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9 febbraio 2013 6 09 /02 /febbraio /2013 07:16

 

  http://gaia22.scrivere.info/index.php?poesia=100753&t=Le+porte+del+cuore...-

 

 Poesia di Gaia 22 Tiziana Porcelli

 

Le porte del cuore...-

 

 

 

Mi guardi... m'osservi
mi scruti in silenzio
lo so... io lo sento
quel che senti dentro

Vorresti parlarmi
e dirmi il tuo amore
ma... mentre il tuo cuore
or sembra impazzire
nulla dalla tua bocca
mi riesce d'udire


Ti guardo... t'osservo
ti scruto in silenzio
lo sai... tu lo senti
quel che sento dentro

Allor t'avvicini
con lieve tremore
mi guardi... ti guardo
e sento il tuo dire
sento sgorgare parole d'amore
le dici in silenzio
ma fanno rumore

Ti amo... mi ami
non servon parole
le dicono i cuori
che battono forte
e aprono adesso
le loro porte

   

► 5:00► 5:00
youtube.com14 ott 2007 - 5 min - Caricato da mariof54

 

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8 febbraio 2013 5 08 /02 /febbraio /2013 03:56

 

 

http://www.paroledelcuore.it/poesia.php?poesia=72573&t=

 

Immagineg.jpg

Amore incompiuto

  

  

 

You Dont Know Me

 

 

 

 

e dentro questo corpo vuoto
ormai appassito
cerco
briciole di pane spezzettato
cibo che ogni cane abbandonato
sazia più di un pasto mai avuto
graffia la crosta secca
dentro il petto
sbriciola
ogni residuo di rispetto
sazia quel che resta del tuo corpo
ombra spezza ossa
mentre gioco
vittima di questo amore incompiuto
vivo
quando tutto ormai è vissuto

 

www.youtube.com/watch?v=nd8js2RjVdo
04/ott/2011 - Caricato da giorgiosicuro

 

 
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7 febbraio 2013 4 07 /02 /febbraio /2013 03:38

 

 

http://www.ewriters.it/leggi.asp?W=54298

 

 

La quercia abbattuta (foto Anna Guaita)

 

 

 sorridi

 

 

Non ti abbattere amico mio,
quando pensi alla tristezza
come morte apparente,
sorridi,
sì sorridi e guardati allo specchio,
vedrai il tuo riflesso
gioire per te.
vedrai nuova luce
nei tuoi occhi,
e sicurezza
nei tuoi gesti.
vedrai che tutto ciò che hai fatto
aveva una ragione;
vedrai il nuovo te
cambiato, maturato,
più forte e deciso,
rinato,
dalle ceneri
di un amore frantumato.
Non chiudere gli occhi amico mio,
continua a guardare,
pensa a ciò che hai donato,
pensa alle cose belle che hai fatto,
ai piccoli gesti,
alle grandi imprese,
alle persone che hai incontrato,
quanta fortuna hanno avuto.
Immaginati come un segno indelebile,
impossibile da cancellare,
unico, speciale,
questo sei stato.
Ora vai,
esci là fuori,
mostra te stesso
e goditi quel momento...
Sorridi sempre amico mio!

 

 

Thereader

 

www.youtube.com/watch?v=c7zV8eljMaI
26/giu/2009 - Caricato da toro7272

 

 

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6 febbraio 2013 3 06 /02 /febbraio /2013 05:37

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/a/attilio-bertolucci   

 

6223inverno.jpg 

  

La neve (Attilio Bertolucci)

 

Come pesa la neve su questi rami

come pesano gli anni sulle spalle che ami.

L'inverno è la stagione più cara,

nelle sue luci mi sei venuta incontro

da un sonno pomeridiano, un'amara

ciocca di capelli sugli occhi.

Gli anni della giovinezza sono anni lontani.

 

(Da Le poesie, ed. Garzanti)

 

 

► 4:44► 4:44
youtube.com23 lug 2011 - 5 min - Caricato da msca069

 

 

   
 
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6 febbraio 2013 3 06 /02 /febbraio /2013 04:49

 

Mal di voce  

 

  Nucci A. Rota

  Aracne editrice S.r.l.

 

 

 

Cap 9

Il corso riabilitativo per la "guarigione" dalla balbuzie

 

 

Il 20 ottobre arrivò. Era una bella domenica piena di sole ma con i colori già autunnali che, pur vivendo in una città come Milano, non ti fanno rimpiangere l’estate appena finita.

