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13 febbraio 2013 3 13 /02 /febbraio /2013 04:12
  

  
  
Thursday 21 april 2011 4 21 /04 /Apr /2011 21:33

VIA CRUCIS CON PADRE GINO BURRESI

 

 

Sono dentro,
donna o uomo che vive li
nel seno di questa chiesa.
Da me amata,
desiderata e capita...
Sono dentro.
Mi manca aria,
Aspetto l'alba,
Vedo tramonto.
La chiesa dei cardinali
madri per gioielli,
matrigne per l'amore.
Ho inciampato
e la chiesa non mi sta
raccogliendo.
Solitudine a me dona,
a lei che avevo chiesto
Maternità.
E l'anima mia,
Povera,
Riconosce lo sbaglio
di aver scelto il dentro e,
Vorrei uscire
ma dentro dovrò stare,
per la madre
che non accetta,
Il bene del vero
che ho scoperto
per l'anima mia.

Chiesa,
Antica e poco nuova,
Barca in alto mare,
Getta le reti
Su chi ti chiede maternità.
Madre o matrigna,
per me oggi
barca in alto mare
che teme solo di
Affondare!
Matrigna.

G.

 

www.youtube.com/watch?v=VYzOW4eWBxM
03/nov/2007 - Caricato da giocodiluce
 
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13 febbraio 2013 3 13 /02 /febbraio /2013 03:08
 
Monday 13 august 2012 1 13 /08 /Ago /2012 15:20

 

ASSEGNO  AL CREATORE

 

  

 

 

http://www.avvenire.it/Rubriche/mattutino/Assegniinbianco_

 

Il mattutino         A cura di Gianfranco Ravasi

  

Assegni in bianco

 

 

I giorni della nostra vita sono come un blocchetto di assegni in bianco. Li puoi

spendere come vuoi, ma l'ultimo devi

riservarlo a Lui. «Tutti i giorni vanno verso

la morte, l'ultimo vi arriva», ammoniva nei

suoi Saggi il pensatore francese Montaigne.

È un'altra francese, di origine ebrea, Simone Weil, a rileggere quel monito in chiave

spirituale nella frase sopra citata tratta dal

suo libro L'ombra e la grazia. I giorni di

questo 2011 stanno lentamente colando

verso la loro fine: abbiamo avuto tra le mani

un assegno in bianco e ciascuno di noi, nell'intimità della sua coscienza, può dire

se l'ha investito, se l'ha lasciato in un cassetto

a impolverarsi, se l'ha strappato o macchiato rendendolo invalido. Ma soprattutto - continua

la Weil, donna di straordinaria intelligenza e intensa spiritualità, morta a soli 34 anni nel

1943 - c'è un ultimo assegno che si deve intestare a Dio. È quello del bilancio della

propria esistenza che, se si vuole, può

diventare una metafora della conversione. Durante la vita abbiamo avuto una disponibilità di intelligenza, tesori di amore, fondi di beni materiali, depositi di sentimenti, ricchezze di amicizie e forse abbiamo sprecato e dissipato tale patrimonio, sacrificandolo all'egoismo, dissolvendolo nelle banalità, riservandolo a persone sbagliate. È, questo, il rischio intrinseco alla nostra libertà. Ma questa stessa libertà può farci decidere di impiegare bene l'ultimo assegno. Noi, però, non sappiamo quale sia: potrebbe essere quello datato 2012 o molto più in là nel tempo. Per questo, allora, è prudente intestare subito a Dio e al bene l'assegno che abbiamo ora tra le mani perché - come diceva un altro francese, il poeta Lamartine - «l'uomo non ha porto, il tempo non ha riva: esso scorre e noi passiamo!».  

 

 

► 4:16► 4:16
youtube.com23 set 2011 - 4 min - Caricato da minafan51
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12 febbraio 2013 2 12 /02 /febbraio /2013 19:38
Friday 25 may 2012 5 25 /05 /Mag /2012 09:45

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/05/25/718256-sfiduciato_dallo_gotti_tedeschi.shtml

Piazza San Pietro

Piazza San Pietro

 

Sfiduciato dallo Ior, Gotti Tedeschi:


"Non parlo per non turbare il Papa"

 

"Sono dibattuto sul dire la verità"

 

L'ex presidente dell'Ior spiega: "Sono dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e il non voler turbare il Santo Padre. Il mio amore per il Papa prevale anche sulla difesa della mia reputazione vilmente messa in discussione"

 

Benedetto XVI e Ettore Gotti Tedeschi (Reuters)

Benedetto XVI e Ettore Gotti Tedeschi (Reuters)

Roma, 25 maggio 2012 - Ettore Gotti Tedeschi, ieri sfiduciato dalla presidenza dello Ior, confessa all'Ansa: "Sono dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e il non voler turbare il Santo Padre. Il mio amore per il Papa - aggiunge - prevale anche sulla difesa della mia reputazione vilmente messa in discussione".

