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16 settembre 2012 7 16 /09 /settembre /2012 11:04

  

.... PER UNA CHIESA PERDUTA

 

MARTINI.jpg

 

http://www.culturaesvago.com/alda-merini/  

 

ALDA MERINI  

 

IO sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perchè sono folle, folle,
perchè ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione

 

► 3:39► 3:39
www.youtube.com/watch?v=H8CkihEvmK827 lug 2009 - 4 min - Caricato da raimbow98

 

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16 settembre 2012 7 16 /09 /settembre /2012 09:43

http://langolinomagico.forumfree.it/?t=34717849

 

Settembre
di Attilio Bertolucci

Chiaro cielo di settembre
illuminato e paziente
sugli alberi frondosi
sulle tegole rosse

fresca erba
su cui volano farfalle
come i pensieri d'amore
nei tuoi occhi

giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore

 

► 3:52► 3:52
youtube.com4 ago 2010 - 4 min - Caricato da GARFIELDMAS
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15 settembre 2012 6 15 /09 /settembre /2012 21:31

 

 

DOLCISSIMA MIRANDA,

  

ADRIANA ZARRI MI HA DETTO UNA BELLISSIMA COSA SU DI TE.

MI HA SVELATO PERCHE' SEI APPARSA SUL MIO BLOG :

LEI TI HA MESSO AL MIO FIANCO, AFFINCHE' IO NON MI SENTISSI PIU' SOLO.

E LA TUA PREGHIERA PER PADRE GINO BURRESI E' ANCHE LA SUA PREGHIERA.

ATTRAVERSO LA TUA PERSONA E LA TUA PREGHIERA, ADRIANA ZARRI SI RIVOLGE ALLA CHIESA PER CHIEDERE LA RIABILITAZIONE DI PADRE GINO BURRESI.

 

CHE TU SIA BENEDETTA, MIRANDA !

 

 

RICCARDO FONTANA

 

► 2:36► 2:36
www.youtube.com/watch?v=DGM3cXkeMvQ26 mar 2008 - 3 min - Caricato da incredivale
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15 settembre 2012 6 15 /09 /settembre /2012 20:28

 

 

...COME POSSO ACCENDERE FIAMMIFERI PER TE ?

La-piccola-fiammiferaia.jpg

 

 

http://www.filandari.net/Langolodellapoesia/tabid/199/Default.aspx

 

TRE FIAMMIFERI ACCESI

di Jacques Prévert

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte

Il primo per vederti tutto il viso

Il secondo per vederti gli occhi

L'ultimo per vedere la tua bocca

E tutto il buio per ricordarmi queste cose

Mentre ti stringo fra le braccia

► 4:24► 4:24
youtube.com26 apr 2010 - 4 min - Caricato da niccoloagliardi

 

 
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15 settembre 2012 6 15 /09 /settembre /2012 17:54

 

.....FRAGILI

 

caore3.jpg

 

http://digilander.libero.it/exiusbrug/Poeti.htm

  

Poesia di

 

Umberto Saba ( Trieste 1883-1957 )

La capra

 

 

Ho parlato ad una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava .

Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore é eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita

 

► 3:34► 3:34
youtube.com18 ott 2008 - 4 min - Caricato da Max86xx

 

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15 settembre 2012 6 15 /09 /settembre /2012 17:11

 

 

HO BISOGNO DI TE ! 

getmedia.jpg

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-94147

 

 

Poesia di Daniele

 

 L'aiuto mancato

 

Raccolsi quel fagotto tremante
mi faceva pena
la sua prima esperienza
lo svezzamento
in pochi hanno il fegato
in tanti dovrebbero avercelo.
Lordo di sangue
non mio
chiamai aiuto
come un forsennato
quasi fossi stato io
il combattente
quasi avessi combattuto
io per lui.
Qualcosa non tornava
cadde svenuto
riverso al suolo
una foglia in un uragano
sono arrivato troppo
tardi.
Oddio cosa ho fatto?

 

► 4:30► 4:30
www.youtube.com/watch?v=w8jJrCekR5g1 apr 2010 - 5 min - Caricato da giulio129

 

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15 settembre 2012 6 15 /09 /settembre /2012 15:31

 

....LACRIME DI COCCODRILLO

 

lacrimedicoccodrillo.gif

 

 

http://digilander.libero.it/bibliis/S.%20ALERAMO.htm

 

 

Poesia di

 

Sibilla Aleramo (pseudonimo di Rina Faccio)



PIANGO



Piango

come dovrebbero gli altri su me piangere,

e nessuno invece nessuno

la mia agonia intende.

