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28 febbraio 2013 4 28 /02 /febbraio /2013 05:03

 

    

AL PAPA EMERITO SUA SANTITA' BENEDETTO XVI

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-27567

 

avanti comunque

   

senza rifugio
nessuna possibile sosta
acque minacciose
e venti turbinosi
avanti
fino a che la meta non svanisce
ed anche il senso dell'agire
perde la consistenza
solo sorretto
da una sfocata immagine
biancastra
che racchiude
due flebili sagome
che però racchiudono
forse
tutta la storia

 

Giuliano Paolini

 

 

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www.youtube.com/watch?v=zic0EnCa004
31/mag/2010 - Caricato da grandeur62
Mina - Solo se sai rispondere - YouTube 

 

 

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27 febbraio 2013 3 27 /02 /febbraio /2013 06:46

 

 

http://www.poesianuova.it/poesia.php?poesia=87170&t=Ti+seguir%C3%B2 

 

 

  Ti seguirò

 

Ti seguirò

 

Immobile sulle ali della libertà
Vedo il mondo molto in basso.
Vertiginoso: capovolto ed inclinato, immenso,
Immerso nell'azzurro Oceano.

E timore mi attanaglia di lasciarmi andare
Attraverso leggi fisiche mai esperite
Reazioni sconosciute ed impossibili.

Mi tengo stretto al limite
A un passo dal celeste vuoto abissale,
Dalle eterne aurore dei corpi siderali,
La paura secolare di volare.

Sfidare il cielo il mare e le sue leggi,
Mutare in aria ed acqua
Tra dolci discese e fulminee picchiate
Esplorando la geografia segreta dell'anima,
La solitudine dei luoghi abbandonati.

Immergersi infine nel centro del cuore
Contemplare la bellezza oltre il velo dell'illusione:
Dalle acque verdi qualcosa emergerà;
Sfuggevole, evanescente.

 

Marco Marino

 

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www.youtube.com/watch?v=QhRLS_qW8fg
05/nov/2007 - Caricato da fab3r1968

 

       

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27 febbraio 2013 3 27 /02 /febbraio /2013 05:58

 

 

http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-21251

 

 

Ricordi

Non mettermi fra le cose
Che durano un istante
E in un attimo si dissolvono.
Non mi abbisognano
Apparenze dettate da rispetto
O donate con affetto
Ma levigate come pietre
Su cui l'acqua scivola
E lascia tracce piatte.
Non scrivere il mio nome
Su una foglia che un tornado
Porti lontano dai tuoi pensieri.
Ma scrivilo in un angolo del cuore
Affinché la tua mente
Solcando quei sentieri
Ritrovi le orme del mio amore.
E allora, anche se diverrò un granello
Di sabbia nel deserto
Uguale a tutti gli altri
O sarò un anfratto di un ricordo
Io respirerò nel tuo respiro
E il mio orizzonte anche se triste
Avrà sempre la dolcezza del tuo sguardo.

 

Oliviero Widmer Valbonesi

 

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www.youtube.com/watch?v=b9sqAmWFH4w
24/giu/2009 - Caricato da ParisIlary
 

 

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26 febbraio 2013 2 26 /02 /febbraio /2013 12:47

 

 

Mal di voce  

 

  Nucci A. Rota

  Aracne editrice S.r.l.

 

 

 

Cap 10

Alina, Amina, Raf

 

 

  

Alina, Amina, Raf

 

Un giorno di fine novembre, dopo una decina di anni dall’esperienza del coro, Blanche telefonò a Vittoria per dirle che casualmente aveva incontrato Alina per strada ed avevano deciso di fare una cena invitando anche lei.

«Dove abita Alina»?

«Dove abitano, vorrai dire»?

«Perché con chi abita» ?

«Alina, ha già una bambina e vive con un musicista nel quartiere ticinese».

«Andiamo insieme, cosa pensi di portarle»?

«Prenderemo un dolce».

Vittoria mentre si preparava si sentiva a disagio, non sapeva bene cosa indossare, si cambiò un paio di maglioni, e finì per scegliere quello più banale, sapeva di non poter certo competere con il magnifico gusto di Alina. La sera era piuttosto fredda e l’appuntamento con Blanche era ad un paio di fermate dal metro.  

Blanche era invece piuttosto elegante ed anche truccata, guidava una utilitaria ben tenuta, le disse:

«sali e quando vedi una pasticceria dimmelo».

Presero uno strudel di mele e chiesero al pasticcere se conosceva la via dove abitava Alina. Lui disse che si doveva quasi uscire dalla città, anche se la direzione era ancora il quartiere Ticinese.