Vittoria si alzò molto presto e disse al papà che voleva andare sola, anche perché questa sarebbe stata la situazione dei giorni successivi.

Arrivò con circa quindici minuti di anticipo ma si accorse che davanti al portone c’erano già un paio di persone che sembravano aspettare come lei. Quando Vittoria si decise a suonare il citofono dello studio, al professore disse il suo nome e cognome il professore aprì e si accorse che i due ragazzi approfittarono per entrare anche loro.  

Salirono insieme sull’ascensore e scesero allo stesso piano, senza scambiarsi né uno sguardo né una parola, tutti concentrati sulla punta delle loro scarpe. Sul pianerottolo il prof era sulla porta dello studio e li accolse con:

« buongiorno ragazzi», spalancando la sua grande bocca.

Si accomodarono tutti e tre in sala d’aspetto e di lì a poco arrivarono gli altri quattro.

Vittoria notò subito che solo un ragazzo aveva circa la sua età, gli altri erano tutti più grandi di lei, per non parlare della signora che poteva avere circa l’età di sua madre.

Lucilla, questo era il nome della signora, arrivava da una località del lago di Como, era una donna molto simpatica ed anche molto pratica. Lavorava nel settore tessile come operaia e disse subito che la balbuzie era l’aspetto della sua vita che più l’aveva fatta soffrire, per cui ai figli, che ormai grandi le domandarono cosa volesse per il suo ultimo compleanno lei rispose:

Voglio che mi paghiate un corso per smettere di balbettare, anche se sono già un po’ vecchia per queste cose.

Angela arrivava dalla provincia di Cremona, era una rampante trentenne che lavorava in banca. Il suo look era decisamente aggressivo, tacchi molto alti, sempre qualche capo maculato ed una serie di collane molto sonore. La sua balbuzie, pur evidente, non sembrava aver interferito così tanto nella sua vita, questo almeno era parso a Vittoria il primo giorno.

Poi c’era Tommaso un ragazzone, molto balbuziente, già laureato in economia ed al suo primo impiego, a cui era stato detto che la sua scarsa fluenza gli avrebbe impedito di fare carriera, cosa a cui lui teneva tantissimo, motivo per cui si era iscritto al corso.  

Nicola era l’altro adolescente, non aveva una grande balbuzie ma il suo viso si contraeva in varie smorfie tutte le volte che apriva bocca per parlare. Nicola era anche molto irrequieto, trovava mille scuse per alzarsi, muoversi, chiedere la parola piuttosto che anticipare la pausa.

Walter, era invece un gran bel ragazzo, almeno agli occhi di Vittoria, con lineamenti quasi femminili, un portamento molto signorile e una leggera balbuzie ma, da quel che si capì durante il corso, affetto da piccoli attacchi di panico quando doveva iniziare una con-versazione piuttosto impegnativa con sconosciuti. Walter lavorava nella ditta del padre ed era prossimo al matrimonio. Non voleva portare in dote la sua balbuzie, così si espresse circa la motivazione a seguire il corso.

Andrea era invece un signore molto magro, piuttosto miope ed anche molto riservato, tutte le volte che prendeva la parola, perché sollecitato, oltre a balbettare diventava rosso come un pomodoro maturo, disse che la sua balbuzie gli aveva impedito di stabilire delle relazioni con le donne ed era stanco di questa situazione, voleva una donna, si espresse proprio così.

 

► 5:09► 5:09
youtube.com25 mag 2011 - 5 min - Caricato da StefanJackTheOne
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5 febbraio 2013 2 05 /02 /febbraio /2013 04:05

 

 

http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=1efc

 

Innamorati con gli occhi al cielo la notte di San Valentino.
   

 

"Quando il tuo amore non produce amore reciproco e attraverso la sua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura."

   

 

► 4:09► 4:09
youtube.com22 nov 2012 - 4 min - Caricato da gabnev700

 

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4 febbraio 2013 1 04 /02 /febbraio /2013 04:35

 

 

 

http://www.raccontioltre.it/10951/amico-2/

 

Safe_image_large

 

Amico

 

Tu amico, tu maschio,

tu che rinneghi la tua parte femminile,

quel bisogno di tenerezza e dolcezza.