Piango

per la cecità degli altri,

di tutti che non sanno vedermi,

che sulla lor strada m'incontrano

e nel fondo dei miei occhi

vedere non sanno

quest'infinita supplica d'amore,

ch'io in carità essere sentita vorrei,

e cara a tutti sentirmi

qual mi son creata

con lungo martirio e sì pura fede...

Piango

come dovrebbero gli altri su me piangere,

O, non piangere, no

ma all'agonia strapparmi,

dalla morte che pietosa sola mi vuole.

 

► 2:43► 2:43
youtube.com24 mar 2010 - 3 min - Caricato da RedMambaYard



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14 settembre 2012 5 14 /09 /settembre /2012 18:38

 

 http://www.fiumesilente.com/forums/pensiero-del-giorno-di-viramo/fior-di-lotovoce-interiore


 Fior di loto...Voce interiore...

 

Quante volte in sordina
nel meriggio o di mattina
hai sentito parlottare
una voce dentro il cuore.?

Spesso siamo disattenti
alle Voci trascendenti
bene tace la Coscienza
non si spreca la Sapienza.

Ma se tacito diventi
pulsan suoni dai tuoi Centri
dolci note neonate
a compor Divin sonate.

Non cercare nell'assente
ciò che vive nel Presente
vivi l'attimo fuggente
il divenire è nella mente.

Siamo UNO nell'Essenza
ma miraggi d'incoscienza
crean ignari imitatori
e maestri imbonitori.

Troppo tempo abbiam sprecato
a rivivere il passato
rincorrendo sempre fuori
quel che è già nei nostri cuori.

Ho compreso con dolore
che io stessa sono Amore
scioglie il Sole dal mio plesso
ogni vile compromesso.

Se guardiamo dentro il cuore
noi scopriamo che l'Amore
generato ha dall'ignoto
un gioioso fior di LOTO.

Bianco fiore che dal fango
erge in tutto il Suo splendore
molto simile alla VOCE
che chiamiamo Interiore.

   

► 3:59► 3:59
youtube.com21 lug 2011 - 4 min - Caricato da neridus
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14 settembre 2012 5 14 /09 /settembre /2012 10:21

 

CARA MIRANDA,

CONTINUO A SCRIVERTI, PERCHE’

STO CERCANDO DISPERATAMENTE UN INTERLOCUTORE,  CON IL QUALE INTRATTENERMI SUI PROBLEMI DELLA VITA, DELLA REALTA’.

TU, IN MODO COSI’ SQUISITO, MI HAI DATO LA TUA DISPONIBILITA’, MA IO TEMO CHE FRA DI NOI VI SIANO SECOLI, SE NON MILLENNI DI DISTANZA.

QUANDO TU MI RISPONDI, SEI SOLITA CITARMI LE FRASI DEI SANTI, DEI PADRI DELLA CHIESA, DI GESU’.

NON DICO CHE SIA SBAGLIATO, MA NON E’ REALISTICO.

MI PARLI CON LE PAROLE DI PERSONE VISSUTE SECOLI, SE NON MILLENNI  FA, IN UN MONDO COMPLETAMENTE DIVERSO, DOVE ERA FACILE  CONCILIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO CON LE CITAZIONI DEI SANTI.

ALLORA NON C’ERANO SVAGHI, NON C’ERANO DISTRAZIONI E LA LONTANANZA DA TUTTI I TIPI DI TENTAZIONE FACILITAVA LA TENUTA DI UN COMPORTAMENTO MORALMENTE  RIGOROSO.

OGGI, SE VOGLIAMO VIVERE COME  CI DICONO I SANTI, NON DOVREMMO PIU’ NE’ GUARDARE LA TELEVISIONE, NE’ ANDARE AL CINEMA, NE’ SEGUIRE LA MODA, NE’ LAVORARE CON LA FANTASIA.

TUTTO APPARIREBBE PECCATO.

ORA, LA MAGGIOR PARTE DEI SACERDOTI CHE CI PREDICANO DAI PULPITI DELLE CHIESE LA PUREZZA, SONO I PRIMI A CADERE NELLE TENTAZIONI SULLA PUREZZA, HANNO RELAZIONI SENTIMENTALI  E SESSUALI CON DONNE OPPURE RAPPORTI OCCASIONALI O STABILI CON UOMINI.

