale studio dell’Opera dantesca. Anem.

Codice, per “Lettera aperta su Dante e Beatrice” messo dai “Frati minori conventuali” di Ravenna:

• https://centrodantesco.it/notizie/lettera-aperta-su-dante-e-beatrice/?fbclid=IwAR0vDTnRG51j_fIXgKOc3yMcPXw5L5BllXgckfGGXPLQkZfGuW2__kBQ1U4


Copia e incolla LINKEM su Internet):
http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA

 

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16 settembre 2019 1 16 /09 /settembre /2019 02:53

 

AL PM  MARCELLO MUSSO NEL TRIGESIMO DELLA SCOMPARSA

 

Catechesi adulti

 

 

 

Caro magistrato Marcello Musso!

 

Sono trascorsi trenta giorni dalla tua morte e, come vedi, non ti ho dimenticato.

Oggi vorrei essere lì da te, nella cappella del cimitero di Agliano Terme, per parlarti a tu per tu.

 

Non mi è stato possibile farlo.

 

Però non ho voluto far trascorrere questo giorno senza poterti rivolgere alcune espressioni della mia stima, ammirazione ed anche del mio sconcerto per la tua improvvisa dipartita.

 

Avrei voluto prepararmi meglio per l'odierno giorno, raccogliere qua e là dal web le tante testimonianze di lode nei tuoi confronti, rese dai tuoi colleghi di Milano, di Torino e da tanta gente che ti ha conosciuto.

 

Niente di tutto questo. Mi trovi impreparato ma, credimi, animato dal desiderio di starti vicino, di affidarti ancora le mie riflessioni.

 

La morte ha interrotto il lavoro, da te tanto amato, al quale hai sacrificato tutto.

 

La morte ti ha strappato alla vita, per donartene un'altra, che non avrà mai fine.

 

Dal luogo in cui ora ti trovi sento risuonare le parole:

 

"Beato colui che ha avuto fame e sete della giustizia, perché è stato saziato"



“L’affamato di giustizia è vivo e proteso in un’appassionata ricerca della volontà di Dio.
La giustizia è la volontà di Dio, il suo disegno, il Regno di Dio che Gesù è venuto a portare e a compiere.
Avere fame e sete di giustizia significa avere la passione della giustizia, per il Regno di Dio, non un languido e sporadico interessamento.
L’assetato desidera l’acqua con tutto se stesso.
L’assetato di giustizia è chi si impegna a fondo per la giustizia, con tutto se stesso, dal mattino alla sera.”

 

Con affetto

 

Riccardo Fontana
 

 

 

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2 settembre 2019 1 02 /09 /settembre /2019 18:47

DEDICATO AL PM MARCELLO MUSSO CON INFINITA TENEREZZA

 

Caro magistrato Marcello Musso, sono passati

diciassette giorni dalla Sua scomparsa e non ne è 

passato uno  senza che io non abbia pensato a Lei e

alle circostanze della Sua morte.

 

Lei dimostrò  la Sua infinita tenerezza  al neonato

Achille, augurandogli un lungo cammino nella

vita, iniziato con ai  piedini quelle  prime scarpine, di

cui Lei volle fargli dono.

 

Lei, caro magistrato, non è morto in un giorno

qualsiasi.

 

Lei è deceduto il giorno successivo al  compimento

del quarto compleanno di Achille e questo La

unisce ancora di più a lui. 

 

Lei ha lasciato questo mondo dopo aver

riabbracciato i suoi familiari.

 

Lei è scomparso non in una città impersonale come

Milano ma nella Sua terra nativa.

 

Lei, dilettante in sella alla sua bici, se n'è andato

nello stesso giorno in cui è  spirato Felice Gimondi.

 

Le dedico queste mie riflessioni con infinita

tenerezza. 


Riccardo Fontana

 

 

 

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10 dicembre 2018 1 10 /12 /dicembre /2018 17:23

 

LA LUCE DELL'IMMACOLATA PER LA FAMIGLIA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA DI PADRE LUIGI LUCIANO

 

 

Carissimo padre Luigi Luciano, questa notte ho

fatto un sogno che vorrei raccontarTi.

 

Nella scia di quella luce dell'Immacolata

Concezione, in cui sbocciò la vita di Alberto La

Pietra, di cui all'articolo precedente, questa notte

ho sognato che un Tuo confratello mi chiedeva

di lasciar filtrare nella Famiglia del Cuore

Immacolato di Maria  un po' di quella luce.

 

Dopodiché mi sono svegliato all'improvviso e

 

ho pensato che questo sogno mi potesse offrire

l'occasione più naturale per scriverTi  l'amarezza

da me provata in questi ultimi tempi, in cui mi

sento abbandonato dal Padre alla tentazione

di considerare me stesso un figlio rigettato dalla

Famiglia del Cuore Immacolato di  Maria.

 

Tu, in qualità di superiore generale della Famiglia

 

del Cuore Immacolato di Maria, sei per lei come un

padre e quindi  puoi capire  il dolore che si prova

con la perdita di un figlio.

 

Forse puoi tendermi una mano.....

 

Grazie dell'attenzione

 

Riccardo Fontana Mina - Volevo Scriverti da Tanto [Maeba 2018] HD - YouTube

 

 

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9 dicembre 2018 7 09 /12 /dicembre /2018 18:48

 

 

IN MEMORIA DI ALBERTO LA PIETRA

Alberto potrebbe essere uno dei pastorelli

di Fatima, Francesco Marto, a cui apparve la

Madonna.

 

Come il pastorinho Francesco Marto morì a causa

della febbre spagnola, all'età di soli undici anni,

come preannunciato dalla Madonna, anche

Alberto La Pietra morì all'età di poco più di cinque

anni, dopo una lunga malattia, come

preannunciatogli da  Gesù.

 

Questo ho capito oggi, in visita al Cimitero

monumentale del Verano di Roma, andando a

trovare mia mamma, tumulata in questo cimitero.

 

Di solito quando vado a visitarla, invece di

concentrarmi solo sulla sua persona, della quale

si prende cura mia moglie, mi guardo attorno e

vado leggendo o rileggendo i nomi  delle

persone  sepolte vicino a lei.

 

Oggi mi sono imbattuto per la prima volta nella

persona di Alberto La Pietra.

 

Mi sono appuntato ciò che era scritto di lui

sulla lapide:

 

" Fiorì nella luce dell'Immacolata 9/12/48

Alberto

Intelligenza precocissima

in lunga malattia predisse

la sua nuova vita

' E' la fine! Vado con Gesù'!'

Andò con Gesù nel giorno della Croce

(16 aprile 1954 venerdì santo ore 13.15)

 

Il suo papà Olindo aveva quarantaquattro anni

quando suo figlio Alberto morì ed è morto a sua

volta nel 1984, dopo aver vissuto  ancora per

trent'anni senza più il suo amato figlio.

 

Sulla via del ritorno abbiamo visitato il reparto

bambini, dove stavano allestendo un albero

di Natale per i bimbi ivi tumulati.

 

Riccardo Fontana  Mina - Voi ch'amate lo Criatore (versione con archi, 2000) - YouTube

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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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