Tu stai di fronte a me,

sotto la tua corazza di virilità,

hai paura che io ti penetri, l’anima

ti riveli la tua identità,

così fragile, paurosa, incompleta.

 

Sì, con te amico, voglio ridere

come nel tempo dell’infanzia,

poi, tenerti per mano e parlarti.

Parlarti di noi, della vita

piangere se vuoi,

su quelli che volevamo essere

e quelli che siamo invece.

 

Amico, quando butti giù la maschera

sappiamo essere forti in due,

lo senti, com’è bello.

Il domani è ancora nostro

resta, accanto a me amico, uomo;

è questa l’amicizia che cerchiamo.

 

Ema

 

www.youtube.com/watch?v=WojAA8rQe_8
05/apr/2010 - Caricato da paochi76
 
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3 febbraio 2013 7 03 /02 /febbraio /2013 11:00

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/a/alda-merini/a-volte-dio

 

 

A volte Dio

   

A volte Dio
uccide gli amanti
perché non vuole
essere superato
in amore.

 

Alda Merini

   

► 3:58► 3:58
youtube.com6 ago 2010 - 4 min - Caricato da dolceangelobianco

 

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3 febbraio 2013 7 03 /02 /febbraio /2013 10:43

 

 

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-99377

 

 

 

 

Poesia di Antonino R. Giuffrè

 

 Mi guardano come avessi peccato

 

Mi guardano come avessi peccato più di loro,
più di Giuda al gran banchetto dei creditori,
con quei mille occhi malvagi
puntati addosso quali terribili avvoltoi
ch'annusano la preda, nella notte.
Ma cosa vogliono da me?
Io non ho niente, se non un piccolo cuore che batte
e delle lacrime che mi scivolano sul volto
come rugiada.
 

 

► 2:57► 2:57
youtube.com19 mar 2009 - 3 min - Caricato da fabrimanca
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3 febbraio 2013 7 03 /02 /febbraio /2013 07:47

 

 

  http://www.poesieepoeti.it/poesia/il-mio-funerale.asp

 

 

IL MIO FUNERALE 

 

 

Il mio funerale partirà dal nostro cortile?
Come mi farete scendere giù dal terzo piano?
La bara nell'ascensore non c'entra
e la scala è tanto stretta.

Il cortile sarà, forse, pieno di sole, di piccioni
forse nevicherà, i bambini giocheranno strillando
forse sull'asfalto bagnato cadrà la pioggia
e al solito ci saranno i bidoni per l'immondezza.

Se mi tiran su nel furgone col viso scoperto,

come usa qui,
forse mi cadrà in fronte qualcosa di un piccione,

porta fortuna,
che ci sia o no la fanfara, i bambini accorreranno
i bambini sono sempre curiosi dei morti.

La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo
il nostro balcone mi accompagnerà col bucato steso.
Sono stato felice in questo cortile, pienamente felice.
Vicini miei del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti.

 

Nazim Hikmet

 

www.youtube.com/watch?v=Hq81bXw_E2Y
14/feb/2010 - Caricato da bRiCkK80

 

 

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Présentation

  • : RIABILITAZIONE POST MORTEM DI PADRE GINO BURRESI
  • : Riabilitazione post mortem di Padre Gino Burresi Firma la Petizione https://petizionepubblica.it/pview.aspx?pi=IT85976 "Sono dentro, donna o uomo che vive li nel seno di questa chiesa. Da me amata, desiderata e capita... Sono dentro. Mi manca aria, Aspetto l'alba, Vedo tramonto. La chiesa dei cardinali madri per gioielli, matrigne per l'amore. Ho inciampato e la chiesa non mi sta raccogliendo. Solitudine a me dona, a lei che avevo chiesto Maternità. E l'anima mia, Povera, Riconosce lo sbaglio di aver scelto il dentro e, Vorrei uscire ma dentro dovrò stare, per la madre che non accetta, Il bene del vero che ho scoperto per l'anima mia. Chiesa, Antica e poco nuova, Barca in alto mare, Getta le reti Su chi ti chiede maternità. Madre o matrigna, per me oggi barca in alto mare che teme solo di Affondare! Matrigna." Commento n°1 inviato da Giò il 2/04/2011 alle 14h27sul post: http://nelsegnodizarri.over-blog.org/article-la-chiesa-di-oggi-ci-e-madre-o-matrigna-67251291
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