E’ PROVATO CHE CI SIANO ANCHE DEI CARDINALI CHE CONDUCONO QUESTE VITE, MA FINTANTO CHE NESSUNO LI DENUNCIA, CONTINUANO A FARE I LORO PORCI COMODI.

ED ALLORA IO DAL MIO BLOG INVITO LE DONNE E GLI UOMINI CHE INTRATTENGONO RELAZIONI SESSUALI CON PRETI O PORPORATI, A FARE PUBBLICA ACCUSA SUI GIORNALI.

DEVONO ESSERE SMASCHERATI QUESTI TRADITORI DEL POPOLO DI DIO.

SE NEMMENO LORO, I PORPORATI, SONO IN GRADO DI CONSERVARE LA PUREZZA, VUOL DIRE CHE NELLA CHIESA C’E’ QUALCOSA CHE NON VA E SOTTO LE TONACHE CI SONO VERAMENTE GLI ORCHI, DI CUI PARLA IL VATICANISTA SANDRO MAGISTER.

MA PERCHE’ SONO ORCHI ?

SONO ORCHI  NON TANTO PER QUELLO CHE FANNO MA PER QUELLO CHE NON FANNO.

DOVREBBERO CIOE’, SECONDO, ME FARE COMING OUT, RICONOSCERE PUBBLICAMENTE LE LORO DEBOLEZZE, PERCHE’ SE COSI’ NON FANNO INGANNANO IL POPOLO DI DIO, FACENDOGLI CREDERE CHE LA PUREZZA PUO’ ESSERE CONSERVATA CON LE PREGHIERE, QUANDO LORO INVECE NON CI RIESCONO NEMMENO CON IL SACRAMENTO DELL’ORDINE E CON LA CONSACRAZIONE A VESCOVI.

SE E’ CADUTO PADRE GINO BURRESI, CHE E’ UN SANTO SACERDOTE, FIGURIAMOCI DI FRONTE A QUALE SPETTACOLO DI DEGRADO DELLA CHIESA CI TROVIAMO.

SONO CONVINTO CHE SOLO L’ABOLIZIONE DEL CELIBATO POTREBBE PORTARE AD UN MIGLIORAMENTO.

LO DICO CON COGNIZIONE DI CAUSA, PERCHE’ PER ME, CHE HO ANCHE TENDENZE OMOSESSUALI, IL MATRIMONIO MI HA PORTATO EQUILIBRIO.

IN UN CERTO SENSO E’ QUELLO CHE MI AVEVA CONSIGLIATO PADRE GINO, QUANDO MI INVITAVA A SPOSARMI.

QUINDI SE IO BENEFICIO DI QUESTO EQUILIBRIO, SICURAMENTE NE TRARREBBERO BENEFICIO ANCHE I SACERDOTI, SPOSANDOSI.

PAPA BENEDETTO, IL CARDINALE BERTONE, IL CARDINALE BAGNASCO SONO FALSI ED IPOCRITI, QUANDO AFFERMANO CHE CIO’ NON E’ VERO.

IO  NE SONO UNA DIMOSTRAZIONE VIVENTE.

IL FATTO CHE IL PAPA NON AUTORIZZI I PRETI A SPOSARSI HA DELLE MOTIVAZIONI BEN DIVERSE, CHE LUI NON HA IL CORAGGIO DI RIVELARE.

FRA QUESTE RIENTRANO SICURAMENTE I BENI CHE IL SACERDOTE LASCIA CON LA PROPRIA MORTE, CHE NON ANDREBBERO ALLA CHIESA MA AGLI EREDI.

E POI IL DOVER AVERE A CHE FARE CON MOGLI ED EVENTUALE PROLE CHE AGGRAVEREBBERO L’AMMINISTRAZIONE ED IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO.

MI SONO STUFATO DEI SOLI DISCORSI DEL PAPA, AVULSI DALLA REALTA’.

HAI MAI LETTO SUI GIORNALI COSA TROVANO  NEI LUOGHI DOVE IL PAPA INCONTRA I GIOVANI ?

PRESERVATIVI DAPPERTUTTO.

IL PAPA CON LE SUE FALSE COMPARSE PROVOCA SOLO UN EVENTO MEDIATICO MA LA GENTE CONTINUA A COMPORTARSI COME VUOLE.