Gotti Tedeschi parla a poche ore dalla decisione del board dello Ior che ieri sera lo ha sfiduciato e da una parte si dice ‘’dibattuto’’, dall’altra conferma il suo sentimento verso Benedetto XVI. ‘’Non voglio dire nulla per ora - ha detto - perché sono ancora dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e non voler turbare il Santo Padre con dette spiegazioni. Il mio amore per il Papa oggi prevale su ogni altro sentimento, persino di difesa della mia reputazione che vilmente viene messa in discussione’’.

 

 

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► 4:03► 4:03
youtube.com8 Jun 2009 - 4 min - Uploaded by MrIgorx
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12 febbraio 2013 2 12 /02 /febbraio /2013 14:35
 
Thursday 2 august 2012 4 02 /08 /Ago /2012 09:03

 

QUALCUNO FA LA MANO MORTA

 

http://www.legnostorto.com/ 

 

E invece ne parliamo…

Scritto da Nicolò Vergata   
Sunday 27 May 2012
Image
Che succede nella “Casa di Dio”? Dopo la breccia di Porta Pia con la perdita del potere temporale dei Papi e l’affermazione risorgimentale della laicità dello Stato italiano; dopo la nazionalizzazione del Crispi della immensa “mano morta” di proprietà del Vaticano, la nazionalizzazione degli Istituti di beneficenza e la loro conversione in Istituti pubblici di beneficenza e assistenza (Ipab) costituenti il primo nucleo per l’istituzione della rete ospedaliera attraverso la “ riforma Petragnani” prima e quella del senatore Mariotti dopo; lo Stato Città del Vaticano ha man mano riconquistato quella posizione di preminenza sullo Stato italiano che Mussolini aveva ricondotto alla mera esplicazione della naturale funzione di cura delle anime dei credenti, con divieto di ogni forma di ingerenza politica.

In effetti, la lunga egemonia del potere democristiano nel dopoguerra e, con Moro, l’apertura dei governi di ispirazione cattolica verso il blasfemo e ateo comunismo, con cui si scoprirono inaspettate affinità elettive, hanno creato una sorta di protettorato della Chiesa sullo Stato italiano che non solo perdura ma che assume atteggiamenti sempre più penetranti.

Questa diminutio capitis dei governi finora succedutisi è conseguenza di diversi fattori: anzitutto, la presenza di parlamentari di ispirazione cattolica nei partiti che vanno da destra al centro e a sinistra e, quindi, l’interesse a non opporsi alla ingerenza politica del Vaticano sugli affari interni dello Stato italiano. In secondo luogo, mentre la laicità comporta la non ingerenza nella funzione religiosa, quest’ultima, con l'alibi che la cura delle anime investe anche la funzione politica, avrebbe la legittimazione ad ingerirsi anche nell’attività di governo. Non critichiamo, quindi, l’ascesa al potere dei Fratelli musulmani negli Stati della primavera araba.

Ne consegue una pregiudizievole commistione che, come i continui interventi della Cei dimostrano, fa sì che la Chiesa condizioni pesantemente le scelte politiche dei governi italiani, sui quali alcuna voce si leva, perché a nessun partito interessa levarla.

Siamo così pervenuti ad un governo tecnico-clerical-capitalista che paradossalmente è figlio di scelte politiche democristiano-comunista (Casini-Napolitano).

Ma ogni azione ha il rovescio della medaglia: la Chiesa sembra vieppiù interessarsi ai valori materiali che a quelli spirituali, come è dimostrato dagli scandali che investono periodicamente, da Marcinkus a Gotti Tedeschi, lo Ior, Banca del Vaticano e le trame di potere che scuotono i vertici della Cei, cui fa contrasto la flebile e quasi inesistente voce contro i massacri dei cristiani in varie parti del mondo, per non parlare dei reati di corruzione che investono anche i santi, a partire dal San Raffaele.

