ANCHE SUI BANCHI DI SCUOLA
youtube.com6 feb 2011 - 4 min - Caricato da DolceMisuzuIlRitorno |
ANCHE SUI BANCHI DI SCUOLA
youtube.com6 feb 2011 - 4 min - Caricato da DolceMisuzuIlRitorno |
L' INVIDIA, UN DOLORE PROFONDO
Tutti sono capaci di condividere le sofferenze di un amico. Ci vuole, invece, un’anima veramente bella per godere del successo di un amico. (Oscar Wilde)
www.youtube.com/watch?v=DqMpKeNOkXk23 giu 2008 - 3 min - Caricato da fialow2 |
L 'ATLETA IN PANCHINA
Riabilitazione dell'Atleta Squalificato
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vimeo.com3 giu 2011 - 41 min Creative Commons Find licensed videos on Vimeo. Help ... Vimeo Basics Everything you need to know ... |
ISSA...ISSA...ISAIA
Meditazione di Giacomo -
Il Profeta dei Profeti, il Grande Isaia, è moto chiaro : dal tronco di Iesse spunterà, nascerà un verde virgulto, che sarà destinato a salvare il Suo popolo e l’umano intero – Sarà Re sopra tutti i Re e sarà a capo di tutti i principati e i popoli di tutte le nazioni, questo per tutti i secoli dei secoli – questo viene detto circa settecentocinquanta anni prima -
Lo Spirito del Signore si poserà su di Lui, dandoGli così ogni genere di
virtù: dall' intelligenza alla potenza, dalla saggezza alla vera giustizia –
I profeti del periodo parlano e fanno sapere che un nuovo arrivato, molto importante, è oramai fra noi : è uno degli ultimi nati dalle giovani donne –
Il povero Re Erode si spaventa …………. Ha paura di perdere il Trono regale, fa chiamare i più importanti dotti e sapienti del momento, che dopo vari giorni di studi e consultazioni a tutti i livelli, non possono che darne conferma : sì, è tra noi, fra gli ultimi arrivati, dalle giovani madri …………
Nella sua sapienza, Re Erode dimostra di essere un perfetto e grande ignorante, non ha capito, oppure accettato, che se era scritto cosi, e da oltre settecento anni prima, nessuno, per quanto fosse potente, poteva cambiare, neppure di una virgola, queste cose .
Cosi pensa di poterle cambiarle lui e si macchia di terribili delitti, i giovanissimi innocenti, gli ultimi nati dalle giovani madri vengono strappati alle donne e sgozzati dai soldati in modo orrendo e bestiale, come mai si era visto prima -
Questo scempio, disastro folle e allucinante, verrà segnato nella storia e destinato all’eternità, come la strage degli innocenti, potremmo dire i primi martiri, con la venuta di Cristo .
www.youtube.com/watch?v=vpuAulKxEh427 nov 2010 - 3 min - Caricato da amepiaceilgrest |
CORPI LANCIATI VERSO L'ALTO
http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-89936
Poesia di Marcello De Tullio
La valigia dei sogni
youtube.com7 lug 2010 - 5 min - Caricato da Unorasolativorrei93 |
NON SI PUO' MORIRE DENTRO
http://www.klymnews.net/2012/06/un-peso-sulla-coscienza.html
I desideri dei sensi, innumerevoli, portano a vagare con la mente.
Ma, passato il momento, cosa se ne ricava, se non un peso sulla coscienza e una profonda dissipazione?
youtube.com10 mag 2012 - 4 min - Caricato da 03051959 |
EROS E TENNIS
di
15-0
Giochi la tua partita
in coppia contro di me
il vento dice: “palla fuori”
tu pieghi le gambe e pieghi
il vestito. Vorrei mordere
il tuo inchino e la mia gelosia,
spaccare la racchetta
in mezzo al campo
spaccare anche la mia fragilità
di amante sottovetro.
30-0
Scappare
sotto rete
ma sotto rete
si attacca
fuggire
l’attacco, la gamba
è tesa, poi piegata,
il braccio avvolge
il cielo come un’ala bianca.