Alina, Raf e Amina abitavano nella classica casa di ringhiera, si saliva una scala in pietra di beola e si arrivava su di un ballatoio su cui si affacciavano diversi appartamenti. Il loro, anche se piccolissimo, era pieno di atmosfera. Un unico locale con un grande soppalco. Sopra vi era la zona notte, mentre sotto vi era un tavolo piuttosto ampio che serviva a molti scopi. In un angolo vi erano parecchi spartiti, nell’altro una serie di utensili che si intuiva servissero per Amina la quale non aveva ancora compiuto il primo anno di età. Vi erano anche dei tessuti, sempre sul tavolo, che lasciavano immaginare una qualche attività sartoriale. Alina infatti aveva iniziato un’attività come stilista di una piccola sartoria artigianale e prima che nascesse la bimba era un lavoro che le dava delle belle soddisfazioni.

Alina sembrava felicissima di rivedere le due vecchie amiche del coro e dopo averle abbracciate con entusiasmo le presentò a Raf, dicendogli:

«sono le persone di cui ti ho spesso parlato, abbiamo passato alcuni anni assieme nel coro di voci bianche».

 

 
► 5:22► 5:22
youtube.com3 apr 2011 - 5 min - Caricato da alessialoveanto
 
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25 febbraio 2013 1 25 /02 /febbraio /2013 09:30

 

  http://www.rossovenexiano.com/blog/averti-addosso

 

 

13_pop-corn-et-madeleine_v2

         

Averti addosso

 

Manuela Verbasi

 

Viaggiano nelle stazioni e stanno ai treni gli amori tratteggiati di distanze, perdono il biglietto e viaggiano clandestini. Sono lenti ballati nei tacchi a spillo, su pianerottoli in penombra. Tasche scucite dove perdere gli spiccioli, chewingum appiccicati ai marciapiedi, cenere dispersa. Sono spalle ai muri degli angoli di sera, le mani nei cappotti al centro dell'inverno. Sono corse a piedi scalzi sull'erba se è primavera e l'aria profuma di arcobaleni nel petto a incorniciare un cuore che ribatte la vita, nei raggi di sole sugli occhi  a sorridersi. Il brandy nel sangue di un cioccolatino, la ciliegia annegata nello stupore di un abbraccio nudo, il nero fondente a riempire la bocca d'amara dolce estasi e labbra gonfie e rosse di morsi o di rossetto. 

 

 

www.youtube.com/watch?v=plqHZ-Rebcc
16/ott/2010 - Caricato da sabrinamagica
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23 febbraio 2013 6 23 /02 /febbraio /2013 06:42
 

 

E' L'ORA DI UN PAPA ITALIANO

 

Stemma di Alberto Silvani

Fatto 30, si può fare 31
È una frase attribuita a papa Leone X. Nel 1517, dopo aver indetto un concistoro per la nomina di trenta cardinali, si rese conto di aver lasciato fuori dal conto un religioso del quale aveva la massima stima. Così: un po’ giocando sull’infallibilità, un po’ per non adeguarsi alle maglie strette di uno schema prestabilito, le ordinazioni cardinalizie aumentarono di un’unità” [Treccani.it 
 
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Alberto Silvani
Biografia
Frequenta le scuole medie ed il ginnasio presso il seminario di Pontremoli, spostandosi poi dal 1962 al 1967 presso il seminario di Parma dove frequenta il liceo ed inizia gli studi teologici. Si trasferisce poi a Roma fino al 1971, ottenendo la licenza in teologia presso l'Università Gregoriana. Il 17 dicembre 1985 si laurea in filosofia all'Università Statale di Genova, con una tesi sull’ideale di perfezione in Jacques Maritain.

Ordinato sacerdote il 3 ottobre 1970, diviene per due anni assistente nel Collegio Vescovile e aiuto al parroco del Duomo di Pontremoli. Nel 1972 è inviato parroco a Gassano, e nel 1987 a Corlaga e Treschietto, dove rimane fino al 1992. Nel frattempo, dal 1987 al 2005 è vicario generale della diocesi di Pontremoli, che diviene nel frattempo diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. L'8 maggio 1992 è nominato prelato di Sua Santità. Dal 1996 al 2005 è rettore del Seminario Maggiore di Massa Carrara - Pontremoli. Nel 2005 diventa parroco di Avenza.

Dal 1976 al 1998 è docente di Latino e Greco al Liceo Vescovile Paritario di Pontremoli, di cui diventa preside nel decennio 1997-2007.