L’episodio, poi, delle carte segrete trafugate e rese pubbliche, ha aperto gli occhi anche ai più puri di fede cristiana: si scopre uno Stato retto da una monarchia assoluta non ereditaria dove esistono le carceri e dove il furto di un documento è punito con ben trent’anni di reclusione. Altro che perdono evangelico. Altro che i quattordici anni per un omicidio per la legge penale italiana: nelle carceri del Vaticano chi va dentro ci rimane e si butta via la chiave e, in compenso, il Papa ha promesso che pregherà per lui. In Italia, invece, rubare documenti riservati costituisce uno sport nazionale e chi lo commette riceve plausi e onori.

Ma quello che, laici o cattolici, non si aspettavano dalla Chiesa è il recente pronunciamento sulla non obbligatorietà degli ecclesiastici di denunciare alle Autorità italiane i casi di pedofilia di cui vengano a conoscenza.

E’ pur vero che l’ultimo Concordato Stato-Chiesa stipulato da Craxi, all’art. 4.4 prevede che i prelati non sono obbligati a denunciare alle Autorità italiana i reati di cui sono venuti a conoscenza, ma questo riguarda quelli conosciuti attraverso la confessione dei fedeli e non quelli di cui si sia venuti a conoscenza per altre vie. Ed è pur vero che l’art. 33 del nostro Codice di procedura penale, nel prevedere l’obbligo di denuncia da parte di categorie di pubblici funzionari, prevede la possibilità che un privato cittadino che abbia notizia di reato ha la facoltà e non l’obbligo di farne denuncia all’Autorità giudiziaria, salvo i casi in cui la legge prescriva in quali casi la denuncia è obbligatoria anche per i privati (e tra questi non è prevista – ma occorrerebbe – la pedofilia). Ma perché, allora, il Vaticano ha interpretato questa facoltà non in senso di utilizzarla per denunciare un reato di pedofilia ma nel senso di escluderla?

Un’altra occasione perduta che fa riflettere sia i credenti che i non credenti, e la Cei non dia la colpa al diavolo.

 

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► 3:58► 3:58
dailymotion.com11 nov 2008 - 4 min
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12 febbraio 2013 2 12 /02 /febbraio /2013 14:24
 
Thursday 2 august 2012 4 02 /08 /Ago /2012 02:43

 

 UNA BATTUTA DECISA A TAVOLINO

 

 

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=31420&typeb=0&Il-Papa-e-stanco-

1 agosto 2012 21:25

 

Il Papa Benedetto XVI è stanco

 

Cominciano a girare incontrollate le voci sulle condizioni di salute del Papa. E' il destino di ogni monarchia assoluta, il corpo del sovrano scrutato ogni giorno. [Francesco Peloso]

di Francesco Peloso

Benedetto XVI ha 85 anni, e comincia a mostrare segni visibili di stanchezza. Questo tuttavia sarebbe il meno, considerata l'età e la responsabilità di cui è investito. Il fatto è che, come avviene per ogni fine di regno lunga o breve che sia, si cominciano a diffondere voci e rumors sulla salute del Pontefice, cioè del sovrano.


L'uomo è anziano, ha diversi problemi - come è naturale che sia - solo che nel caso del Papa ogni particolare, ogni variazione, viene passata alla lente d'ingrandimento. Benedetto XVI non va più in Valle d'Aosta a causa dell'altitudine, lo stesso problema gli ha impedito di visitare Città del Messico quando nei mesi scorsi si è recato nel grande Paese americano. Spesso nelle cerimonie nella basilica di San Pietro usa una pedana mobile per percorrere la navata centrale, e in pubblico è apparso anche con un bastone al quale appoggiarsi.

Ora cominciano a diffondersi, incontrollate, voci sul suo stato di salute, su improvvisi peggioramenti cui sarebbe soggetto in un certo giorno, su crisi e ricoveri. E' una situazione che abbiamo già vissuto con Giovanni Paolo II e che si è verificata già in precedenza. Il fatto è che da Pio XII in poi - vale a dire dal dopoguerra in poi - i media hanno cominciato a scrutare il corpo del Pontefice, ogni suo segno, e ogni segno proveniente dai sacri palazzi per cogliere l'attimo in un cui il pontificato finisce. E' un'abitudine un po' macabra, inevitabile però quando si ha a che fare con una monarchia assoluta che tende a ridurre al minimo il tempo in cui il mondo è consapevole che c'è un'assenza di potere, che l'istituzione non ha guida, cioè che si apre il periodo della cosiddetta sede vacante.