Arancione è un colore
dove il colore non era.
30-15
Quel rovescio micidiale,
scure di luce che colpisce
la linea bianca e schizza
come sasso di ghiaia
nel parcheggio è un rasoio
che taglia e fa dolce il suo sangue,
è un dito che piega l’osso
e consola il suo dolore,
è lo strappo che del sale
l’odore prende sulla pelle.
30-30
Un tiro che rimbalza
i colori aragosta di questo
agosto di campi di tennis
a raschiare tutto il mio scappare,
a toccare i ferri rossi del letto
a castello, a cercare una cara amica
nelle tasche della pelle,
a sperare che il precipizio…
anzi a dire: “Il precipizio è un livello zero”.
40-30
Il colpo furibondo
lo cavo dal fondo
pezzi di vento
ventaglio delle paure
palla sfonda uova
di conserva sul campo.
Questa battuta è un chiodo
alla sofferenza.
40-40
E poi sferri il tiro che abbaglia
la ruggine della mia schiena.
La racchetta
risucchiata da un cielo
bianco non vuole ascoltare
la tua voce ghiacciata.
La rete è una trappola
come di granchi nascosti
come di impigli distesi
per lunghi tratti di vita
che nessuno si mette
a tirare i fili. I guai
rincorrono le mie gambe
di burro. Prima cosa
adesso
sfogliare e niente.
15-0 è apparsa con il titolo Tennis in Antologia della poesia erotica contemporanea (Atì Editore 2006)
youtube.com8 mar 2011 - 3 min - Caricato da videopit |
SEDUTA SPIRITICA AL TAVOLO DA TENNIS
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/06/segnalazione-libro-di-solideo-paolini.html
Segnalazione libro di Solideo Paolini sul «Segreto di Fatima»
giovedì 28 giugno 2012
L’opera fa il punto della discussione sul cosiddetto Quarto Segreto (ovvero, fuor di metafora, la parte inedita del Terzo Segreto di Fatima). Richiamando l’attenzione in particolare su tre questioni: che fine ha fatto quel testo (tranquilli, solo l’originale), che oggi non c’è ma ieri c’era; un suo «dettaglio» terribile, tra i vari motivi che hanno reso problematico il pubblicarlo; la revisione “ufficiale” iniziata dal Pontefice regnante tornando, umile pellegrino, dalla Madonna di Fatima nel maggio 2010 (dalla presentazione in anteprima a Gubbio, il 27 aprile, e poi a Chiaravalle, il 12 maggio).
[È desiderio dell'autore offrire il libro ai consacrati e chierici].
* * *
Estratti interessanti:
youtube.com27 dic 2008 - 4 min - Caricato da Perez9115 |
QUALCUNO FA LA MANO MORTA
E invece ne parliamo…
Scritto da Nicolò Vergata | |||
Sunday 27 May 2012 | |||
In effetti, la lunga egemonia del potere democristiano nel dopoguerra e, con Moro, l’apertura dei governi di ispirazione cattolica verso il blasfemo e ateo comunismo, con cui si scoprirono inaspettate affinità elettive, hanno creato una sorta di protettorato della Chiesa sullo Stato italiano che non solo perdura ma che assume atteggiamenti sempre più penetranti. Questa diminutio capitis dei governi finora succedutisi è conseguenza di diversi fattori: anzitutto, la presenza di parlamentari di ispirazione cattolica nei partiti che vanno da destra al centro e a sinistra e, quindi, l’interesse a non opporsi alla ingerenza politica del Vaticano sugli affari interni dello Stato italiano. In secondo luogo, mentre la laicità comporta la non ingerenza nella funzione religiosa, quest’ultima, con l'alibi che la cura delle anime investe anche la funzione politica, avrebbe la legittimazione ad ingerirsi anche nell’attività di governo. Non critichiamo, quindi, l’ascesa al potere dei Fratelli musulmani negli Stati della primavera araba. Ne consegue una pregiudizievole commistione che, come i continui interventi della Cei dimostrano, fa sì che la Chiesa condizioni pesantemente le scelte politiche dei governi italiani, sui quali alcuna voce si leva, perché a nessun partito interessa levarla. Siamo così pervenuti