L'8 maggio 2007 viene eletto vescovo di Volterra, ricevendo la consacrazione episcopale il 29 giugno seguente a Pontremoli.

 

www.youtube.com/watch?v=qryElykX5jU
12/nov/2008 - Caricato da Ilmondodiaxel
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21 febbraio 2013 4 21 /02 /febbraio /2013 05:37

 

 

http://www.poesianuova.it/poesia.php?poesia=195584&t=modo+mio

 

A modo mio

 

A modo mio

Laura Marchetti

 

 

Saranno quegli occhi
che non mi stanco mai di guardare
che ti assomigliano,
sarà il regalo più bello che abbia
mai ricevuto
stringere le mani di un figlio,
sarà quel silenzio che accoglie
le mie incertezze,
sarà quell'aver da sempre accettato
tutte le mie stranezze,
sarà quella luce che nonostante
il tempo continui a tenere accesa,
sarà la vita insieme che è stata spesa,
che tutti i giorni passati sono come fiumi
diretti verso il mare
dove la vita insieme diventa un'isola
verso cui approdare,
per questo volevo dirti
in questo giorno speciale
a modo mio
grazie di essere il padre dei miei figli
là dove viaggia il tuo cuore
ci sono anch'io

 

www.youtube.com/watch?v=uIFHzCTD0sY
12/gen/2009 - Caricato da KailaChaos

 

 

 

 

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21 febbraio 2013 4 21 /02 /febbraio /2013 05:13

 

 

http://www.tempi.it/famiglia-cristiana-con-un-sondaggio-dubita-sul-cardinale-mahony-al-conclave

 

 

Famiglia cristiana con un sondaggio dubita sul cardinale Mahony al Conclave

 

Famiglia cristiana chiede ai propri lettori in un sondaggio se è opportuno che il cardinale Mahony partecipi al Conclave. Uno strano modus operandi per una notizia nota dal 31 gennaio.

 

 

Il cardinal Roger Mahony è degno di partecipare al Conclave? Lo chiede Famiglia cristiana. Il sondaggio aperto del settimanale dei paolini dedica la homepage del proprio sito web al caso dell’arcivescovo emerito di Los Angeles.
Il cardinale, che a norma del codice canonico si è ritirato dopo aver compiuto i 75 anni d’età, è sotto tiro dagli inizi degli anni 2000, cioè da quando è scoppiato il caso americano sulle molestie sessuali che ha significato per la Chiesa statunitense un ammontare, fra risarcimenti e spese legali, intorno ai 3 miliardi di dollari.

VECCHIA STORIA. Famiglia cristiana ha riportato la notizia che al cardinal Mahony è stata tolta la possibilità di esercitare gli atti propri del Vescovo titolare: fatto che in verità accadde il 31 gennaio scorso e prima della rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI. In quella data, l’arcivescovo di Los Angeles, monsignor José Gomez comunicò al suo predecessore, a causa dei problemi di insabbiamento dei casi di pedofilia di alcuni sacerdoti e che lo porteranno nei prossimi giorni nei tribunali della California, di «averlo privato da ogni incarico amministrativo o pubblico».

COSA DICE IL DIRITTO CANONICO. Dal punto di vista del diritto canonico, significa che atti liturgici come l’ordinazione dei nuovi diaconi e presbiteri, i battesimi, le cresime e i matrimoni che sono in capo al vescovo titolare della diocesi, non potranno essere celebrati dal cardinal Mahony nonostante il suo status. Il punto sta proprio qui: Roger Mahony rimane cardinale di Santa romana chiesa e come tale ha il diritto di pontificare e di participare al Conclave. L’atto di sospensione al collegio cardinalizio spetta al Papa che lo presiede. Lascia stupiti come il settimanale diretto da don Antonio Sciortino si sia scaraventato sull’argomento per due ragioni: la tempistica e il modus operandi del sondaggio. Che si aspetta Famiglia cristiana, di fare le veci del Papa? La partecipazione di Mahoney al Conclave può anche non essere opportuna, ma è certo che il sondaggio è un modo furbo e brutale per solleticare gli istinti belluini dei lettori.