Un paio di giorni fa, in serata, si è diffuso un allarme improvviso circa il peggioramento delle condizioni di salute del Papa. Un vorticoso giro di telefonate, di smentite, di voci appunto non verificabili. Ciò che invece abbiamo visto con i nostri occhi è un'ambivalenza: domenica 30 luglio, all'angelus celebrato a Castel Gandolfo, il Papa era in forma. La cerimonia si è svolta come di consueto all'interno del cortile del Palazzo apostolico gremito di fedeli. Ratzinger ha salutato, parlato e scherzato con la gente.

Poi sono arrivate le notizie di cui sopra. Oggi si è svolta l'udienza generale. Il Papa è a Castel Gandolfo dall'inizio di luglio, per tutto il mese passato ha interrotto le udienze generali che sono riprese il primo agosto. Questa mattina Benedetto XVI è apparso - a distanza di soli tre giorni dall'ultima apparizione pubblica - affaticato, provato, forse anche piegato dal caldo; l'udienza è durata in tutto venti minuti scarsi, troppo poco anche per un'udienza estiva.

Dunque il Papa è visibilmente stanco ed è cominciato quel lento stillicidio di informazioni e fughe di notizie circa la sua salute.

Altre fonti parlano di un Papa "malato" - ma questo appunto è noto - e soprattutto scoraggiato dalla crisi della Curia e dallo scandalo di Vatileaks con tanto di processi e inchieste interne. Il declino dell'istituzione, insomma, coincide con la crisi di un uomo, anziano, certamente dal profilo conservatore, che ha provato a fare un po' di pulizia nella Chiesa senza riuscire però a 'riformare' quella Curia romana ormai inadatta a rappresentare la complessità della Chiesa universale. Una Curia che di fatto lo ha combattuto dopo averlo eletto credendo di vedere in lui un altro esponente del potere assoluto della Chiesa. Ratzinger non ha risolto l'ambiguità: essere difensore del sistema ecclesiale così come esso è strutturato, e allo stesso tempo volerne correggere abitudini, costumi, culture, funzioni. E' quel tentativo di riformismo dall'interno, tipico dei sistemi autocratici, che non riesce poi a fiorire, che resta imprigionato in una serie infinita di contraddizioni.

Resta il dramma che si consuma ogni volta, nei sacri palazzi, quando l'argomento 'salute' del Pontefice diventa inevitabile. Navarro Valls negò fino all'ultimo, anche con maestria, la verità sulle condizioni di salute di Wojtyla. Celebre l'episodio narrato ai giornalisti di tutto il mondo quando il Papa polacco non era più in grado di ingerire nulla ormai agli ultimi giorni di vita; nell'occasione Navarro raccontò alla stampa mondiale di come Giovanni Paolo II avesse fatto colazione mangiando ben 12 o 13 biscottini.

A settembre Ratzinger dovrebbe comunque andare in Libano per un viaggio di tre giorni. Nulla ancora indica che la visita non si svolgerà. Gli alti e bassi proseguiranno, vedremo di nuovo il Papa sorridente e di nuovo abbattuto. Il tramonto sarà più o meno lungo, ma le manovre per il dopo di certo sono già iniziate.

 

► 5:25► 5:25
www.youtube.com/watch?v=oNtUu67ePmg22 gen 2009 - 5 min - Caricato da gschuldiner


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12 febbraio 2013 2 12 /02 /febbraio /2013 08:11
   

MARTEDI’ GRASSO

 
 
Tuesday 5 april 2011 2 05 /04 /Apr /2011 05:23

Caro Gino, ha detto Adriana Zarri che fra me e te si svilupperà un romanzo epistolare sulla falsariga delle “Lettere di Jacopo Ortis” del Foscolo o dei “ dolori del giovane Werther “ di Goethe e che lei farà sia da moderatrice che da ispiratrice.

Carissimo Gino, mi sono svegliato stamani con questa eco dei pensieri.

Ha detto Adriana che l'eco questa volta non è quella dei miei pensieri, bensì delle tante vittime di Nostra Matrigna Chiesa, che chiedono ad Adriana di poter parlare.

L'oggetto della nostra conversazione odierna concerne il Conclave, dove si riuniscono i Cardinali, per eleggere il Papa.

Adriana mi ha riferito che Gesù sta correndo ai ripari, affinché il conclave non diventi veramente una sala chiusa a chiave, dove non viene più fatto entrare lo Spirito Santo.