MIRANDA, TU APPARI COSI’ PURA E MI DISPIACE CHE ALLE TUE ORECCHIE GIUNGANO QUESTE FRASI COSI’ CRUDE.

MA QUESTA, MIRANDA, E’ LA REALTA’ E FINTANTOCHE’ LA CHIESA NON CAMBIA REGISTRO,  IL MONDO PEGGIORERA’ SEMPRE DI PIU’.

IL PAPA NON PERDE MAI UN’OCCASIONE PER STARSI ZITTO. A CASTELGANDOLFO SI E’ PERMESSO DI DIRE DI NON DARE IMPORTANZA AL CIBO ED AI VESTITI.

FORSE NON LO SA CHE MILIONI DI GENTE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE CON LO STIPENDIO, AMMESSO CHE CE L’ABBIANO UNO STIPENDIO ?

IL PAPA E’ RIVERITO E SERVITO.

E I CARDINALI ED I VESCOVI NON SONO DA MENO.

MANGIANO CON LE POSATE D’ARGENTO E CONDUCONO UNA VITA DI LUSSO.

IL CARDINALE ANGELO BAGNASCO, CHE PARLA TANTO DELLE FAMIGLIE E DEI LORO BISOGNI, NON L’HA MAI DETTO AL POPOLO DI DIO DI PERCEPIRE UNA PENSIONE D’ORO PER I POCHI ANNI IN CUI E’ STATO ORDINARIO MILITARE E RICEVE LA PENSIONE CHE PERCEPISCE UN GENERALE DI CORPO D’ARMATA.

CON LA SUA PENSIONE CI CAMPEREBBERO DIECI  FAMIGLIE.

E’ ANDATO A MONTIGNOSO DALLA MADONNA DI FATIMA CON LA SCORTA.

QUANDO MAI  GESU’ VIAGGIAVA CON LA SCORTA ?

CARA MIRANDA, IO CONTINUERO’ A SCRIVERTI E TI CONSIDERERO’ COME MIA AMICA, COME SE SCRIVESSI  AL MIO DIARIO.

PARLERO’ CON TE DI TUTTO.

LO HA FATTO ANCHE ANNA FRANK COL SUO DIARIO, PRIMA DI ESSERE DEPORTATA DAI NAZISTI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO.

E IL SUO DIARIO NON LE HA MAI RISPOSTO.

QUINDI NON FARTENE UN CRUCCIO, SE NON MI POTRAI O VORRAI RISPONDERE.

ANDRO'ANCHIO AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI PAPA BENEDETTO XVI, ORGANIZZATO PER GLI OMOSESSUALI E FARO' COMPAGNIA A PADRE GINO BURRESI.

HO LETTO SU INTERNET, A PROPOSITO DELLA CASATA SVIZZERA A CUI APPARTIENI, CHE TU HAI RINUNCIATO AGLI SFARZI DI UNA VITA COMODA E HAI PREFERITO VIAGGIARE E DEDICARTI AD ALTRE ATTIVITA’.

ANCORA NON MI E’ CONSENTITO SAPERE CHI TU SIA E PERTANTO NON SO SE MI RISPONDERAI, PERCHE’ NEL CASO IN CUI TU FOSSI UNA SUORA O UNA POSTULANTE, DEVI SOTTOSTARE A QUESTA STUPIDA SANTA OBBEDIENZA.

IO PREFERISCO ESSERE RIBELLE.

LA MIA COSCIENZA MI AUTORIZZA AD ESSERE RIBELLE E SE DEVO SOTTOSTARE ALL’OBBEDIENZA, IMPAZZISCO.

L’UNICA PERSONA A CUI OBBEDISCO E’ A MIA MOGLIE, PERCHE’ MI HA DIMOSTRATO DI AMARMI, DI ACCETTARMI CON TUTTE LE IMPERFEZIONI CHE HO E PERCHE’ SENTO CHE OBBEDIRLE MI SALVA DALL’AUTODISTRUZIONE E DALLO SFACELO.

OBBEDIRE AL PAPA MI PORTA SOLO DANNI NEUROLOGICI, PERCHE’ IL PAPA MI DICE DI VIVERE DA PERSONA NON UMANA MA ANGELICA, E PENSA DI POTERCI FAR CREDERE CHE SIA LUI QUELL’ANGELO CHE HA TOLTO LA SPORCIZIA DALLA CHIESA.