MAHONY ARCIVESCOVO. La figura di Mahony è stata molto criticata in passato. Innanzitutto all’interno dell’attuale Conferenza episcopale americana che sta vivendo un momento di grande unità sotto la guida del cardinale di New York, Timothy Dolan. Il cardinal Mahony è considerato un progressista – da arcivescovo voleva essere chiamato Roger e non voleva il titolo di eminenza– che ha impostato tutto il suo mandato nella città degli angeli sui temi di natura sociale. È accusato di essere stato eccessivamente leggero nella gestione dei casi di pedofilia (è accusato di aver insabbiato 129 casi) e poco attento alle battaglie della Chiesa americana come la difesa del concetto di famiglia uomo-donna.

 
www.youtube.com/watch?v=bu_wR2R_C5Y
03/dic/2009 - Caricato da baccano82

 

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21 febbraio 2013 4 21 /02 /febbraio /2013 03:58

 

 

http://www.giacomopapasidero.it/index.php/cosa-vuol-dire-perdonare/

 

 

Cosa vuol dire perdonare

 

 

Il perdono è una dei valori più difficili da vedere e realizzare concretamente nella nostra vita, perché presuppone un notevole coraggio e una grande dose di amore incondizionato.

Sebbene a volte sia visto come un “cimelio”di tipo religioso, il perdono rappresenta un punto fermo anche di tutte le correnti filosofiche incentrate sull’amore, poiché il perdono è una delle massime espressioni possibili di amore.

Perdonare, etimologicamente col significato di concedere, condonare, vuol dire “rinunciare alla vendetta o a qualsiasi rivalsa nei confronti di chi ci ha fatto del male, dimenticare, scordare”.

Leo Buscaglia, ne “La coppia amorosa” dice che “perdonare è un atto della nostra volontà, una scelta deliberata”, ovvero un “dono” che concediamo a chi ci ha fatto del male per il semplice fatto di volerlo. Nel Vangelo Gesù comanda a Pietro di perdonare suo fratello “…77 volte 7”, vale a dire sempre, senza un limite.

Paolo Ferrucci, ne “La forza della gentilezza”, dice che perdonare è “una decisione unilaterale (perché dipende solo da ciò che succede dentro di me) e illogica (perché i conti non tornano)” , condividendo quanto detto sinora, ovvero del perdono come atto di libertà individuale che dipende solo ed esclusivamente da me.

L’idea che il perdono possa essere un processo relazionale dipendente dalla volontà di chi ci ha offeso, il quale deve chiedercelo agendo per riparare al danno subito, non mi piace, perché si traduce in uno scambio, un commercio (che mi ricorda la vendita delle indulgenze), oppure in una sorta di dipendenza tra chi è stato perdonato e chi ha perdonato, che si pone in una posizione di superiorità.

Perdonare non ha a che vedere con la giustizia, poiché la giustizia si traduce nell’applicazione di regole (più o meno “giuste”) e punizioni in relazione ai comportamenti umani, il perdono è la scelta di cancellare il danno e l’offesa subite.

Perdonare vuol dire lasciare che la giustizia faccia il suo corso senza pretendere “vendetta” per il torto subito. Il perdono è un atto di amore; la volontà di punire, il “bisogno” che soffra chi ha fatto del male, invece, non è amore, ma vendetta, mascherata, con un abito elegante, così ben truccata da entrare quotidianamente nelle nostre vite senza farsi riconoscere e per questo molto più pericolosa.

È sempre possibile perdonare, tutti possiamo perdonare, se vogliamo farlo, se troviamo abbastanza forza e amore.

Siamo abituati, ed educati, non a perdonare ma a voler vendetta, a rinfacciare il male subito, a condannare e giudicare gli altri sentenziando la loro cattiveria e malvagità. Per perdonare dobbiamo essere capaci di guardare a chi ci ha offeso come a noi stessi, riuscire a comprendere e accettare senza condannare.

 

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youtube.com18 set 2012 - 4 min - Caricato da ADGvideographicsHD

 

 

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20 febbraio 2013 3 20 /02 /febbraio /2013 05:33

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-13471

 

 

 

 Oltre le apparenze

  

Servono occhi diversi
per guardare oltre l'apparenza,
per cogliere le mille facce
d'una realtà ancora misteriosa,
aprire lo scrigno dell'imponderabile
e rovistare fra i sogni, le sensazioni,
le paure, i turbamenti.

Non è solo il visibile ciò che esiste:
c'è l'energia della nostra mente
che si libera nell'etere e vaga
e s'intreccia con l'altrui pensiero
e vive essa stessa al di fuori di noi
e dopo di noi e diventa eco,
diafano spettro del nostro passaggio.

Un oceano di onde cerebrali,
un'immensa energia che forse qualcuno
un giorno potrà soggiogare
fino a spostare le montagne
e leggere come in un diario
le enigmatiche tracce della mente,
carpire il mistero dell'umano pensare.

  

Ignazio Amico

 

 

► 4:05► 4:05
youtube.com7 Sep 2011 - 4 min - Uploaded by SaraPC80
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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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