Se così accadrà, assisteremo al suicidio della Chiesa, come quello di Girolamo (Jacopo) Ortis. Tu sei invece il Foscolo, deluso nell'amore  per la tua Chiesa.

Io sarei  Lorenzo Alderani, l'amico di Ortis, che do alla stampa le lettere.

Oggi la questione verte tutta intorno ai Signori Cardinali, “madri per gioielli, matrigne per l'amore”.

A Gesù non sta bene che in Conclave prendano posto quei cardinali, che conducono una doppia vita, amorale ed in netto contrasto con i Suoi insegnamenti.

Gesù vuole che l'attuale Papa, prima di morire, compia l'estremo sacrificio, perché sarà per quello se si salverà l'anima  e  si  meriterà  il  nome  che  si  è  scelto.

Gesù chiede  che Joseph Ratzinger, anche a costo di dover morire per mano del suo Bruto, smascheri tutti quei cardinali, e ce ne sono anche a livello nazionale, che conducono doppie  e triple vite,  che non dovranno più sedere nel prossimo Conclave, perché sono i traditori della voce dello Spirito Santo e non i suoi fedeli  interpreti.

Adriana Zarri ha detto che Ratzinger ne conosce molti e dovrà fare presto, se gli preme la salute della Chiesa di Cristo, altrimenti tutto finirà a schifio o a tarallucci e vino e di cardinali ebbri e crapuloni, che amano gozzovigliare ce ne sono.

Ha detto Adriana Zarri, che se Papa Benedetto riuscirà a fare una scrematura o scematura dei cardinali indegni, siamo a cavallo di un asinello, quello su cui Gesù entrò trionfalmente come Messia in Gerusalemme, cinque giorni prima della Sua morte.

Se invece si rifiuterà per paura di perdere la sua vita, Gesù ha detto che Ratzinger sarà il Suo cavallo di Troia.

Ciao, caro  Amico del mio cuore, Gino, alla prossima lettera.

 

Tuo Riccardo

 

www.dailymotion.com/.../xodzjf_il-carnevale-la-nuvol...
06/feb/2012
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12 febbraio 2013 2 12 /02 /febbraio /2013 04:00

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-54999

 

 

 Riprendi le tue ali

 

 

Amore è
restituirti le ali
che si erano
impigliate
dolcemente
su di me,
perché
tu possa volare
verso un futuro
che io
non posso darti!

Amore è
piangere
al pensiero
di altre labbra
che sfioreranno
le tue,
sperando
tuttavia
che possano realizzare
i tuoi sogni di donna!

 

Nicola Lo Conte

 

► 3:04► 3:04
youtube.com28 dic 2011 - 3 min - Caricato da veronicagioele1

 

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11 febbraio 2013 1 11 /02 /febbraio /2013 20:59

 

 

http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-personali/poesia-135933

 

 

 

Donare amore

Non c'è più bel gesto che donare amore.
Non c'è ricchezza che possa eguagliare
il bene che ad un uomo si può fare,
quando col tuo affetto gli riempi il cuore.

A volte, sai, basta una carezza,
o semplicemente fare un bel sorriso
ad un vecchietto che vuol tenerezza
per farlo sentire come in Paradiso.

A chi ti è vicino, oppur lontano,
basta solo tendere una mano,
ed aiutarlo se ne avrà bisogno,
per dargli, almeno, un minimo sostegno.

Se puoi, dona anche un po' di pane;
non essere restio col danaro,
lascia questo compito all'avaro
che mai avrà, nel cuor, sembianze umane.

Fare un bel gesto ti fa sentir speciale,
col cuore che ti batte forte in petto;
ti fa sembrare un Principe Reale
anche se, invece, hai dato solamente affetto.

Anche tu ne potrai aver bisogno, nei momenti bui,
un giorno o l'altro, dell'aiuto altrui.
Fai del bene, perciò, senza timore
e dai il massimo quando doni amore.