ad un governo tecnico-clerical-capitalista che paradossalmente è figlio di scelte politiche democristiano-comunista (Casini-Napolitano). Ma ogni azione ha il rovescio della medaglia: la Chiesa sembra vieppiù interessarsi ai valori materiali che a quelli spirituali, come è dimostrato dagli scandali che investono periodicamente, da Marcinkus a Gotti Tedeschi, lo Ior, Banca del Vaticano e le trame di potere che scuotono i vertici della Cei, cui fa contrasto la flebile e quasi inesistente voce contro i massacri dei cristiani in varie parti del mondo, per non parlare dei reati di corruzione che investono anche i santi, a partire dal San Raffaele. L’episodio, poi, delle carte segrete trafugate e rese pubbliche, ha aperto gli occhi anche ai più puri di fede cristiana: si scopre uno Stato retto da una monarchia assoluta non ereditaria dove esistono le carceri e dove il furto di un documento è punito con ben trent’anni di reclusione. Altro che perdono evangelico. Altro che i quattordici anni per un omicidio per la legge penale italiana: nelle carceri del Vaticano chi va dentro ci rimane e si butta via la chiave e, in compenso, il Papa ha promesso che pregherà per lui. In Italia, invece, rubare documenti riservati costituisce uno sport nazionale e chi lo commette riceve plausi e onori. Ma quello che, laici o cattolici, non si aspettavano dalla Chiesa è il recente pronunciamento sulla non obbligatorietà degli ecclesiastici di denunciare alle Autorità italiane i casi di pedofilia di cui vengano a conoscenza. E’ pur vero che l’ultimo Concordato Stato-Chiesa stipulato da Craxi, all’art. 4.4 prevede che i prelati non sono obbligati a denunciare alle Autorità italiana i reati di cui sono venuti a conoscenza, ma questo riguarda quelli conosciuti attraverso la confessione dei fedeli e non quelli di cui si sia venuti a conoscenza per altre vie. Ed è pur vero che l’art. 33 del nostro Codice di procedura penale, nel prevedere l’obbligo di denuncia da parte di categorie di pubblici funzionari, prevede la possibilità che un privato cittadino che abbia notizia di reato ha la facoltà e non l’obbligo di farne denuncia all’Autorità giudiziaria, salvo i casi in cui la legge prescriva in quali casi la denuncia è obbligatoria anche per i privati (e tra questi non è prevista – ma occorrerebbe – la pedofilia). Ma perché, allora, il Vaticano ha interpretato questa facoltà non in senso di utilizzarla per denunciare un reato di pedofilia ma nel senso di escluderla? Un’altra occasione perduta che fa riflettere sia i credenti che i non credenti, e la Cei non dia la colpa al diavolo.
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UNA BATTUTA DECISA A TAVOLINO
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=31420&typeb=0&Il-Papa-e-stanco-
1 agosto 2012 21:25
Il Papa Benedetto XVI è stanco
di Francesco Peloso
Benedetto XVI ha 85 anni, e comincia a mostrare segni visibili di stanchezza. Questo tuttavia sarebbe il meno, considerata l'età e la responsabilità di cui è investito. Il fatto è che, come avviene per ogni fine di regno lunga o breve che sia, si cominciano a diffondere voci e rumors sulla salute del Pontefice, cioè del sovrano.
L'uomo è anziano, ha diversi problemi - come è naturale che sia - solo che nel caso del Papa ogni particolare, ogni variazione, viene passata alla lente d'ingrandimento. Benedetto XVI non va più in Valle d'Aosta a causa dell'altitudine, lo stesso problema gli ha impedito di visitare Città del Messico quando nei mesi scorsi si è recato nel grande Paese americano. Spesso nelle cerimonie nella basilica di San Pietro usa una pedana mobile per percorrere la navata centrale, e in pubblico è apparso anche con un bastone al quale appoggiarsi.
