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4 marzo 2013 1 04 /03 /marzo /2013 21:04

 

 

ABBINAMENTI E ACCOPPIAMENTI

 

http://www.06blog.it/post/42725/i-vestiti-nuovi-del-papa-gia-in-vetrina-aspettando-il-conclave

 

 

 

 

 

I vestiti nuovi .. del Papa già in vetrina, aspettando il Conclave

 

Sotto il Cupolone di San Pietro, che custodisce misteri della fede e segreti della Chiesa, i peccati dell’uomo e gli scandali della curia, e nella cittadella del Vaticano orfana di Benedetto XVI, fervono i preparativi per il Conclave, dai tempi e l’esito imprevedibile, mentre i vestiti nuovi del prossimo Papa sono già pronti, in tre modelli e misure diverse, esposti da questa mattina nella vetrina della sartoria Gammarelli, alle spalle del Pantheon.

Guardando quelle scarpette rosse che non sono fatte per ballare, e il resto della ‘divisa da Papa’ pronta ad adattarsi alle misure e i colori del nuovo Papa, scelto ‘dallo Spirito Santo’, è inevitabile per un’appassionata di fiabe e allegorie come la sottoscritta, non fare un pensierino alla fiaba danese di Hans Christian Andersen, anche se in questo caso il mio sguardo non è certo puro e ingenuo come quello di un bambino, capace di svelare il segreto de I vestiti nuovi dell’imperatore. Per ora accontentatevi di guardarli, mentre l’esercito di mantelline nere in zuccotto rosso dei porporati marcia su Roma, arrivando da tutto il mondo, compreso l’aspirante nuovo Santo Padre, che erediterà il già famoso dossier top secret di Ratzinger, insieme al destino della Chiesa.

 

www.youtube.com/watch?v=K4iXI02nde8
02/apr/2010 - Caricato da miglioremeflo

 

 

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4 marzo 2013 1 04 /03 /marzo /2013 19:54

 

 

 

www.poesieracconti.it/poesie/a/rabindranath-tagore/non-celare-il-segreto-del-tuo-cuore&hl=it&gl=it&strip=1 

 

   Non celate il segreto del vostro cuore

 

  16047725_principi-della-chiesa-dello-stato-le-divine-invest.jpg

 

Non celare il segreto del tuo cuore,
amico mio.
Dillo a me, solo a me, in segreto.
Tu che sorridi tanto gentilmente,
sussurralo sommessamente,
il mio cuore l'udrà,
non le mie orecchie.

La notte è fonda,
la casa è silenziosa,
i nidi degli uccelli
son coperti di sonno.

Dimmi tra lacrime esitanti,
tra sorrisi titubanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore!

 

Rabindranath  Tagore

 

www.youtube.com/watch?v=cvMq5m-l6Xc
04/apr/2011 - Caricato da EleVirgola87
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4 marzo 2013 1 04 /03 /marzo /2013 14:20

 

Mal di voce  

 

  Nucci A. Rota

  Aracne editrice S.r.l.

 

 

 

Cap 10

Alina, Amina, Raf

 

Raf, aveva un viso bellissimo con i capelli rasta ma non era molto alto, sicuramente più basso di Alina, ma Vittoria pensò che insieme erano una coppia bellissima. Alina con il tempo si era leggermente appesantita anche per la recente gravidanza, ma non aveva perso quel suo antico fascino soprattutto nel portamento e nella gestualità morbida e sensuale. Amina, la bimba aveva gli stessi occhi arabi di Alina con delle maliziose fossette nelle guance come il padre.

Raf le strinse forte la mano ma a lei uscì un:

«pppiacere VVVittoria,

incrociò subito lo sguardo lento e languido di Alina che la rassicurò, ma la prima parte della serata fu per Vittoria un vero incubo. Qualsiasi cosa dicesse le usciva con una balbettata e si domandò come mai quella antica intesa con Alina sembrava svanita.