L’AVREBBE DOVUTO FARE GIA’ QUAND’ERA PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE INVECE DI  TIRARE L’ACQUA AL MULINO DI GIOVANNI PAOLO II E DI ATTACCARE IL CIUCCIO DOVE VOLEVA IL PADRONE.

DIVENTATO A SUA VOLTA PAPA,  HA GIOCATO A FARE IL SANTO ED IL BENEDETTO.

MA BENEDETTO NON E’.

PER OGGI CARA MIRANDA HO CONCLUSO.

A PRESTO

 

RICCARDO

► 3:43► 3:43
youtube.com31 gen 2010 - 4 min - Caricato da nivesDT

 

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14 settembre 2012 5 14 /09 /settembre /2012 08:45

Mal di voce  

  Nucci A. Rota

   Aracne editrice S.r.l.

 

Cap 1

Mal di

voce

 

Vittoria era la penultima di una numerosa famiglia, prima di lei c’erano tre sorelle che, almeno ai suoi occhi, sfioravano la perfezione. Erano più carine di lei ma soprattutto avevano tutto a posto, il loro naso aveva una punta regolare, i loro occhi non erano color camomilla come i suoi, non avevano quei capelli che sembravano sempre arruffati ma soprattutto nessuna delle tre era balbuziente, e questo per Vittoria era la caratteristica che più invidiava in loro.

Si domandava spesso perché la balbuzie avesse colpito solo lei su ben 5 figli e cercava spesso di trovare una causa alla sua scarsa fluenza verbale nella storia familiare.

Chissà forse i suoi genitori non l’avevano tanto desiderata, in fondo arrivava dopo tre femmine e forse si aspettavano un maschio, forse non era tanto carina come le tre sorelle, o forse più semplicemente quella balbuzie, che fino a quel momento sembrava aver colpito solo i maschi della famiglia, con lei si era divertita, le aveva giocato un brutto scherzo. (La causa o i molti fattori?)

Un giorno che si sentiva in vena di cercare spiegazioni e certezze affrontò la mamma su questo punto ma alla domanda : «mamma perché solo io nella nostra famiglia sono balbuziente, cosa c’è in me che non va? » la mamma molto candidamente invece di darle una risposta citò un passo di uno tra i suoi autori preferiti che spiegava la balbuzie così:

«un angelo tocca la bocca dei bambini nell’ora della nascita, a te questo angelo ha dato un colpetto più forte e sei diventata balbuziente. Non c’è altra spiegazione, » aggiunse.

Certo che la mamma era una persona decisamente singolare, non si riusciva con lei ad intavolare una conversazione razionale, cercava sempre scappatoie letterarie o poetiche ma era anche la caratteristica che la rendeva diversa da tutte le altre mamme e decisamente affascinante.

 

Il papà apprezzava solo in parte questi suoi aspetti, anzi gli sembrava di dover pagare un prezzo piuttosto alto per la vena poetica della mamma, su di lui finivano per ricadere una serie di incombenze, problemi pratici proprio perché la mamma sembrava spesso fuori dalla realtà. Fu proprio questo il motivo per cui la nonna paterna, quando rimase vedova, venne a vivere stabilmente con loro.

Vittoria non aveva mai conosciuto il nonno paterno, a loro era sempre stato detto che era morto giovane in un incidente e che da quel giorno la nonna si era trasferita da loro, anche perché la mamma stava attraversando un brutto periodo che sfociò nella sua prima crisi depressiva. Ne seguirono molte altre perché da quel momento la mamma alternava periodi di grande depressione a periodi di quasi normalità. La nonna per tutta la famiglia era diventata la figura femminile di riferimento. Soprattutto Vittoria, ma anche il fratellino Fabio erano molto legati alla nonna, sicuramente più delle sorelle maggiori.

Le tre sorelle, Emma, Elsa ed Ada vivevano in un mondo loro, il loro aspetto fisico sembrava sempre in grande armonia con la realtà circostante, anche la loro vita scolastica sembrava scorrere sui binari della normalità, mai brutti voti ma neanche eccellenze in qualche disciplina. A volte qualcuna di loro si innamorava e questo diventava argomento di conversazione a tre, Vittoria ed il fratello erano considerati ancora piccoli per questi discorsi.