Ora cominciano a diffondersi, incontrollate, voci sul suo stato di salute, su improvvisi peggioramenti cui sarebbe soggetto in un certo giorno, su crisi e ricoveri. E' una situazione che abbiamo già vissuto con Giovanni Paolo II e che si è verificata già in precedenza. Il fatto è che da Pio XII in poi - vale a dire dal dopoguerra in poi - i media hanno cominciato a scrutare il corpo del Pontefice, ogni suo segno, e ogni segno proveniente dai sacri palazzi per cogliere l'attimo in un cui il pontificato finisce. E' un'abitudine un po' macabra, inevitabile però quando si ha a che fare con una monarchia assoluta che tende a ridurre al minimo il tempo in cui il mondo è consapevole che c'è un'assenza di potere, che l'istituzione non ha guida, cioè che si apre il periodo della cosiddetta sede vacante.
Un paio di giorni fa, in serata, si è diffuso un allarme improvviso circa il peggioramento delle condizioni di salute del Papa. Un vorticoso giro di telefonate, di smentite, di voci appunto non verificabili. Ciò che invece abbiamo visto con i nostri occhi è un'ambivalenza: domenica 30 luglio, all'angelus celebrato a Castel Gandolfo, il Papa era in forma. La cerimonia si è svolta come di consueto all'interno del cortile del Palazzo apostolico gremito di fedeli. Ratzinger ha salutato, parlato e scherzato con la gente.
Poi sono arrivate le notizie di cui sopra. Oggi si è svolta l'udienza generale. Il Papa è a Castel Gandolfo dall'inizio di luglio, per tutto il mese passato ha interrotto le udienze generali che sono riprese il primo agosto. Questa mattina Benedetto XVI è apparso - a distanza di soli tre giorni dall'ultima apparizione pubblica - affaticato, provato, forse anche piegato dal caldo; l'udienza è durata in tutto venti minuti scarsi, troppo poco anche per un'udienza estiva.
Dunque il Papa è visibilmente stanco ed è cominciato quel lento stillicidio di informazioni e fughe di notizie circa la sua salute.
Altre fonti parlano di un Papa "malato" - ma questo appunto è noto - e soprattutto scoraggiato dalla crisi della Curia e dallo scandalo di Vatileaks con tanto di processi e inchieste interne. Il declino dell'istituzione, insomma, coincide con la crisi di un uomo, anziano, certamente dal profilo conservatore, che ha provato a fare un po' di pulizia nella Chiesa senza riuscire però a 'riformare' quella Curia romana ormai inadatta a rappresentare la complessità della Chiesa universale. Una Curia che di fatto lo ha combattuto dopo averlo eletto credendo di vedere in lui un altro esponente del potere assoluto della Chiesa. Ratzinger non ha risolto l'ambiguità: essere difensore del sistema ecclesiale così come esso è strutturato, e allo stesso tempo volerne correggere abitudini, costumi, culture, funzioni. E' quel tentativo di riformismo dall'interno, tipico dei sistemi autocratici, che non riesce poi a fiorire, che resta imprigionato in una serie infinita di contraddizioni.
Resta il dramma che si consuma ogni volta, nei sacri palazzi, quando l'argomento 'salute' del Pontefice diventa inevitabile. Navarro Valls negò fino all'ultimo, anche con maestria, la verità sulle condizioni di salute di Wojtyla. Celebre l'episodio narrato ai giornalisti di tutto il mondo quando il Papa polacco non era più in grado di ingerire nulla ormai agli ultimi giorni di vita; nell'occasione Navarro raccontò alla stampa mondiale di come Giovanni Paolo II avesse fatto colazione mangiando ben 12 o 13 biscottini.
A settembre Ratzinger dovrebbe comunque andare in Libano per un viaggio di tre giorni. Nulla ancora indica che la visita non si svolgerà. Gli alti e bassi proseguiranno, vedremo di nuovo il Papa sorridente e di nuovo abbattuto. Il tramonto sarà più o meno lungo, ma le manovre per il dopo di certo sono già iniziate.
www.youtube.com/watch?v=oNtUu67ePmg22 gen 2009 - 5 min - Caricato da gschuldiner |