Raf era persona allegra, forse un po’ troppo vitale ed eccentrico e Vittoria pensò fosse questo il motivo della sua eccessiva ansia, non era certo l’antica lentezza di Alina a scandire i tempi della conversazione, ma era l’eccessiva vitalità di Raf a prevaricare su tutti.

Alina cucinò uno squisito cous cous con della carne molto saporita, Raf non fece che elogiare le doti culinarie della compagna e quasi non dava spazio affinché le amiche si esprimessero. C’era dell’ottimo vino e tutti sembravano gustarlo, in particolare Blanche.

Fu proprio lei che ad un certo punto, forse capendo il disagio di Vittoria, chiese a Raf :

«so che sei musicista, cosa suoni»?

«La tromba in una band che fa prevalentemente jazz».

«Sai che Vittoria compone delle canzoni e canta accompagnandosi con la chitarra»?

Vittoria in quel momento cercò di costruirsi mentalmente quel che avrebbe dovuto dire, ma l’ansia era a livelli ancora troppo alti per cui si limitò ad annuire.  

«Bene disse Raf anche se lo spazio è ristretto, oltre alla tromba qui c’è una chitarra ed una pianola».

Si alzò e andò a prendere la chitarra.

Alina, che fino a quel momento non aveva detto gran che, intervenne con una certa decisione e disse:

«Vittoria forse non se la sente di esibirsi davanti ad una persona che ha conosciuto solo un’ora fa».

Vittoria, sentì che su di lei quelle parole, soprattutto dette in quel modo, avevano l’effetto di un potente ansiolitico, sentiva che l’antica alleanza con Alina c’era ancora e poteva essere anche molto forte, sorridendo disse:

«tra le prime cose che ho composto c’è una ninna nanna a cui non ho mai dato il nome. Da questa sera la chiamerò Amina»,

e mentre diceva tutto ciò senza mai incepparsi prese la chitarra dalle mani di Raf e iniziò a provare qualche accordo. Iniziò poi a cantare.

Come sempre le succedeva quando cantava la realtà attorno assumeva i contorni di qualcosa che le dava benessere, sicurezza, stima, la sua forse non era una gran voce ma chi l’aveva ascoltata le diceva che era molto singolare, che riusciva a cantare non solo con le corde vocali, ma anche con l’anima e soprattutto trasmetteva agli altri la sua grande passione per la musica e il canto. Per lei che aveva sempre difficoltà con alcune consonanti quando parlava, mentre cantava queste scivolavano fuori con incredibile facilità e questo le allargava il cuore.

Vittoria per comporre le proprie canzoni spesso attingeva a quel mondo immaginario che fino alla giovinezza l’aveva accompagnata nelle sue balbettate, era un mondo surreale spesso divertente ma allo stesso tempo malinconico, pieno di figure quali clowns, folletti, saltimbanchi, funamboli, ma anche creature diverse. Anche la ninna nanna rispettava fino i fondo questo stile.

Quando iniziò a cantare introdusse in qualche strofa il nome di Amina ed ad Alina gli occhi diventarono lucidi. Alla fine appoggiò a terra la chitarra e si sentì decisamente più rilassata. Raf applaudì in modo rumoroso, rompendo un silenzio che sembrava magico e subito dopo disse:

«voglio presentarti alla mia band, hai molto talento anche se non è il genere che facciamo noi».

Blanche, aveva già sentito cantare Vittoria ma non aveva mai sentito quella ninna nanna e stupita le disse:

«Vittoria mi piace molto come canti, hai una vocalità che arriva dal profondo e sai suscitare molte emozioni».

Vittoria la ringraziò e disse:

«sapete mi sono fatta con il tempo una convinzione: si può cantare anche con una voce mediocre come la mia, ma sicuramente non si può cantare senza l’anima, inoltre io penso che la musica sia lo strumento più dolce, più umano, la musica sa trasmettere i sentimenti più naturali dell’uomo: il dolore, la gioia, la malinconia, la serenità, la dolcezza, ma anche l’angoscia e la solitudine. Sapere che la mia voce può essere un veicolo per tutto ciò mi fa stare molto bene».