Dalle descrizioni sin qui svolte, sia dei tratti somatici sia di quelli psicologici di Vittoria, sembra affiorare una moderna cenerentola di una numerosa famiglia, in realtà le cose non stavano proprio così, anzi. venivano usati nei suoi riguardi una serie di favori che erano sistematicamente negati agli altri figli, il suo difetto la esonerava da una serie di compiti e lei non solo era consapevole di tutto ciò ma aveva imparato con il tempo ad usare gli altri per i propri fini, aveva acquisito quello che gli esperti definiscono la capacità di manipolare gli altri. (I vantaggi residui dell’handicap).

Proprio per questo non poteva essere definita né l’anello debole della famiglia, nè tantomeno una moderna cenerentola, Vittoria sapeva usare la propria fragilità che derivava dalla balbuzie per soggiogare a sé chiunque potesse tornarle utile. Ecco alcuni esempi:

La famiglia di Vittoria conduceva una vita piuttosto lontana da quello che in genere viene definito mondanità ma vi erano pur sempre occasioni in cui si apriva alle relazioni sociali sia con alcuni parenti, sia con amici prevalentemente del papà. La mamma, non è che non avesse amicizie, ma i lunghi periodi in cui cadeva in depressione allontanavano anche quelle poche amiche che si ritrovava.

Vittoria ricordava per esempio le prenatalizie che cadevano all’incirca una settimana prima del natale, dove arrivava molta gente a casa per una sorta di aperitivo e lo scambio degli auguri. Le sorelle ed anche il fratello dovevano salutare tutti gli ospiti ed intrattenersi con i più giovani, a lei veniva semplicemente chiesto di salutare dando la mano a tutti ma poi poteva tranquillamente sparire dalla circolazione, cosa che lei faceva regolarmente. Qualche volta cercava di rimanere in zona e se la godeva vedendo come fossero improntate a tanta formalità le conversazioni che intrattenevano in particolare le sue sorelle e godeva segretamente dall’ esserne esonerata.

Per quanto riguardava la scuola, in famiglia non erano molto propensi a firmare giustificazioni, per non essere preparati ad una eventuale interrogazione, se non ovviamente in casi di una certa gravità soprattutto legati alla salute. Per Vittoria i genitori erano sempre pronti, bastava che lei lo chiedesse anche quando non esistevano motivi validi, la balbuzie in sé era già un buon motivo per esonerarla da certi obblighi e non solo scolastici.  

A volte era necessario fare una commissione, andare a portare qualcosa da qualcuno non era certo Vittoria che faceva tutto ciò, era legittimo che lei si astenesse da una serie di azioni, comportamenti, al punto che Vittoria stessa aveva imparato ad usare questi piccoli privilegi ed anche quando poteva benissimo svolgere commissioni semplici e non impegnative evocava la propria balbuzie per legittimare la propria inadempienza.

In casa c’era anche il cane, un meticcio di piccola taglia recuperato al canile comunale. A Vittoria piaceva tantissimo Bruno, questo era il nome che venne dato al cagnolino per via del suo pelo, soprattutto da quando si era accorta che parlando con lui le parole uscivano fluentemente. Con Bruno Vittoria non era balbuziente! (Non si balbetta quando si è soli, o quando si parla con gli animali)

A Bruno ripeteva spesso le lezioni e si stupiva dell’attenzione con cui la seguiva, al ritorno da scuola spesso commentava le interrogazioni e di come si aspettasse una valutazione superiore, ma che la balbuzie ancora una volta l’aveva tradita e non aveva reso come sperava o meglio come si era preparata.. (Si è penalizzati dalla balbuzie?)

«Bruno perché non ci sei tu ad interrogarmi? »

Sempre per quella capacità di lavorare con l’immaginazione, a volte cercava di vedere nel volto umano dell’interlocutore (la maestra in particolare) il muso di Bruno, il suo cane, ma non sempre questa sostituzione la proteggeva dall’immancabile balbettata. Si era invece accorta che coloro che parlavano lentamente, con un eloquio quasi melodioso riuscivano a placare la sua ansia ed esserle, anche se indirettamente, di grande aiuto. Peccato che il mondo che circondava Vittoria, o forse che circonda tutti, sembrava popolato da persone che amavano particolarmente la velocità in tutti i suoi aspetti e quindi anche nell’eloquio. Era arrivata alla conclusione che coloro che amano la lentezza in tutti i suoi aspetti, sono i veri amici dei balbuzienti ma anche di altri portatori di disabilità.. (Coltivare la lentezza)

 

► 3:36► 3:36
vimeo.com9 feb 2011 - 4 min

 

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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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