 

Luigi Bellotta

 

 

  Mina - L'ultimo gesto di un clown - YouTube

www.youtube.com/watch?v=I6un8SbxbO4
06/mar/2011 - Caricato da rinoreder

 

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11 febbraio 2013 1 11 /02 /febbraio /2013 15:17
Wednesday 16 may 2012 3 16 /05 /Mag /2012 14:52

 

 

Thursday 14 july 2011 4 14 /07 /Lug /2011 09:27

 

 

Bishop Alberto Silvani
Bishop of Volterra

 

 

 

Events

 

Date Age Event Title
6 Sep 1946 64.84 Born Virgoletta di Villafranca
3 Oct 1970 24.1 Ordained Priest Priest of Pontremoli, Italy
23 Feb 1988 41.5 Incardinated Priest of Massa Carrara-Pontremoli, Italy
8 May 2007 60.7 Appointed Bishop of Volterra, Italy
29 Jun 2007 60.8 Ordained Bishop Bishop of Volterra, Italy
Please contact the Bishop through the Diocese of Volterra.

 

  • a priest for 40.77 years
  • a bishop for 4.03 years
Episcopal Lineage / Apostolic Succession:
youtube.com5 min - 11 ott 2010 - Caricato da TRULY74
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11 febbraio 2013 1 11 /02 /febbraio /2013 15:05
Monday 28 may 2012 1 28 /05 /Mag /2012 12:08
File:Stemma alberto silvani.jpg
 
Wednesday 15 february 2012 3 15 /02 /Feb /2012 16:24

 

LETTERA AL VESCOVO EMERITO DI IVREA LUIGI  BETTAZZI  DA PARTE DELLA TEOLOGA EREMITA ADRIANA ZARRI

 

CARO LUIGI, MI CHIAMO RICCARDO E SONO L’ALIMENTATORE DEL BLOG NELSEGNODIZARRI, CHE HO CREATO SU ISPIRAZIONE DELLA TEOLOGA EREMITA ADRIANA ZARRI, A CUI ERI COSI’ TANTO LEGATO DA UN PROFONDO SENTIMENTO DI AMICIZIA.

OGGI ADRIANA MI HA FATTO VISITA E MI HA PARLATO DI TE.

HA DETTO ADRIANA CHE TI DEVI DARE  FINALMENTE UNA MOSSA E DEVI CONTRIBUIRE ANCHE TU PER SOLLECITARE LA RIABILITAZIONE DEL FONDATORE DEI SERVI DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, PADRE GINO BURRESI,  DA PARTE DI PAPA BENEDETTO XVI.

ADRIANA HA DETTO CHE DOBBIAMO BATTERE IL FERRO  FINCHE’  E’ CALDO  E FINO A QUANDO PAPA BENEDETTO XVI SIEDERA’ SUL SOGLIO PETRINO, POICHE’ SE  EGLI EFFETTIVAMENTE SI DIMETTERA’, COME HAI PREVISTO TU, QUANDO LO PESCHI PIU’?

HA DETTO ADRIANA ZARRI CHE SE DAL PROSSIMO CONCLAVE DOVESSE DISGRAZIATAMENTE USCIRE COME PAPA IL CARDINALE  DI MILANO ANGELO SCOLA, PADRE GINO BURRESI CADREBBE DALLA PADELLA NELLA BRACE, PERCHE’, HA DETTO ADRIANA, IL CARDINALE SCOLA HA ANCOR MENO ATTITUDINE  AL COMANDO DEL CAPITANO  FRANCESCO SCHETTINO, CHE HA FATTO NAUFRAGARE NIENTEMENO  CHE LA NAVE CONCORDIA.

FIGURIAMOCI QUELLO CHE ACCADREBBE ALLA CHIESA DI GESU’ CRISTO, GIA’ TRABALLANTE E IN PERFETTA DISCORDIA, SE A GUIDARLA FOSSE IL CITATO CARDINALE !

SAREBBE LA ROVINA DELLA CHIESA E ANCHE IL CARDINALE SCENDEREBBE PER PRIMO DALLA BARCA, LASCIANDOCI AFFOGARE.

SEMBREREBBE INVECE CHE CON LA RIABILITAZIONE DI PADRE GINO BURRESI SI POSSA SCONGIURARE IL PEGGIO, PER CUI ADRIANA ZARRI, IN VIRTU’ DELL’AMICIZIA CHE HA ANIMATO I VOSTRI RAPPORTI, TI INVITA A RIMBOCCARTI LE MANICHE E A COOPERARE PER LA COMPLETA REINTEGRAZIONE DI PADRE GINO BURRESI NELLA CHIESA.

ADRIANA ZARRI  &  RICCARDO SANTE MARIA FONTANA

► 5:04► 5:04
www.youtube.com/watch?v=tlxaJpjOwIE24 ago 2010 - 5 min - minafan51
Album: The Platinum Collection, Vol. 2 (2006)
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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