«E’ proprio vero» disse Raf, «ma nel tuo caso secondo me tu hai anche una bella voce e quando canti non usi solo le tue corde vocali, ma è tutta la tua persona che canta».

Alina, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, solo il luccichio dei suoi occhi tradiva una certa emozione le disse:  

«ricordi che una volta ti dissi che dicevi cose intelligenti e non banali nonostante il tuo eloquio esitante, nella musica raggiungi l’eccellenza, il testo della ninna nanna è molto poetico, perché non cerchi di farti conoscere»?

 

www.dailymotion.com/.../x7wx8h_e-ti-vengo-a-cercar...
03/gen/2009
 

 

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4 marzo 2013 1 04 /03 /marzo /2013 05:07

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-68970

  

Rialzati in piedi

 

Dimissioni Papa, il cardinale Bertone sigilla l'appartamento in Vaticano

 

Rialzati in piedi

Non saziarti del dolore,
divora la vita
in men che non si dica,
raccogli quei fiori
che cadono là fuori,
non piangere...
Guarda quel cielo
che è ritornato sereno,
anche dopo quella tempesta
ha riportato il verde in festa.

 

Margherita Arnone

 

www.youtube.com/watch?v=6ooVA6bk698
21/ago/2011 - Caricato da AlessandroDiotallevi
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3 marzo 2013 7 03 /03 /marzo /2013 08:33

  

  

http://www.poesianuova.it/poesia.php?poesia=124681&t=Buongiorno+solitudine 

 

Buongiorno solitudine

anima errante019

 

Buongiorno solitudine

   

Michel Capel

 

Buongiorno solitudine,

ho la pelle colma di onde
gli occhi coperti dall'alta marea
e pochi anni da raccontare.
Buongiorno solitudine,
sieda qua accanto a me
e mi illumini sul motivo della sua visita:
io attendevo il silenzio
e tanti pensieri con cui fare la lotta.
Buongiorno solitudine,
mi scusi per il disordine
ma sono appena tornato dai cieli
e non ho avuto tempo da dedicare
alle riprese della mia vita.
Buongiorno solitudine,
il mare è solo come un lebbroso
e si danna al tramonto
come un pesce fuor d'acqua.
La mia pelle è solo inquieta.
Buongiorno solitudine,
devo andare...
Carta e inchiostro sto cercando
per rivivere ogni attimo.
Sono certo che mi seguirà.

 

 

biagio antonacci - buongiorno bell'anima - testo - YouTube  

www.youtube.com/watch?v=EiJCPzMaFlo
30/giu/2011 - Caricato da pinoajax

 

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3 marzo 2013 7 03 /03 /marzo /2013 06:23

 

 

 

http://modernafollia.blogspot.it/2010/10/solitudo-solitudinis.html

 

  

  

 Solitudo - Solitudinis

 

 

 

"Solitudine": oggetto misterioso quanto affascinante.

È bella? Brutta?.. Ma c'è e spesso è necessaria; non ne possiamo fare a meno.
Ci riconduce ad una perdita, ad un sentirci lontano da ciò che desideriamo, da ciò che amiamo.

Ciononostante, guardando il veloce fluire degli eventi quotidiani, ci appare strano che esista la solitudine. Viviamo in un mondo sovraffollato. Le città sono caotiche, le strade ingombre d’auto, gli spazi vitali sempre più ristretti. Riusciamo a ritrovare una dimensione più “umana” quando troviamo un angolo verde, tranquillo, dove siamo “soli”.
Tutto ciò sembra un paradosso. Fuggiamo dalla solitudine e viviamo in città compresse, ma ritroviamo noi stessi quando siamo soli.
Probabilmente, la solitudine ci appartiene e ci protegge, come la nostra pelle.

La storia ci ha insegnato, come se non avessimo già imparato abbastanza dalla nostra vita quotidiana,

quanta forza si può acquisire dal restare solo.
Gli orientali affermano che “dal fango può nascere un fior di loto”.
Possiamo affermare con enfasi che “dalla solitudine

può nascere la creatività”.
Allora la solitudine non è solo rifiutata, ma ricercata.

Mi riferisco alla solitudine feconda quella che non

scade in isolamento e che permette di realizzare dei

veri incontri, prima tra tutto quello con se stessi.

Nasce allora la fiducia, costruita con gli anni, sicuri d’avere uno spazio, prima mentale che fisico, dove è possibile integrare i pensieri con i sentimenti.

Certamente la società, in cui viviamo, non ci aiuta ad elaborare la solitudine, a farla diventare un elemento

di forza e non di sconforto.
La preghiera, la meditazione, il concedersi una pausa, magari facendo il giro dell’isolato, permette un

momento di astrazione, di abbandono ad un silenzio ristoratore. E’ un viversi dentro possibile, in grado di attribuire significato alla vita, alle emozioni, al silenzio ritrovato. Non a caso la normalità, la nevrosi e le

psicosi esprimono, in modo diverso, la capacità di vivere la solitudine. Per alcune persone, la solitudine garantisce loro l’equilibrio psichico ed affettivo.

Grazie ad una breve fuga dalla tensione quotidiana è possibile evitare un leggero stato di depressione e magari, perché no, investire in creatività.

La solitudine può diventare, allora, una compagna amica. 
 

  

www.youtube.com/watch?v=nmkyFLr2_4E
26/apr/2011 - Caricato da ziovigliac

 

 

 

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2 marzo 2013 6 02 /03 /marzo /2013 21:21

 

 

http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-10538

 

 Fuga di giovinezza

La stanca estate china il capo
specchia nell'acqua il suo biondo volto.
Erro stanco e impolverato
nell'ombra del viale.

Tra i pioppi soffia una leggera
brezza. Il cielo alle mie spalle è rosso
di fronte l'ansia della sera
e il tramonto e la morte.

E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo
e non vuole più seguire la strada con me.

 

Hermann Hesse

 

www.youtube.com/watch?v=5qXzpk1ZldA
09/lug/2010 - Caricato da battey85

 

 

 

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2 marzo 2013 6 02 /03 /marzo /2013 08:02

 

 

 

Orazio Merlino

docente di lettere, educatore, attore e regista di teatro. Ha viaggiato e lavorato all’estero e in Italia dedicandosi all’animazione di gruppi eterogenei e alla produzione di alcuni cortometraggi amatoriali sul tema della legalità.
Attualmente si dedica alla scrittura di sceneggiature e racconti di vario genere.

 

 

Cari lettori e visitatori del blog nelsegnodizarri !

Cari sostenitori di Padre Gino Burresi !

Il nostro fratello Orazio Merlino è deceduto l'anno scorso.

Egli conosceva molto bene Padre Gino Burresi e dopo aver scoperto il mio blog aveva apposto la sua firma sulla petizione per la riabilitazione di Padre Gino Burresi.

Ciò avveniva poco tempo prima di morire di cancro.

E' stata la sua una lunga malattia ed io l'ho sentito telefonicamente all'incirca un mese prima che morisse.

Questa petizione mi è ancor più cara da quando Orazio non vive più su questa terra.

La sua firma è per me il segno che la petizione pro Padre Gino non dovrebbe morire solo perché Papa Ratzinger si è dimesso ed ora è soltanto un Papa emerito o un emerito Papa.

Chi sente vivo il desiderio di apporre la propria firma accanto a quella di Orazio, non tema, facendo ciò, di peccare di insubordinazione al futuro nuovo Papa.

La nostra petizione avrà il valore di testimonianza a favore di Padre Gino Burresi.

Se il Papa emerito Sua Santità Benedetto XVI ha deciso di vivere d'ora in poi nascosto al mondo, io vi ricordo che Padre Gino Burresi lo sta facendo già dal 1988.

E' da allora infatti che Padre Gino vive isolato e nel nascondimento.

Non possiamo condannarlo a morire in forzata solitudine.

Se Ratzinger non lo potrà più aiutare in quanto esautorato, lo farà per lui la Divina Provvidenza, alla quale non si devono mai porre limiti. 

Ci si dirà che la petizione non ha più valore, in quanto Ratzinger non è più papa.

Per me la firma di Orazio Merlino ha ancor più valore, da quando Orazio è morto ed anche perché lui voleva rivedere Padre Gino a Montignoso e desiderava presentarlo alla sua famiglia. Da parte mia perciò non verrà creata alcun'altra petizione a favore di Padre Gino Burresi.

Continuerò a cavalcare l'attuale petizione e i coraggiosi cavalieri che vorranno seguirmi non si formalizzeranno.

La nostra diventerà una petizione storica ma non anacronistica, proprio perché rivolta ad un ex papa, le cui dimissioni rimarranno storiche. Vi prometto di passare alla Storia e di immortalare così il vostro nome e cognome anche quando sarete oltre l'altrove.

Coraggio e non pensate di peccare apponendo una firma.

Bisogna aver più paura dei peccati contro lo Spirito Santo commessi dentro un Conclave, quando da esso escono papi indegni. 

 

Riccardo Sante Maria Fontana

 

www.youtube.com/watch?v=Nea5bcU4w08
22/dic/2012 - Caricato da ChiaraGaliazzoVEVO

 

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2 marzo 2013 6 02 /03 /marzo /2013 03:27

 

 

OLTRE L'ALTROVE

 

 

Tuesday 4 september 2012 2 04 /09 /Set /2012 11:22

 

 

PROLOGO (PRIMA PARTE)

 

Fermo.

In coda.

Almeno due chilometri. Mi aspettava un altro viaggio.

Forse l'ultimo.

Nell'attesa mi interrogavo sul senso del mio andare. Intorno a me un mare di veicoli in procinto di prendere il mare.

Camper, suv, utilitarie. Lamiere bollenti con dentro volti abbrustoliti. Tutti sulla strada del ritorno, diretti verso l'opposta terraferma.

Un viaggio presuppone avventura. Il nuovo che avanza.

Un viaggio apre alla disattenzione e alla ricerca di nuovi progetti.

Mi guardai intorno perplesso. Non riuscivo a riflettere bene.

Tanti, troppi gli schiamazzi su quella lingua di cemento, dialoghi smozzicati, trascinati dal vento di fine agosto. Caotico concerto d'addio dell'ennesima vacanza consumata in fretta in attesa della prossima. Allegrie finte del copione dell'ottimismo vacanziero, ostentato ad ogni costo.

 

(Tratto da " Oltre l'altrove " di Orazio Merlino

 © 2012 La Caravella Editrice )

 

www.youtube.com/watch?v=QoyGGIecMEI
16/lug/2008 - Caricato da sijmadicandhapajiee

 

 

 

 

 

 

 

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1 marzo 2013 5 01 /03 /marzo /2013 07:17

 

 

 http://www.writersdream.org/forum/topic/11416-dove-soffia-lideale/

 

 

 

 

Dove soffia l'ideale

 

E alla fine me ne andrò,
dove soffia l'ideale,
dove terra e ciel si uniscono
a confondere il reale.

E alla fine correrò,
verso l'astro del futuro,
dove l'uomo s'erge ritto,
dov'è degno, forte, puro.

Forse solo non sarò,
nel crudele camminare
e al mio fianco una gran folla
vorrà sorgere e lottare.

Ma se anche fossi solo
a seguir le antiche impronte,
a onorare la memoria
di chi fu nel cuore e in fronte;

anche allora il caro sogno,
che dà un senso alla mia vita,
bruci fiero nel mio sguardo,
brilli stretto tra le dita. 

 

Ruairidh

 

www.youtube.com/watch?v=JVHdSmlT2-E
02/mag/2011 - Caricato da catryma
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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